"Tanti auguri a teee! Tanti auguri a teee! Tanti auguri ad Angy, tanti auguri a teeee!! AUGURI ANGYYY!!" Angelina soffiò sulle candeline e sorrise: era splendente! Letteralmente! Il vestito bianco che le avevo regalato e gli orecchini di diamante, regalo di Benedetta, la facevano brillare più di una gemma preziosa. Al collo portava una sottile catenella d'argento, il suo portafortuna, con un paio di ali come ciondolo: le ali che le mancavano dalla nascita.
La festa fu fantastica, c'era così tanto da vedere! I festoni colorati contornavano ogni angolo delle pareti, il cibo era stupendo e poi c'era un sacco di gente travestita nei personaggi più buffi! Durante la festa un ragazzo si avvicinò per offrirmi da bere, ma con una scusa me n'ero andata, nonostante fosse molto carino. Angelina, che mi aveva aiutato a "scappare" dal ragazzo, mi rimproverò per qualche minuto, tuttavia avevo le mie buone ragioni per farlo: 1) non era Finnik; 2) sono astemia e 3) non era Finnik...Quest ultimo per tutto il tempo cercò di avvicinarsi a me, ma, evidentemente, qualcuno lassù in cielo doveva odiarmi perché puntualmente OGNI santissima volta qualcuno si metteva in mezzo...perciò solo verso la fine della festa riuscimmo a parlarci.
"Ehi piccola!" Finnik mi cinse la vita.
"Ehi, Fin!"
"Sei meravigliosa, lo sai?"
"Non scherzare." dissi arrossendo.
"E chi scherza? Sei davvero bellissima!" sorrise, un sorriso dolce e caldo.
"Si, ceeeerto...E allora perché non vai a fare i complimenti ad Angelina?" Finnik diede un rapido sguardo ad Angelina, poi, guardandomi disse:
"Perché sei più bella tu." mi baciò sulla guancia "Senti...Devo dirti una cosa..."
"Cosa? Mi devo preoccupare??" chiesi con un nodo allo stomaco per via di quello sguardo così serio. Lui aprì la bocca per rispondere...
"Ehi Fin! Arrivi?" erano i suoi amici.
"Si, si un attimo solo!" poi si rivolse di nuovo verso di me "È importante."
"Dimmi."
"Ehm...ecco...io...e-ecco io sono..."
"Dai muoviti o perderemo il pullman!"
Mi guardò con uno sguardo afflitto.
"Fin sbrigati!!!"
"Io...devo andare..."
"Sì certo...ehm allora...a domani."
"A domani." si sforzò di sorridere e se ne andò. Chissà cos'avrebbe voluto dirmi...!
"Poverino!" sobbalzai: Angelina era accanto a me.
"Perché <<poverino>>?"
"Beh perché è sempre difficile dire a una persona di essere innamorata di lei, figurati quando ci si mettono in mezzo gli amici..." la guardai sbigottita.
"E a chi si sarebbe dovuto dichiarare?"
Se lo sguardo potesse uccidere, fidatevi, in quel momento sarei morta stecchita in meno di un nanosecondo.
"Come <<a chi>>?!" sospirò alzando gli occhi al cielo "A TE!"
Rimasi di stucco: va bene che mi ha sempre detto che c'erano buone probabilità di piacergli, ma da qui ad arrivare a dire che si stava per dichiarare mi sembrava un salto un po' lunghetto!
Eppure...
Come se mi leggesse nel pensiero mi disse: "I segnali ci sono tutti: ti abbraccia, ti bacia, cosa che non fa con nessun'altra; e soprattutto sei l'unica che ascolta, qualunque cosa dici lui ti dà ragione; come se non bastasse non fa altro che guardarti!"
Avevo il cuore che batteva a 30000 battiti al decimo di secondo. Quello che diceva Angelina era vero, ero l'unica che abbracciava e a cui dava ragione: ma non ci avevo mai fatto caso! Così riuscii a malapena a balbettare.
"E come mi guarda?" lei mi guardò con uno sguardo che che sembrava triste(?) e mormorò: "Come un cieco che vede per la prima volta il sole." Aveva copiato la frase dalla sua saga preferita "Twilight", ma, sinceramente, m'importava ben poco in quel momento!
**********
Dopo quella frase non vidi più Angelina per una buona mezz'ora: volevo farlo notare a Benny ma neanche lei riuscii a trovare.
Quando tornarono chiesi loro dov'erano state, ma fecero un sorriso forzato e non dissero niente...che strano...

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TRAMONTO
Misterio / SuspensoE mi diceva di lasciarmi andare, che sarei stata libera, e io sapevo che mentiva, ma la tentazione era troppo forte... ********** Martina è una ragazza come tante: con due fantastiche amiche e un ragazzo di cui è follemente innamorata; epp...