《Capitolo 25》

3K 161 6
                                    

Sangue...sangue ovunque, l'odore ferroso di quel liquido rossastro sparso per tutta la stanza mi da la nausea.

Sbatto le palpebre svariate volte, la testa mi gira terribilmente..

"maledetto!"

ringhio a denti stretti scuotendo le catene, il mio corpo è ricoperto dal mio stesso sangue ormai secco, i tagli ormai rimarginati fanno ancora male al tatto.

Sbatto un pugno a terra irritata e stufa di stare rinchiusa il quella schifosa cella...

"devo uscire ma come? se solo quell'idiota di Azazel fosse qui!"

scuoto la testa cercando di sedermi e di coprire il mio povero corpo martoriato con quei pochi pezzi di stoffa della mia tenuta da combattimento

"quello stupido buono a nulla! di sicuro si starà divertendo data la mia assenza"

Quel pensiero mi turba e non poco, io vedo Azazel come un fratello ...un fratellino piccolo e scassa balle a tratti anche possessivo. Da quando per mia scelta sono fuggita dal Eden sono stata accolta sia da Lucifero che da Alkar il quale divenne mio tutore ci insegnò combattere sia a me che a suo figlio Azazel, Alkar era l'unico che riusciva a controllare le crisi del re ed era anche una delle sue guardie personali....però, tutto cambiò quando durante una guerra contro i vampiri -quest'ultimi dopo la sconfitta furono cacciati ed ora vivono sulla terra- Alkar perse la vita trafitto da una freccia benedetta.

Da quel giorno Azazel ed io ci siamo allontanati, e pensare che quel testone prima di quel tragico evento mi aveva fatto una promessa..ma d'altronde cosa mi aspettavo? è un demone. Uno stupido demone che non sa mantenere la parola data...lo odio...

"stupido!"

appoggio la schiena sulla parete sospirando
«e quindi? è questa la mia punizione? devo restare qui a marcire per l'eternità!»

Silenzio...

in fondo che mi aspettavo? è da secoli che non sento più la Sua voce, sono proprio una stupida, una stupida costretta a marcire qui dentro.

Haivy prov

Arrivata la sera tutti ci stiamo preparando; i picconcini Derek ed Evelyn hanno litigato
tutto il santo giorno...

non li sopporto più!!! potrei impazzire, di Lilith ancora nessuna traccia, Azazel è sempre fuori di testa e non riesce più a svolgere i suoi compiti come vice capitano.

Ma io dico sei vice capitano! comportati come tale invece di frignare e fare scenate! cavolo... mi pettino i capelli color neve acconciandoli per bene indosso un vestito blu scuro lungo semplice con mono spalla. Soddisfatta esco dalla stanza ad aspettarmi trovo un Derek tirato a lucido con i capelli neri laccati
«andiamo?» la mia voce risulta stranamente tranquilla e serena
«ma che ti sei messa una tenda? non si vede neanche un lembo di pelle!» la sua voce critica e tagliente nel giro di pochi attimi ha cambiato il mio stato da Serena ed incavolata
«DEREK! io indosso quello che voglio e poi..» mi avvicino a lui con passo felino
«mostrerò il mio corpo solo a chi voglio ed a chi se lo merita!» affermo a bassa voce sogghignando. I suoi oceani da calmi e divertiti diventano scuri e rabbiosi. Sento il suo sguardo farsi più intenso ed io non riesco più a sostenerlo; sconfitta abbasso lo sguardo puntandolo sui miei piedi

«muoviti mostriciattolo» ordina perentorio scendendo la rampa. Sbuffo infastidita seguendolo a debita distanza
"non sia mai che il principe si faccia vedere con una schiava!" pensai fermandomi su uno scalino, Derek ha raggiunto la fine ed ora mi osserva ed io come una scema lo fisso con un espressione strana

«Mostro hai deciso di restare lì come una cretina o vuoi scendere?» mi sfotte il principe; scendo le scale con ben poca grazia
«idiota!» mormoro avvicinandomi.

