Le figure si muovevano silenziose. Alcuni volti, incapaci di non lasciar trasparire alcuna emozione, si nascondevano dietro a fazzoletti ormai fradici; altri, invece, erano immobili, impassibili, come statue di cera. Sotto il cappuccio Finnik fissava il vuoto. Da quando Martina era morta non aveva mai smesso di versare lacrime: e dopo che le ebbe finite smise di provare emozioni. Erano passati solo tre giorni dallo scontro con la famiglia Fiorini, ma sembravano un'eternità per lui. Benedetta non si era ancora ripresa dall'uccisione di suo padre e dall'arresto della madre. Lei e Angelina si erano avvicinate molto in quei giorni, ma Finnik non riusciva a perdonarla. Erano tre giorni che non parlava, non mangiava, non beveva, non dormiva. Avrebbe voluto essere morto lui. La sua famiglia aveva pianto e urlato quando aveva dovuto fare l'identificazione del corpo. Buffo, non si erano mai preoccupati di lei da viva e la piangono come fosse stato tutto per loro da morta, forse si sentivano in colpa per non aver passato più tempo con lei, per non aver mai fatto attenzione a cosa facesse e con chi.
La bara venne calata nella fossa, in silenzio, com'era in silenzio tutto il mondo, un silenzio che opprimeva le orecchie e che faceva bruciare gli occhi, per Finnik il mondo si era fermato. Il mondo avrebbe dovuto fermarsi. Lei non c'era più. Il mondo non sarebbe dovuto esistere senza lei. A poco a poco tutte le figure presenti andarono via. Una sola rimase. A Finnik sfuggì un singhiozzo.
"Fin..." disse la figura.
"Non sono più Finnik, solo lei poteva chiamarmi così. Ora...sono solo Matteo." La figura gli appoggiò una mano sulla spalla.
"Non eri il solo ad amarla...Matteo." Matteo si voltò verso Angelina. Stava piangendo. Aveva lo sguardo perso verso la tomba di Martina. Si piegò e le poggiò sopra un fiore, un tulipano, il fiore preferito di Martina.
"Almeno tu hai avuto il coraggio di dirglielo..." Matteo era senza parole.
"Quindi tu...?"
"Lo sapeva solo papà, è per questo che si è fidato di lei nonostante tutto..." soffocò un singhiozzo "N-nessuno era come lei."
"No, nessuno lo sarà mai." Matteo prese dalla tasca una foto di lui e Martina che ridevano abbracciati, l'unico frammento sopravvissuto al suo dolore che possedeva ancora che dimostrava l'esistenza dell'unica ragazza che lui amò e amerà per sempre, vi scrisse qualche parola e lo appoggiò sulla tomba. Perché era lei la sua vera felicità e senza lui non poteva vivere.
"Vieni." disse abbracciando Angelina.
"Ci vediamo domani, piccola."
E mentre le ultime due figure svanivano nella nebbia, qualcosa nella mente di Sara Fiorini si accese, come una macchina pronta ad attaccare...
SPIEGAZIONI:
Ciao :)
Visto che l'epilogo è scritto in modo un po' a libera interpretazione volevo dirvi come per me finisce, se non vi piace potete pensare quello che volete è a libera inerpretazione proprio per questo :)
1) Il seguito non ci sarà. Non l'ho scritto e non lo scriverò. Odiatemi pure ma sarebbe troppo simile al primo.
2) Finnik per me si ammazza. Perché senza Martina non riesce più a vivere.
3) Benedetta dopo lo scontro con la sua famiglia cambia radicalmente comportamento mostrando quella che è realmente: una ragazza dolce e insicura di se stessa.
4) Angelina e Benedetta NON si metteranno insieme, ma saranno amiche tutta la vita.
Dovrei aver scritto tutto se ho dimenticato qualcosa o avete domande chiedete pure :)
Spero vi sia piaciuta la storia, anche se il finale non è come lo immaginavate :)

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TRAMONTO
Misteri / ThrillerE mi diceva di lasciarmi andare, che sarei stata libera, e io sapevo che mentiva, ma la tentazione era troppo forte... ********** Martina è una ragazza come tante: con due fantastiche amiche e un ragazzo di cui è follemente innamorata; epp...