"E allora? Io sono 18 anni che ti aspetto.".
Mi abbraccia e mi bacia. Adoro il suo profumo, adoro la sua barba e sentirmi a casa nel calore del suo abbraccio. Mi prende per mano "Vieni, Marta! Stiamo un po' insieme. Mi sei mancata tanto!". "Anche a me sei mancato!" dico, stringendomi alla sua vita.
Entriamo in casa, attraversando ancora una volta quel porticato fantastico, fatto di colonne e mosaici. "Allora, com'è andata la serata?". "Bene!" rispondo cercando di essere convincente. Non me la sento di dirgli che mi sono svegliata a fianco di Michael e che non mi ricordo che è successo esattamente.
"Successo niente di interessante? Se non sbaglio, due anni fa ti ho salvato la vita! Niente di rischioso stavolta?". Alzo le spalle. "Mhh...no". "Scommetto che avete bevuto, vero?". Alzo nuovamente le spalle. "Qualcosina". Mi alza il mento con le dita, affinché i nostri occhi possano incrociarsi. "Guardami! Cosa è successo?" mi fissa intensamente. "Niente!" ripeto. Cerco di rimanere calma, ma inizio a tremare come una foglia. Involontariamente, le lacrime iniziano a rigarmi il viso. "Vedi che c'è qualcosa? Che ti ha fatto?" i suoi occhi prendono una sfumatura mai vista finora. Faccio un profondo respiro ed inizio a raccontare come sono andate le cose. Piango a dirotto e, tra i singhiozzi, riesco a dire: "Io ti amo, Alessandro!".
Qualsiasi altro uomo si sarebbe alzato infuriato a morte dopo aver sentito una cosa del genere. Non lui. Rimane calmo e, invece di assalirmi, mi asciuga le lacrime, mi dà un bacio sulla fronte e mi stringe in un forte abbraccio.
"Non sei arrabbiato con me?" dico asciugandomi le lacrime. "Perché dovrei esserlo?". "Tutto quello che ti ho detto...io...io pensavo che ti saresti arrabbiato...". In questo momento vorrei sparire dieci metri sotto terra. Mi sento uno schifo per tutta questa situazione e lui che fa? Non reagisce. Incredibile. "Io ti amo, Marta. Non me la prendo perché anche io ho avuto vent'anni e, di certo, non sono stato un santo" sorride. Asciugo le lacrime rimaste e mi scappa un sorriso.
"Sentiamo: che hai combinato?". Scoppia a ridere. "Vuoi veramente sapere tutto?". Faccio spallucce. "Non tutto...". Mi passa un fazzoletto per farmi asciugare le ultime lacrime. I suoi occhi color nocciola ora si riflettono nei miei, ancora lucidi. Mi prende la mano e la stringe. Posa le sue dolci labbra sulle mie.
Mi piace. Anzi, amo quando fa così. Chi avrebbe mai pensato che un quarantenne fosse in grado di farmi provare tali emozioni?
"È così che risolvi i problemi, tu?" sorrido tra le sue labbra. il nostro bacio diventa saltao per via delle lacrime depositate sulle labbra. "Beh, quasi sempre...solo quelli con te, però!" si morde il labbro. Gli do un colpetto sul braccio. "Ma sentilo! Devo ricordarti che sei un uomo maturo?". "Che vorresti dire? Che non posso stare con te?". "Semmai questo dovrei dirlo io. Ma lasciamo perdere...quel che è fatto è fatto".
Mi alzo dal divano per fare un giro. Questa casa è enorme. Quasi ci si perde in questi corridoi.
Il cellulare inizia a vibrare. Sbuffo e lo guardo: è Michael. Rispondo: "Scusa, puoi chiamarmi più tardi? Ora sono impegnata". Guardo Alessandro che, nel frattempo, mi ha raggiunta. "Dai, Michael. A più tardi". Spengo il cellulare. Non voglio distrazioni in questo momento. Voglio solo godermi il tempo con lui. "Ancora lui?" sbuffa.
Mi prende per mano e mi conduce al piano superiore, in una enorme stanza da bagno. "Che ne dici?". Indica la vasca da bagno. "Proprio di questo ho bisogno". Inizia a riempirla con acqua calda e ci mette dei sali profumati, che producono molta schiuma.
Ci spogliamo e ci immergiamo in quella schiuma calda: lui dietro di me ed io appoggiata al suo petto. Siamo solo io e lui. Tra le sue braccia mi sento protetta. Mi dà sicurezza. Tra le sue braccia mi sento a casa. Ci addormentiamo entrambi, circondati dalle bolle di sapone e grazie all'effetto rilassante degli oli essenziali.
Mi sveglia facendomi il solletico.
"Dai, piccola. Credo che sia ora di levare le ancore. Anche se starei così con te per sempre!". "Usciamo dalla vasca e ci avvolgiamo nell'accappatoio. Quant'è bello con i capelli bagnati! "Sai che sei bellissima?". Arrossisco. Mi accarezza la guancia ed i capelli che, bagnati, mi ricadono sulla schiena.
"E tu sei sexy...dannatamente sexy..." dico, mordendomi il labbro. Non l'avessi mai fatto. "Provochi?". Nemmeno il tempo di rispondergli che mi afferra per i fianchi e mi tira verso di sé, baciandomi. "Queste labbra sono sempre più dolci" mi dice, spingendomi verso il letto e mettendosi sopra di me.
"Te l'ho già detto che sei dannatamente sexy?". Continuo a baciarlo.
Accarezzo il suo petto, ancora bagnato, mentre lui fa lo stesso con me, togliendomi l'asciugamano. Intreccia le sue dita con le mie.
Abbiamo fatto l'amore.
Per la seconda volta.
E devo dire che è stato magnifico. Ora, più che mai, sono convinta della mia decisione. "Il mio anno è iniziato benissimo!" dico, girandomi verso di lui.
È assorto nei suoi pensieri e il suo sguardo è perso nel vuoto. Mi avvicino e appoggio la mia testa sul suo petto. Mentre mi accarezza la schiena, mi dice: "Sai a che penso? Al nostro futuro".
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ASPETTAMI
Romance[Completa] Alessandro,"ragazzo" alla soglia delle ormai 45 primavere, non credeva che dopo il fallimento del matrimonio, potesse sentire ancora il cuore battere in quel modo. Come nel modo in cui batte quando ci si innamora. Non di nuovo. Colei ch...