Però per la sfortuna che mi perseguita inciampo...chiudo gli occhi sparando di non rompermi l'osso del collo...però contrariamente alle mie aspettative sento qualcuno afferrarmi per i capelli, apro gli occhi cercando con lo sguardo il mio salvatore

«mi lasci i capelli!» gracchio stranita
«come vuoi..» molla la presa i miei capelli ed io cado a terra in ginocchio lanciandogli un occhiata assassina
«idiota mi sono fatta male!» mi lagno rialzandomi. Derek mi ignora entrando nel salone
«va all'inferno!» sbotto scocciata.

Finita la cena la musica si alza ed alcuni demoni ballano, Evelyn è stata invitata da un demone di cui non so il nome invece Derek è accerchiato da delle sanguisughe tutte curve e poco coperte; roteo gli occhi sbuffando

"che noia!"

«mostro vammi a prendere da bere per me e per queste signore muoviti!» ordina il moro, annuisco avvicinandomi al tavolo con gli alcolici

"mi si prospetta proprio una bella vita comandata per sempre a bacchetta da Derek ma poi...perché sono qui?"

Soprappensiero riempio i bicchieri noncurante di ciò che mi circonda, mi volto e moto Belial vestito di tutto punto
«Haivy serve una mano?» chiede cordiale il fulvo sorridendo
«no grazie» rifiuto cordiale il suo aiuto mettendo i bicchieri su di un piccolo vassoio

«allora quando arriva da vere?» ruggisce Derek con le guance un po' rosse, sbuffo sonoramente
«arrivo!!» rispondo sempre più irritata

"muori stronzo!"

penso afferrando il vassoio ed avvicinandomi al divano, Derek afferra il suo bicchiere: un calice di cristallo decorato con un drago dotato anche le tre tizie prendono gli altri bicchieri i quali sono però dei semplici calici senza decorazioni.

La serata prende il via Evelyn si è "appartata" si fa per dire su di un divano con un demone in atteggiamenti molto poco casti, inorridita distolgo lo sguardo puntandolo su Hale intento a limonarsi duro una demone, incrocio le braccia al petto

"ormai il salone è diventato peggio di un bordello"

penso avviandomi verso l'uscita. Derek mi afferra da dietro chiudendomi in un abbraccio..un brivido mi fa sussultare, il principe appoggia il suo viso sulla mia spalla miliardi di scosse mi attraversano e devo ammettere qui lo dico e qui lo nego non mi dispiace questa vicinanza con lui anche se so benissimo che non è in lui

«balliamo?» sussurra al mio orecchio un sorriso spontaneo mi attraversa il viso
«certo» rispondo divertita

"e quando mi ricapita di ballare con Derek visto che quando è lucido mi tratta come una zerbino meglio godermi questo momento"

penso stringendogli la mano, lui con una piroetta mi fa avvicinare a se, i nostri sguardi si incrociano decisi a non lasciarsi cosa che succede anche ai nostri corpi. Mi sento stranamente protetta dalle sue braccia forti e allo stesso tempo delicate, ho la sensazione di essere a casa; iniziamo a ballare in modo impacciato girando su noi stessi, Derek mi mette una mano dietro la schiena scatenandomi altre scosse ed io appoggio la testa sul suo petto, la musica si fa più lenta e con essa anche i nostri movimenti non sento più nessuna voce ora esistiamo solo io, Derek e la melodia delicata del piano, mi lascio andare completamente in balia delle mie emozioni conscia che quando tutto questo finirà Derek ritornerà ad essere il misogino di sempre

"vorrei restare così per sempre"

penso sorridendo godendomi quel l'attimo quasi surreale, il principe si ferma interrompendo quel momento solo nostro.

Lo osservo stupita, lui mi fissa con occhi sgranati
«Derek che hai?» chiedo allarmata; lui apre la bocca e biascica qualcosa di incomprensibile prima di cadere a terra...

«Derek!!»

Chiedo umilmente perdono *si inginocchia*
spero vi sia piaciuto il capitolo cercherò di pubblicare più spesse visto che la storia piace ed abbiamo superato le 7k!!!
alla prossima gente!!

❦𝓵𝓪 𝓢𝓬𝓱𝓲𝓪𝓿𝓪 𝓭𝓮𝓵 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓲𝓹𝓮❦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora