《Capitolo 1》

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Nota autrice:
Sto scrivendo un altra storia attualmente ho pubblicato tre capitoli, mi farebbe molto piacere se le date un occhiata la trovate sul mio profilo

Il suono della sveglia ruppe la quiete mattutina, una ragazza stesa nel letto e circondata da scatoloni per la maggior parte chiusi apri gli occhi pigramente. Spense la sveglia con malinconia, la depose in uno scatolone poco distante assieme ad una foto nella quale vi era ritratta una donna dai capelli neri e gli occhi verdi. 

《Muoviti Haivy! dobbiamo partire!》
La voce profonda di suo padre la fece sussultare, Haivy si vesti alla svelta, chiuse gli scatoloni e prese la sua borsa. Guardò per l'ultima volta quella che per quasi diciotto anni era stata la sua stanza.
"Las Vegas"
Quelle due parole risuonavano nella sua testa come un martello su di una lastra di metallo, sbuffando si lego la sua lunga chioma bianca molto insolita

《sei pronta!》
Sbraitò la voce del padre di Haivy, gli apri la porta e lo guardò
《si papà ma non mi hai ancora detto il perché ci dobbiamo trasferire》
Chiese tra il curioso e il sospettoso esaminando da cima a fondo suo padre. Un uomo non troppo alto dai capelli brizzolati e gli occhi marrone scuro, indossava una maglietta grigia e dei pantaloni neri un po rovinati.
《non sono affari che ti riguardano e non voglio più aprire questo discorso》
Rispose acidamente lui, haivy prese degli scatoloni

"è inutile parlare con lui non ne ricaverei nulla"

Pensò mentre usciva dalla sua stanza senza voltarsi, senti suo padre seguirla. Misero gli ultimi scatoloni in macchia, una volta a bordo la musica invase l'abitacolo, Haivy non sembrò apprezzare afferrò le cuffie

"ed io? ero pronta a mollare tutto? i miei amici...la scuola per una nuova vita totalmente oscura?"

Queste erano le domande che affollavano la testa della ragazza, non era felice di questo cambiamento, ma non poteva imporsi. Sbuffando guardava fuori il paesaggio che correva davanti a se

"cosa mi aspetterà?"

Sentiva già nostalgia di casa, dei suoi amici ai quali non aveva potuto -con tutto il trambusto del trasloco- dire nulla, decise di rimediare. Prese il telefono e scrisse un messaggio in cui spiegava tutto e che voleva tenere la loro amicizia. Però...nessuno rispose, alzò il volume della musica

"Forse stanno ancora dormendo"

Si aggrappo a quella speranza seppur vana, dentro di se sapeva che infondo quel rapporto sarebbe durato se lei non si sarebbe trasferita...però sperava di sbagliarsi.

Due ore  passarono dall'inizio del viaggio, Haivy non aveva fatto altro che guardare fuori assorta. Senti lo stomaco brontolare, guardò l'ora erano le nove del mattino e poi vide un bar

《Papà ci fermiamo a
fare colazione?》
La domanda uscì con naturalezza dalle sue labbra 《Scordatelo io devo lavorare mangerai quando arriviamo》
E con altrettanta naturalezza giunse la risposta di suo padre, fredda ed autoritaria, Haivy ormai abituata a quel tono abbasso il capo
《scusa》
Sussurro sopportando lo stomaco che brontolava. Si osservò i capelli erano divenuti bianchi dopo la morte di sua madre avvenuta qualche anno prima, facevano un bel contrasto con la sua pelle ambrata. Per questi motivo infatti aveva era stata accolta da un gruppetto di ragazzi molto popolari della sua ex scuola. Molti ragazzi le avevano fatto avance che lei però ha sempre rifiutato, nessuno di loro aveva quel qualcosa il piu. Non era una ragazza pretenziosa, solo cercava quel ragazzo particolare che la guardasse non solo per il suo essere particolare ma anche per quello che c'era dietro.
Finalmente dopo altre due -interminabili- ore arrivarono nella nuova casa, una villa bianca con il tetto rosso accerchiata da palme ed un giardino che corre per tutto il perimetro della casa, il dentro della casa era scarno c'era un corridoio lungo con varie porte, né apro una ed era la cucina poi la seconda porta dava su di una scala la con quale si accedeva  al piano di sopra dove si trovava un altra porta che si apriva su di un piccolo studio; nelle altre due porte al pieno di sotto erano le camere da letto, al contrario di quello che sembra era molto grande c'era anche un bagno con la vasca ed un salotto che sarà all'incirca 100 mq solo lui! Stupita haivy osserva tutta casa notando una piscina nel giardino ed una veranda con tavolini e sedie.
《Ti piace?》chiese suo padre inespressivo
《è stupenda!》esultò contenta prese degli scatoloni ed iniziò a sistemare la roba
《Devo lavorare ci vediamo dopo》 affermò serio sparendo oltre la porta, sbuffando haivy continuo a sistemare.

"uffa mi tocca fare tutto da sola!"

pensò irritata osservando la moltitudine di scatole sparse per tutto il corridoio.

Giunta la sera, Haivy, distrutta si buttò sul divano, per fortuna i mobili erano arrivati qualche giorno prima e già erano stati posizionati, gli scatoloni furono per la maggior parte sistemati la ragazza in attesa che l'acqua si scaldasse prese il telefono. Non vi era nessun messaggio, amareggiato lo lancio sul divano. Poco dopo suonò il campanello, andò ad aprire com un espressione torva sul viso.

《Papà!》 urlò spaventata osservando i suoi occhi con la pupilla dilatata, si allontanò lasciandolo entrare, lui barcollava con un sorriso storto sul volto, in mano una bottiglia vuota. Senza fare domande Haivy si allontanò da lui, chiuse a porta della stanza alle sue spalle, si gettò sul letto a pancia in giù. Andava avanti così da circa cinque anni, dopo la morte della moglie, aveva iniziato a bere poi era passato alla droga, ogni volta che tornava a casa era in condizioni pessime poi il giorno dopo chiedeva scusa alla figlia delle sue azioni spesso violente. Ma le sue scuse non duravano che poche ore bastava poco per farlo ricadere nel baratro.

Haivy stesa sul letto ignoro le urla di suo padre, era fuori di se ma lei da li non sarebbe mai uscita, non avrebbe rischiato inutimente. Una volta a 16 anni lo aveva messo alle strette dicendogli che non sarebbe tornata a casa se lui non si fosse fatto aiutare... risultato? era stato tre mesi in comunità poi ha mollato anzi quando tornò a casa era peggiorato, orami aveva gettato la spugna non vedeva l'ora di compiere 18 anni per andarmene di casa e crearsi una nuova vita con ho senza di lui.

By: Gaia
Questo è l'inizio di una storia fantasy, spero vi piaccia X ora ho messo solo il primo capitolo se vedo che la storia piace la continuo. Alla prossima!

❦𝓵𝓪 𝓢𝓬𝓱𝓲𝓪𝓿𝓪 𝓭𝓮𝓵 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓲𝓹𝓮❦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora