《Capitolo 15》

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[nella foto c'è Belial]

«Cordelia!» Hale urla in mezzo al corridoio, la donna dai lunghi capelli viola si ferma voltandosi
«si dimmi!» dice placidamente la donna arricciando con il dito una ciocca ribelle, la guardia sbuffa
«volevo dirvi che il re vi aspetta nei suoi alloggi» esclama il moro legandosi i capelli
«vado subito» afferma tagliente. La donna subito dopo lo congeda con un gesto frettoloso della mano.

Cordelia con passo lento giunge davanti ad una porta aprendola senza neanche bussare, al suo interno un ragazzo è steso sul letto con gli occhi chiusi: ha i capelli fulvi più lunghi su di un lato, la carnagione è candida, il fisico è asciutto e ben allenato

«Fannullone alzati!» urlo la donna vicina al letto, il ragazzo apre un occhio poi l'altro in seguito sbuffa sedendosi
«madre quale sventura vi porta qui?» chiede sarcastico il fulvo stropicciandosi gli occhi color nocciola ancora velati dal sonno.

«preparati si festeggia!il re ha chiesto di raggiungerlo nei suoi alloggi!» esulta Cordelia, il ragazzo sbuffa
«sai che novità!» sibila; Cordelia lo osserva di sottecchi aprendo l'armadio,
«sta zitto idiota! questa sarà la volta buona vedrai che Andrà tutto per il verso giusto» esulta la donna, il ragazzo rassegnato si alza dando mostra al suo bel petto nudo scolpito da un abile scultore nel marmo di Carrara, dopo un tempo infinito la donna decide cosa mettersi optando per un lungo vestito viola scuro semplice con un punto di luce sotto il seno
«Belial!» stilla Cordelia con tono acido ricevendo un occhiata stanca da parte del figlio, il fulvo si cambia pettinando i suoi capelli arruffati, indossa un completo blu scuro con la camicia bianca senza cravatta, si guarda allo specchio soddisfatto
«sei proprio bello» sorride la donna eccitata, Belial sorride beffardo
aprendo la porta a Cordelia nel mentre...

in un laboratorio posto in un angolo remoto dell'ala dei reali un giovane sfoglia un pesante libro dalle pagine gialle, seduto su di una poltrona ormai logora; avvolte distoglie lo sguardo da quei fogli giallastri che profumano di antico per contemplare il sole degl'inferi scendere lentamente per fare posto alla luna. Sospira sistemandosi gli occhiali dalla montatura nera ed elegante, sfoglia una nuova pagina con delicatezza per paura di sciupare quel capolavoro, un rumore di zampe gli fa sollevare il capo spostando alcune ciocche ribelli così da poter vedere l'animale di fronte a se.

Il ragazzo sorride al cane il quale lo osserva con occhi dolci, il giovane gioca con il lungo pelo candido dell'animale il quale scodinzola giocoso, il ragazzo chiude il libro dalla copertina rossa e si siede atterra afferrando una pallina a strisce blu e bianche, il cane drizza le orecchie, la pallina viene lanciata lontano dal ragazzo però il peloso la afferra e la riporta al suo padrone ricevendo un biscottino per ricompensa.

Un bussare pesante rompe il bel momento, il cane posa la zampa sulla mano del ragazzo attirando la sua attenzione, una volta ricevuto il cane punta i suoi grandi occhioni verso la porta allora il padrone si alza avvicinandosi alla porta aprendola lentamente, dietro di essa vi è una donna vestita con un parapetto e delle spallette in acciaio nero (come il sopra di un armatura) abbinata ad una gonna azzurra, la donna ha dei capelli rosso fuoco, corti e spettinati, la pelle è candida in netto contrasto con i suoi occhi grigi scuri come il piombo. La donna fa segno di seguirla, il ragazzo annuisce, entrambe scompaiono nella miriadi di corridoi di quel posto così buio e tetro.

Derek seduto sulla poltrona di pelle mi osserva con sguardo gelido, sospiro chiudendo la porta del bagno

"cosa vorrà?"

mi avvicino al demone con passo incerto, lui sbuffa poi si passa una mano tra i capelli corvini scompigliandoli
«senti mostriciattolo questa sera parteciperai alla cena che si tiene ogni sera nel salone centrale, vestiti bene e parla solo se interpellata» dice con voce piatta fissandomi dritto negli occhi, un brivido molto poco rassicurante si fa strada per la mia schiena. Mi sento soffocare da quello sguardo così penetrante e gelido.

❦𝓵𝓪 𝓢𝓬𝓱𝓲𝓪𝓿𝓪 𝓭𝓮𝓵 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓲𝓹𝓮❦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora