《Capitolo 23》

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"Sgamata"

Belial mi fissa con un espressione tagliente, mi prende il polso e mi fa uscire allo scoperto.
Nel panico mi guardo attorno nel vano tentativo di fuggire

«Belial lasciami!» ordino ad demone con uno sguardo gelido
«mi spiace...» ghigna maligno stingendo la morsa sul mio polso, un gemito sfugge al mio controllo facendo divertire il rosso davanti a me.

"maledetto!"

La sua mano dalle dita affusolate si avvicina con calcolata lentezza al mio viso, un brivido gelido mi fa raggelare..

«fermo! cosa volete fare tu e Cordelia» dico sicura cercando delle risposte a tutto il fiume di domande che mi girano in testa. Belial ridacchia
«lo sai cos'è questo?» ghigna mostrandomi la bottiglia che poco prima Cordelia gli aveva tirato, sgrano gli occhi

"Acqua...Santa"

«chi è il vostro obbiettivo maledetti!» urlo scalciando, lui mi blocca stringendo ancora di più il mio polso. Mette la boccetta al sicuro in una tasca dei pantaloni
«e chi lo sa..» mi sfotte il fulvo fissandomi con un bagliore perfido negli occhi. lo vedo avvicinare una mano nella mia direzione..

«NO! MALEDETTO! allontanati!» urlo con tutto il fiato che ho in corpo

inorridita cerco di divincolarmi intuendo già cosa vuole fare, Belial irritato mi sbatte al muro; il fiato mi si mozza in gola seguito da uno scricchiolio poco rassicurante.
«se un verme» Mormoro
chiudo gli occhi a fessura respirando lentamente dato l'intenso dolore che mi invade il petto -di sicuro ho qualche osso rotto- Belial ghigna

«Addio...Lilith»

queste sono le ultime parole che sento prima di sentire il pavimento gelido e la vista offuscarsi.

"muori Belial!"

Haivy Prov.

«Derek smettila!» urlo contro il moro davanti a me, lui ghigna perfido bloccandomi al muro mettendo una delle sue gambe tra le mie; un groppo mi si blocca in gola, lo guardo dritto negli occhi con un espressione spaventata
«ti ho detto che non la passavi liscia!» sibila al mio orecchio. Mi pietrifico sgranando gli occhi
«c-che vuoi fare!» balbetto cercando di allontanarlo da me -cosa che non succede-
«strano...» mormora annusandomi il collo, una scossa mi attraversa lasciandomi senza fiato..

"a i u t a t e m i"

tremo spaventata da ciò che Derek possa fare mentre annusa come un cane il mio collo, sento qualcosa di umido bagnarmi quella zona, Derek mi lecca il collo e noto anche due zanne lunghe ed affilate come la lama di un coltello pronte per essere affondate nella mia carne.. tremo come una foglia. I muscoli non rispondono ai comandi, il panico si impossessa di me impedendomi di ragionare
«il tuo odore...è così buono..» al solo sentire queste parole perdo un battito.

La porta si apre mostrando una figura alta. Non vedo bene i particolari però ringrazio mentalmente quell'uomo per avermi salvato da un imminente dissanguamento. Ora che quando meglio noto un qualcosa di argentato brillare ed un ticchettio seguito da passi Derek molla la presa facendomi cadere a terra sulle ginocchia.

Mi copro il viso con le mani iniziando a piangere, sento i due uscire dalla stanza chiudendo la porta con lentezza. Non so per quanto sono rimasta lì, seduta a terra a piangere come una bambina dandomi della stupida due braccia mi stringono in una morsa dolce ed anche sicura; alzo il capo spostando le ciocche ribelli davanti ai miei occhi, davanti a me si presenta Steven con un grande sorriso sulle labbra, mi accarezza i capelli cercando di calmarmi.

❦𝓵𝓪 𝓢𝓬𝓱𝓲𝓪𝓿𝓪 𝓭𝓮𝓵 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓲𝓹𝓮❦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora