❦𝓵𝓪 𝓢𝓬𝓱𝓲𝓪𝓿𝓪 𝓭𝓮𝓵 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓲𝓹𝓮❦

《Capitolo 37》

Per poi sussurrare...
«Credo che lei sarà perfetta» sogghigna lasciando cadere il foglio sul tavolo.

La battaglia continua all'esterno del castello, molti sono i caduti da entrambe le parti ma nessuna delle due è disposta a cedere. Il principe Derek combatte abilmente affiancato da Lilith ed Azazel, il campo è caotico, ormai molti demoni alleati cominciano a cedere per lo sforzo ma la battaglia non trova fine. Un demone superiore attacca Derek a sorpresa, tentando di trafiggerlo con la sua sciabola ma il principe, si accorge del pericolo e para il colpo dell'avversario con la spada; ignora l'identità della creatura continuando ad attaccare, fino a quando non si accorge di un particolare: un orecchino di perle argentato sull'orecchio destro. Il ragazzo sgrana gli occhi fissando il demone. La creatura nel frattempo approfitta dell'attimo di distrazione ed attacca nuovamente, Derek para una seconda volta il colpo, stavolta però contrattacca e ferisce l'avversario alla spalla. È Astaroth una ex guardia reale cacciato per aver attaccato Steven quando erano ancora piccoli, a quel ricordo la rabbia riempi il cuore del principe il quale senza pensarci troppo taglia di netto la testa di Astaroth per poi ridere in modo isterico e virare lo sguardo sugli altri invasori

Haivy e Steeven continuano a correre per il corridoio seguiti da Yuki, accompagnati dalle urla di Evelyne e dallo sbattere delle sue ali che ormai si faceva sempre più vicino, il ragazzo pensa velocemente ad un modo per bloccate Evelyn fino a quando non gli viene un idea folle
"Segui Yuki" le sussurra Steven nella mente e Haivy incerta annuisce e si allontana del ragazzo il quale voltandosi si scaglia contro la demone.

Evelyn sospesa a mezz'aria fissa il ragazzo davanti a se con un ghigno
«seriamente pensi di poterti mettere contro di me?» chiede divertita la bionda toccando terra
"Non mi sei mai piaciuta, e poi anche io sono un principe infernale!" urla nella mente della demone facendo spuntare le corna e la coda. Evelyn lo sfida con lo sguardo ma sottovalutando un po troppo il suo avversario non nota che il principino anche senza toccarla le ha piegato il braccio in una posizione innaturale, il dolore si fa strada nella biondina lentamente, si accascia a terra e cerca di risistemare l'arto rotto
"Sta lontano da Haivy a meno non vuoi perdere l'uso del braccio" minaccia gelido il ragazzo facendo sparire corna e coda
«si si lo giuro!» risponde in un lamento Evelyn, Steven le da le spalle e raggiunge Yuki e Haivy nascosti in una stanza segreta.

La battaglia sembra perdere di potenza gli assalti si fanno meno frequenti il che lascia un attimo respirare gli uomini, Derek stanco e con diversi tagli e ferite si avvicina alla base creata apposta a protezione del castello per farsi medicare le ferite, da un assaggio sotterraneo spuntano Steven e Haivy, Derek tra il perplesso e lo stranito fissa quei due
«che ci fate qui?!» urla il moro avvicinandosi minaccioso
«siamo venuti per aiutare gli infermieri» dice Haivy calma anche se il suo sguardo è preoccupato
"Ce lo hanno detto i consiglieri di venire qui li abbiamo incontrati mentre fuggivamo da Evelyn" spiega il principino, Derek alza un sopracciglio ma non curante prende la spada
«vedete di non intralciarmi» sibila glaciale allontanandosi dai due raggiungendo l'armeria.

Haivy lo raggiunge dopo poco
«Derek aspetta non hanno finito di medicarti!» esclama la albina sulla soglia
«ah, sono solo dei graffi» brontola guardando una serie di armi affilate
«perché Evelyn vi stava seguendo?» chiede dopo un po di silenzio, Haivy sussulta ed abbassa il capo in imbarazzo
«ehm...ecco lei ha iniziato a farneticare sul fatto che tra di noi ci potesse essere qualcosa» esclama con un sorriso isterico evitando lo sguardo del principe, Derek si avvicina malizioso sollevando il viso di Haivy, i suoi occhi incrociano quelli di lei in uno scambio di sguardi senza fine, nessuno dei due proferisce parola, quelle non servono entrambi voglio solo una cosa...

Derek si avvicina alla ragazza sfiorandole le labbra, Haivy chiude gli occhi totalmente rapita dal demone davanti a se, il bacio che scaturisce tra i due è passionale, dolce ma allo stesso tempo violento, si Derek che Haivy non voglio staccarsi ma l'allarme suona e Derek deve scendere in battaglia lasciando la ragazza da sola con le lacrime agli occhi

Haivy pov

Ci stacchiamo continuiamo a fissarci sorridendo leggermente
«resta qui» sussurra ad un palmo dal mio viso per poi girare i tacchi ed andarsene oltre la porta, rimango li ferma con un sorriso ebete sul volto, non posso credere a cio che è appena successo, mi sembra ancora di sognare...

Steven mi riporta alla cruda realtà di una guerra la quale non accenna a finire alcuni demoni giungono all'accampamento pieni di sangue con ossa rotte e ferite purulente. Anche se schifata da quello scempio mi rimbocco le maniche e fascio e disinfetto alcune ferite qua e la.

Non so bene quanto tempo sia passato ma un demone ben piazzato ad un tratto corre verso di noi urlando
«la guerra è vinta! I nemici sono scappati!» in modo grottesco dietro di lui Derek si palesa tenendosi un braccio insanguinato, tutti i demoni in men che non si dica scompaiono e li rimango solo io con i due principi
«forza andiamo» afferma Derek legando la fasciatura sul braccio, anniuamo e lo seguiamo ripercorrendo la stessa strada segreta raggiungendo in pochi minuti il salone dove Lucifero seduto si una sedia ci aspetta.

Rivolgo un veloce inchino al sovrano e tolgo le tende andando a passo spedito da Lilith per vedere come sta; il capitano delle guardie è seduta ai piedi di una scala con in mano delle bende intenta a fasciare la gamba di azazel, quest'ultimo borbotta contro la rossa maledicendola con lo sguardo
«vedo che state tutte e due bene per fortuna» sorrido sollevata
«diciamo di si, ahio! Lilith!» urla Azazel
«ah...non sento nulla!» ribatte la rossa saccente
«dopo ti faccio sentire io..» ringhia te il rabbioso e il malizioso il moro.

Li lascio da soli a beccarsi come al loro solito, ad un tratto una voce femminile familiare mi risuona nelle orecchie, è dolce e mi invita a seguirla...

«Mostriciattolo!» sobbalzo spaventata sgranando gli occhi, Derek ridacchia divertito
«non volevo spaventarti» ridacchia piu forte...arrossisco
«ehm per prima lo so che tu...» mi zittisce con un dito e poi mi bacia nuovamente.

Ci allontaniamo quanto basta per fissarci negli occhi
«tu non sai nulla ed ora vieni con me» sussurra strascinandomi nella sua stanza...ci buttiamo sul letto.riprendendo il bacio, i vestiti volano per tutta la stanza...le sue mani sfiorano dolcemente il mio corpo nudo...nel mentre i suoi baci scendono da prima sul collo, poi sul seno, fino a raggiungere il basso ventre provocandomi molti gemiti e brividi...affondo le mani nei suoi capelli morbidi, torna a baciarmi sul collo sistemandosi meglio sopra di me...gli circondo il bacino con le gambe e lo bacio con passione inaudita... lo desidero con tutta me stessa, le parole non servono...ci guardiamo negli occhi per pochi secondi poi lo sento entrare dentro di me prima lentamente e poi sempre piu veloce fino a quando non raggiungo l'orgasmo.

A colazione saluto gli altri ignorando Evelyn e sedendomi di fianco a Derek il quale mi ha preceduto di dieci minuti, la mattinata scorre tranquilla stranamente e dopo aver cambiato la fasciatura al principe usciamo dall'inferno per goderci un po' di sole... la voce femminile di ieri si fa di nuovo viva
«Haivy vieni!» sussurra un un lup ipnotico nella mia mente...Derek mi fissa aspettando una risposta ad una domanda che non avevo sentito
«inferno chiama Haivy gradirei una risposta!»'mi sfotte
«scusa ma non ho capito» affermo dispiaciuta continuando a sentire quella voce petulante nel cervello...

«vieni Haivy...vieni»

«basta!»

«vieni Haivy...vieni»

«vattene!»

Qualcuno mi strattona per il polso, non vedo nulla al di fuori di un bianco accecante che mi costringe a chiedere gli occhi...sento Derek urlare ma non capisco cosa poi uno.sbattere di ali frettoloso ed affannato, non sento la terra sotto i piedi, ho paura e non potendo vedere cio che succede mi spaventa ancora di poi

«Haivy ora sei salva»