TRAMONTO

Capitolo 21

Oramai Benny e io vivevamo al cimitero. Prima non era mai stato un problema, ma adesso...insomma, era colpa sua se Angy era ridotta in quello stato, se noi eravamo terribili macchine assassine. Non l'avrei perdonata facilmente. Quando arrivò e mi abbracciò sorridendo riuscii a stento a trattenermi dall'urlarle contro qualcosa; quando mi chiese spiegazioni le dissi soltanto che ero un po' stanca, cosa del tutto vera dato che erano 72 ore che non mangiavo, e mi ritirai all'interno del sepolcro. Guardai i resti della mia migliore amica. Volevo tornare indietro nel tempo, a quando tutto questo non esisteva, a quando eravamo tutte e tre amiche, a quando il peggior problema era far sparire un brufolo spuntato proprio il giorno di un appuntamento...ma purtroppo non si può tornare indietro nel tempo. Guardai l'ora: le quindici, mancavano solo tre ore al Tramonto. Avevo paura. Non sarei riuscita a resistere ancora per molto senza mangiare, però...non potevo uccidere persone innocenti solo perché avevo fame...non era giusto.

**********

Lucida.

Resta lucida.

Così pensava Martina mentre aveva inizio la trasformazione.

Era successo tutto così in fretta!

Così in fretta che, per un attimo, aveva pensato che fosse un sogno e che da un momento all'altro sua madre sarebbe venuta a svegliarla: ma ben presto si era arresa ai fatti. Non era un sogno. Era vero. Reale.

Aveva così paura che avrebbe voluto lasciarsi andare. Ma non era il momento.

Doveva restare lucida.

Martina gemette mentre arrivarono gli spasmi, le si offuscò la vista e poi, quella Voce riprese a sibilare. Stavolta fu molto più difficile resistere con il corpo che le urlava di avere bisogno di energie, che sarebbe morta se non l'avesse fatto. Inspirò. Uno. Ne avrebbe ucciso solo uno. Giusto per non morire. Guardò Benedetta trasformarsi e provò un odio così profondo da saltarle addosso e azzannarle la gola. Ma non era il momento. Liberarono Angelina e partirono alla caccia, Martina stava morendo dentro, non voleva farlo! Si sentiva in colpa già solo per non essersi rinchiusa in quel sepolcro, poi...odore di sangue! Martina si fiondò in quella direzione. Solo lui, solo lui e basta, poi ti rinchiudi nel sepolcro per altri tre giorni. Pensò. Ingoiò il senso di colpa e si tuffò sull'uomo insieme e Benedetta stava per azzannarlo quando..."No, Benny, ferma! È Fin!"