Capitolo 25

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Le vacanze di Natale sono finite. È tempo di tornare scuola. E, ad essere sincera, già non vedo l'ora che finisca.

Dopo aver fatto vedere l'anello alle ragazze e aver raccontato loro ciò che è successo quella sera, mi rituffo nello studio.

"Ragazze, dobbiamo concentrarci. Questa verifica deve andare bene: è decisiva per la media!" dice Michela, aprendo il libro di economia aziendale. "Sì, hai ragione. Ma aspetta un attimo". Paola la interrompe facendo un gesto con le braccia. "Che succede, Paola?" sbuffa Michela. " Marta ha ricevuto un diamante e noi ce ne stiamo qui, zitte, senza dire nulla?". Non rispondo e mi concentro sull'analisi di bilancio. Ho deciso che, per il momento, la storia con Alessandro rimarrà così com'è.

Paola e Michela sono un po' preoccupate per questa situazione. E hanno tutte le ragioni del mondo. Non è una cosa normale, lo so. Ma l'amore non ha confini e, in fondo, non c'è nulla di sbagliato.

...

Fine gennaio. Non ho avuto molto tempo libero in queste settimane. Non sento Alessandro da due giorni e non lo vedo da un mese.

Sono sommersa dallo studio e vedo le ragazze solo per preparare insieme compiti e interrogazioni. Sento vibrare il mio cellulare. Rispondo senza controllare il nome di chi mi sta chiamando.

"Ehi, piccola!". È Alessandro. Impossibile non riconoscere la sua voce. "Ehi!" rispondo, lasciando cadere il codice civile, che finisce proprio sopra al mio piede. "Tutto bene?" mi sento chiedere. "Sì" rispondo, sbuffando. "Dimmi se ti sto disturbando!". Sorrido, anche se lui non può vedermi. "Tu non disturbi mai! È solo che sono un po' sotto pressione in questi giorni. Ho bisogno di vederti" gli dico, sospirando. "Piccola, anche io. Non riesco a stare senza di te. Ho bisogno delle tue carezze e dei tuoi baci" "Alessandro" dico, sospirando nuovamente, "dobbiamo vederci. Io non resisto!". "Beh, se non stai studiando, io sono libero anche adesso".

Lascio perdere tutto quello che stavo facendo, salgo in macchina e parto. Al diavolo il diritto. Al diavolo tutto. Io voglio lui!

Non ho bisogno di avvisare nessuno. I miei genitori non sono in casa.

Arrivo alla villa. Entro dal cancello principale, che trovo già aperto, e parcheggio nell'ampio spiazzo coperto da ghiaia finissima. Arrivo sulla soglia e non esito nemmeno un secondo ad infilare la chiave nella serratura.

Chiudo la porta alle mie spalle. "Eccoti, finalmente!" sento esclamare mentre entro. Me lo trovo di fronte, con quel bellissimo sorriso di cui sono innamorata. Gli salto in braccio. La voglia di lui è troppa. "Piano, piccola! Rischi di uccidermi così!". Rido. "Scusa, ma mi sei mancato tantissimo!". Lo annuso. Ha ancora il solito, buonissimo profumo. "Mi annusi ancora come un segugio? È già la seconda volta che ti colgo in flagrante!". "Sei la mia droga!". Bacio le sue labbra morbide facendo incontrare le nostre lingue.

Aspettavo questo momento da un mese.

"Ti voglio ora!" gli sussurro all'orecchio, allontanandomi momentaneamente dalla sua bocca. "Non credi che dovremmo andarci piano?" ribatte sorpreso. "La vita è una sola e mi sembra di aver già aspettato abbastanza". Gli mordo il labbro e lui mi prende per mano.

"Vieni!". Mi conduce verso la piscina. "Dai, facciamoci un tuffo!". Rido e inizio a spogliarmi senza dire nulla, sotto i suoi occhi che mi guardano increduli. "Allora? Hai deciso che il bagno devo farlo solo io?". Si toglie la camicia e i pantaloni e mi raggiunge. "Com'è stato questo mese?" mi chiede, avvicinandosi a me. Chiudo gli occhi per un momento.

"Molto pesante. E non vederti me lo fa pesare ancora di più! Ricordi le nostre chiacchierate in autobus?". "Come dimenticarle?". Mi cinge con le sue braccia e ci lasciamo andare in un bacio mozzafiato. Alzo lo sguardo, finché i suoi occhi incrociano i miei. Io, con quegli occhi, ci avevo già fatto l'amore senza conoscerlo. Io amavo quegli occhi. Mi sorridevano e mi parlavano in silenzio. Mi ero persa dentro di loro. Inizia ad accarezzarmi il corpo, provocandomi un leggero solletico, che mi fa sorridere. "Smettila!" dico, con le labbra ancora appiccicate alle sue. Non risponde. Lascia che siano i nostri corpi a parlare.

È sempre più eccitato. Lo sento. Facciamo l'amore. Stavolta immersi nell'acqua. Mi lascio cullare da lui. Appoggio il mento sulla sua spalla, mentre lui mi bacia il collo. Non sono necessarie parole per descrivere questo momento. Lasciamo che il silenzio ci circondi, mentre riecheggiano soltanto lo sgorgare dell'acqua e il fruscio provocato dai nostri corpi in movimento.

Usciamo dall'acqua e mi avvolge in un morbido accappatoio. Sa di pulito, ma anche di lui. "Vedo che hai fatto un po' di sport ultimamente" dico, accarezzandogli il petto. Ora è più definito e la pancetta sembra quasi sparita. "Sì, ho deciso di tenermi in forma" risponde, spingendomi sul letto. "Senti, Ale...". Sospiro, ma devo dirglielo.

"Mi piange il cuore. Sto male.". Smette di ridere. "Che succede?" mi chiede, visibilmente preoccupato. "Io credo che per un po' sia meglio non vederci...". Inizio a piangere involontariamente. "Ma perché?" mi chiede. "Perché io devo pensare alla scuola. Ho l'esame di maturità quest'anno e non riesco a studiare". Si alza di scatto e una vena sul suo collo si gonfia. Ora inizia a farmi paura. Cerca di rimanere calmo ma non ci riesce. Sferra un pugno sulla prima cosa che gli capita sottomano.

"C'entra di nuovo lui?" mi chiede, alzando il tono di voce. Le mie gambe iniziano a tremare. "N-no" balbetto, impietrita dalla sua reazione. "Calmati, Ale..." riesco a dire, avvicinandomi a lui. Gli prendo la mano ed intreccio le mie dita con le sue, non potendo non notare le sue nocche sanguinanti. Mi respinge e resto amareggiata.

"Non mi vuoi più?" mi chiede. "No, anzi. Ti voglio fin troppo. Ma è tutto sbagliato. Noi due non dovremmo essere arrivati a questo punto". Si avvicina di nuovo, prendendo il mio viso tra le sue mani. Mi bacia.

"E allora, Marta, non rinunciare a me". "Ale..." gli sussurro, tenendo gli occhi chiusi e il naso appoggiato al suo, finché i nostri respiri si fondono. "Lasciami andare. Tu meriti di meglio".

ASPETTAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora