Capitolo 26

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Quando apro gli occhi e mi ritrovo in una stanza che non conosco mi assale il panico, ma poi sento Loris canticchiare e ricordo dove mi trovo e cosa è successo ieri sera. Mi alzo si scatto e mi avvicino alla porta.

<<Buongiorno raggio di sole, facciamo colazione>>, sorride, ma capisco che è preoccupato.

Annuisco con la testa e mi guardo in giro in cerca di James.

<<Non c'è. Ha detto che aveva da fare e che ti ama.>>

<<Mancano pochi giorni al ringraziamento, una delle festività che adoro>>, dice mentre si picchetta con la mano la pacia e riesce a strapparmi un sorriso.

<<Cos'era quello>>, chiede avvicinandosi e indicando col dito le mie labbra.

<<Cosa>>, chiedo senza farci caso

<<Quello che ti è spuntato sulle labbra, un sorriso mica?>>

<<Ma non essere sciocco>>, dico cercando di trattenerne un altro.

<<Era un sorriso! Lo sapevo, sono grande>>, si batte il cinque da solo e si avvicina a me.

<<Ti voglio bene>>, sorride.

<<Anche io>>, e mi abbraccia così forte da farmi strozzare.

<<Che vuoi fare oggi? Hai sempre intenzione di partire prima?>>

<<Sì, voglio partire domani. Sono ritornate anche le mie migliori amiche e voglio fare una sorpresa a tutti.>>

<<Calma, hai delle amiche qui? E quando me le fai conoscere, scusa?>>

Scoppio a ridere e gli tiro uno schiaffo piano.

<<Non ci provare!>>

<<E perché fino ad oggi non sapevo nulla di loro?>>

<<Perché non ho mai avuto l'occasione di parlartene.>>

<<Ora ce l'hai. Hai un giorno intero>>, allarga le braccia e indica la stanza.

<<Sono cresciuta con loro. Mi sono sempre state accanto, persino quando ero in Italia.>>

Un altro ricordo mi passa davanti agli occhi.

<<Ora, facciamo un bel giochetto. Tu te ne stai buona buona qua sotto mentre io cerco di mandare via il più velocemente le tre ragazze che sono di sopra. E se tu provi a dire o fare qualcosa, oltre a far del male a te, lo farò anche a loro, capito>>, mi chiede Carlos con gli occhi rossi e l'alito che puzza di alcol.

Annuisco, ma lo guardo male.

<<Andiamo, non guardarmi con quello sguardo bambolina, appena se ne andranno ritornerò a divertirmi con te. Solo noi due, va bene?>>

Sorride, ma un sorriso senza sentimento, freddo, pazzo e terrificante.

Lo sento risalire e parlare con le persone di sopra. Non riesco a comprendere bene le parole, ma capsico che si stanno mettendo d'accordo per la cena, ciò sta a significare che si fermeranno qui per la notte. Potrebbe essere la mia occasione per scappare.

La corda che mi stringe i polsi l'avevo già allentata un pochino, mi serve solo qualcosa con cui posso tagliarla. Ma non ci sono né vetri rotti, né chiodi né nient'altro.

Mi alzo in pieni e inizio a sfregare la corda contro la barra di legno alla quale sono legata.

Dopo un po' ci perdo le speranze. È troppo grossa e non riesco a fare molto. Non ho nemmeno più forze e inizia a girarmi la testa. Mi risiedo per terra e inizio a pensare ad un altro piano, ma vengo distratta da un trambusto al piano di sopra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 16, 2018 ⏰

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