Capitolo 5

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Martina capì subito, la mattina dopo, che qualcosa non andava.

Primo punto: Angelina, che solitamente si alzava al canto del gallo, si alzò più tardi del solito.

Secondo punto: Angelina, che fa colazione con uova strapazzate e aranciata, quel giorno si mangiò due confezioni di carne cruda!

E non era tutto: perché Martina, ne era certa, mentre Angelina mangiava la carne, vide Benedetta con una strana espressione, chissà perché...

Fu con questi pensieri che s'incamminò, con le sue amiche, verso scuola per le 10:00, dato che il professore delle prime 2 ore erano assenti.

"...Tu che ne pensi, Marti?"

"C-cosa?...oh...ehm..." balbettò.

"Ho capito, ho capito non ascoltavi un bel niente." sospirò Benedetta.

"Ehm...in effetti ero sovrappensiero..."

"D'accordo ma vedi di farti passare 'sto momento di pensatrice: non ti dona, insomma, sono più IO la più intelligente!" stava scherzando, ma, anche se lo sapeva, a Martina diede fastidio.

"E te Angy? Che ne pensi?" invece di rispondere la loro amica mandò un verso roco. Sembra quasi un ringhio, pensò Martina.

A scuola Martina continuò a trovare stranezze nel comportamento di Angelina. Lei, sempre disponibile con tutti, oggi non faceva altro che abbaiare a tutti di lasciarla stare, e non solo! A Martina sembrava che ad Angelina si fossero allungati i canini! Ma non poteva essere!

Eppure...

"Benny?"

"Mmh?"

"Hai notato anche tu che Angelina si comporta in modo strano?"

"A-aah si?? Io no-non ho n-no-notato n-nulla di s-stra-strano" stava balbettando. Martina sapeva che quando Benedetta balbettava era perché era nervosa o perché le stava nascondendo qualcosa: ma cosa?

"Che mi nascondi Benny?"

"I-io?! N-niente!!...s-scu-scusa m-ma ora d-d-devo an-andare, c-ciao!"

"Ma Benny...!!" ma se n'era già andata.

**********

Il giorno dopo era sabato e Martina provò a chiamare Benedetta solo per sentirsi attaccare il telefono in faccia. Non voleva parlarle. La cosa non fece altro che insospettirla. Cosa le nascondeva? Martina pensò a chiamare Angelina, ma qualcosa le disse che fosse meglio andare direttamente a casa sua.

DIN DON!

Il padre di Angelina aprì la porta.

"Oh, Martina! Sei tu!"

"Sì, signore...posso? Vorrei parlare con Angelina..."

"Ehm...Angelina è molto impegnata al momento..."

"E' urgente."

"M-mi dispiace...un altro giorno." E le chiuse la porta in faccia.

Martina si prese la testa fra le mani: che stava succedendo alla sua migliore amica?

Continuò a bussare per dieci minuti poi tornò a casa sconsolata. Ma non si arrese: ci avrebbe riprovato finché non le avesse aperto. Così il giorno dopo andò di nuovo.

DIN DON!

Il padre di Angelina aprì la porta.

"Oh, Martina...Sei tu..." sospirò.

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