«Il mio nome è Hale»
Sussurro il ragazzo dai capelli scuri, Haivy rabbrividì, alzò lo sguardo, qualcosa non la convinceva in quel ragazzo. Durante il ballo un gruppo di ragazzi iniziò a discutere animatamente. Hale con gentilezza porto via la ragazza conducendola in un altra stanza«Vieni andiamo a parlare da qualche altra parte»
La stanza era permeata da una luce soffusa, le pareti sono rosso scuro, in contrasto con il candido pavimento, i mobili erano pregiati ed in legno scuro con decori in oro che riprendono le cornici sulle pareti nelle quelli si trovano dei ritratti
«Ti piace la stanza»
Chiese Hale sedendosi comodamente su di una divano in tessuto rosso, Haivy lo guardò per qualche secondo poi si avvicino. Quella ragazza ingenuamente si sedette affianco a lui"perché mi ha portata qui?"
«cosa ci facciamo qui?»
Chiese imbarazzata, lentamente fece incontrare i loro sguardi, vide uno strano bagliore illuminare gli occhi neri del ragazzo
«dai non essere così tesa, siediti»
Le passò una mano sulla guancia, Haivy si allontanò leggermente. Hale sorrise appena aveva trovato ciò che cercava. Quel cambiamento fece sussultare la ragazza"mi sento piccola piccola sotto il suo sguardo"
«Tu sai il mio nome ma io non so il tuo!»
Sussurro lui continuando a sorridere
«Ah...certo mi chiamo Haivy»
La ragazza si presento, hale fece passare il braccio attorno alle sua spalle attirandola a se, lei lo guardò confusa
«la puoi levare?»
Chiese diventando rossa riferendosi alla mano, lui non la ascoltò
«C-cosa mi volevi dire?»
Domando haivy, era palesemente in soggezione di fronte a quel ragazzo
«quanto sei timida, comunque..»
Hale la spinse fino a farla stendere sul divano, haivy lo fissava, il ragazzo fece scorrere le sue mani verso il lembo del vestito. Lei capendo le sue intenzioni iniziò a muoversi, ma non poteva nulla era terrorizzata respirava a fatica...Hale rise, si posizionò meglio sopra di lei, delle lacrime rigarono il viso delicato della ragazza, hale si avvicino e la bacio la guancia
«lasciami!»
Urlò con voce tremante Haivy, Hale le tappo la bocca, voleva divertirsi adesso che poteva, sorrise malevolo
«sento la tua paura..povera piccola Haivy!»
Sussurro all'orecchio della ragazza, lei tremo ancora di piu, la lasciò un bacio sul collo, Haivy fissava il soffitto. Hale si fermò alzò lo sguardo vagamente irritato, si allontano sbuffando. Haivy si alzò con il buso, aveva il fiato corto, il cuore le batteva a mille.
«per ora ti lascio ci rivediamo molto presto...»
Disse irritato, qualcuno aveva interrotto il suo divertimento, ma a quel qualcuno non si poteva opporre. Qualcosa sfiorò la spalla della ragazza, haivy rimasta sola sussulto terrorizzata, era molto tesa, passo il suo sguardo ovunque ma non vide nessuno"sarà la mia testa"
Si ricompose in seguito tornò alla festa, voleva andare a casa, si guardò attorno hale sembrava essersi volatilizzato
«Haivy dove eri finita!»
Mia la raggiunse con un bicchiere di vino vuoto, haivy sembrava su di un altro pianeta
«mi sono allontanata per prendere un po' d'aria»
Mentì alla sua migliore amica per non farla preoccupare
«forza andiamo a casa!»
Haivy annui, salutarono le festeggiate e tornarono a casa, Mia la guardo, qualcosa non le quadrava ma non disse nulla. Haivy ne fu grata.Rientrate haivy si spoglio, indosso il pigiama e si stese nel letto nascondendosi sotto le coperte. Quegli occhi neri si continuarono nei suoi sogni seguiti sa una frase
"ci rivediamo molto presto"
Il mattino era arrivato da diverse ore quando Haivy decise di aprire gli occhi, si mise seduta sul materasso e sbadiglio sommessamente.
Barcollando entrò nel bagno, il suo sguardo cadde sul riflesso, i capelli bianchi erano arruffati, il viso portava i segni di una notte inquieta, si lavo il viso con l'acqua fredda, rientrò in camera e indosso una camicia nera con abbinata dei jeans blu e delle scarpe grigie e nere, pettino i capelli in una treccia laterale poi afferro il cappotto. Scrisse un bigliettino e lascia la casa di Mia senza nel silenzio più totale.Le foglie ormai secche ricoprivano il terreno, il rumore di macchine e la brezza fredda accolsero quella ragazza, haivy era immersa nei suoi pensieri.
Entrò in un parco, una volta trovata una panchina isolata si sedette li osservare il cielo sul quale passavano delle nuvole dalle forme più svariate.
Una foglia raggiunse il suo viso, haivy la prese e la esamino era davvero bella, rossa dalle venature sul giallo/arancio«ti piace proprio tanto quella foglia»
Una voce che lei conosceva bene la fece voltare, lo vide, era suo padre aveva uno sguardo strano
«papà»
Disse Haivy in un sussurro, lui la guardò, il silenzio si frappose allungo
«torna a casa»
Disse l'uomo, sembrava stesse recitando una parte, la parte del padre triste ed abbandonato. Non era bravo a recitare, Haivy se ne accorse subito
«no...non torno a casa con te!»
Disse con la testa bassa, lui le si avvicinò, cadde in ginocchio e le prese le mani
«ti prego Haivy torna a casa! ti prometto che cambierò»
Continuo la sua falsa, lei non demorse
«no! mi sono stufata di tutte le tue promesse! per un po' sembri stare bene poi crolli di nuovo nelle tue dipendenze! sono stufa ho 17 anni voglio vivere la mia vita!»
Urlò quelle parole con rabbia, inizio a singhiozzare, era fragile ma allo stesso tempo ferma nella sua scelta. L'uomo sembrò colpito ma non lo dette a vedere. Mai come adesso Haivy era uguale alla madre
«Haivy...»
La ragazza si alzò, non voleva più sentirlo, si allontanò da lui prima camminando, poi correndo.
Non sapeva dove stava andando, sentiva il cuore andare in frantumi"non voglio più vederlo!"
Pensò decisa smettendo di correre, stava piangendo, non vedeva più nulla. L'uomo l'aveva vista andare via dopo un alzata di spalle se ne andò.
"ora basta...voglio iniziare a vivere...si io voglio vivere!"
Si asciugo le lacrime con il dorso delle mani strinse i pugni e guardando dritto davanti a se cammino a testa alta con passo sicuro.
"addio papà"
Un soffio gelido la fece voltare, non vi era nessuno
«ci si rivede..»"questa voce.."
Lo vide, haivy si senti insignificante non appena lo vide...era hale, i suoi occhi neri si scontrano con quelli verdi, haivy non seppe sostenere lo sguardo, lo abbasso quasi subito
«sta calma piccola..»
Disse in tono pacato sorridendo, lei in tutta risposta tremohale si avvicino
«vattene viscido!»
Disse haivy cercando la sua decisione ora fuggita chi sa dove
«goditi questi momenti felici, nel luogo dove andrai li rimpiangerai»
Disse enigmatico Hale sparendo subito dopo, haivy senti un groppo in gola aggiungersi alla stretta che aveva al cuore, le gambe le cedettero"che voleva dire?!"
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Ragazzi!! ecco il nuovo capitolo spero vi piaccia!
Cosa vorrà Hale da Haivy? è cosa ha visto di particolare nella ragazza? La storia si infittisce, commentate e stellate in tenti!!
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❦𝓵𝓪 𝓢𝓬𝓱𝓲𝓪𝓿𝓪 𝓭𝓮𝓵 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓲𝓹𝓮❦
Fantasía> ◆◇◆◇◆◇◆◇◆◇• La storia è inventata da me si prega di non copiare #5 in fantasia 29/03/2017 #2 in demoni 4/07/2018 #1 in demoni 30/09/2019