Kai ci portò a casa Salvatore.
"Hai intenzione di restare?" domandò Damon.
"Beh, mia prigione, mio regno, mia città, mia casa!" rispose lui sorridendo.
"Damon lascia stare" cercò di intromettersi Bonnie.
"Non preoccuparti Damon, non ti ruberò la ragazza" sussurrò Kai guardandola e rivolgendosi a lui.
"Bonnie perché non vieni a darmi una mano?" le chiesi.
"Tu e lei dormirete in camera di Stefan ed io dormirò nella mia, fianco a fianco con la vostra" sussurrò Damon.
Io e Bonnie non dicemmo niente e ci limitammo a lasciare lui e Kai soli.
"Senti, tu prova solo a toccare..."
"Bonnie?
Oh no amico, non mi interessa.
È la tua ragazza"
"Non è la mia ragazza"
"Beh...non è lei che mi interessa...diciamo che ho altri piani perché ho in mente un altro tipo di ragazza..." continuò Kai improvvisando un sorrisetto malizioso.
"Non voglio sapere a cosa pensi ma prova a toccare Bonnie o Alice e giuro che ti ammazzo.
Stai alla larga da entrambe!"
"Altrimenti?" domandò provocatorio Kai avvicinandosi a Damon.
"Altrimenti ti farò pentire di non essere morto" rispose lui senza pensarci.
Lo disse di getto, non era solito per lui avere paura, non era solito per lui avere qualcuno che lo provocasse a tal punto.
Kai lo guardò dritto negli occhi, il suo sguardo si incupì.
Io e Bonnie, che stavamo tornando, lo vedemmo assumere un'espressione terrificante.
Per un secondo mi parve davvero di vedere il Diavolo.
Iniziò a stringere il pugno mentre il collo di Damon si spezzava.
"Lascialo" lo ammonì Bonnie tentando di usare i suoi poteri per scaraventarlo contro il muro ma il suo tentativo si dimostrò inutile perché Kai non si mosse di un millimetro.
Così provai io e con tutta la decisione che avevo lo scaraventai contro una finestra.
Bonnie raggiunse Damon e io rimasi immobile tra loro e lui.
Kai che era finito sul pavimento dopo aver sfondato il vetro si alzò.
Aveva un leggero taglio sul sopracciglio destro così si pulì il sangue.
Dopodiché con passo lento e minaccioso si diresse verso di noi.
"Non fare un altro passo"
"O cosa?
Giuri anche di ammazzarmi?!" chiese retorico.
"Bonnie, tu è Damon rimanete dietro di me" dissi.
"Mi spiace deludervi ma non potete uccidermi.
Tu non puoi uccidermi" disse guardandomi.
"Ciò non vuol dire che non possa provarci" risposi.
"Prova a fare ancora del male a Damon o Bonnie e giuro che sarà l'ultima cosa che farai.
Se fai del male a loro diventerò il tuo incubo peggiore" sbraitai.
Dovevo uscire da quella specie di limbo soprannaturale.
Erano giorni che aspettavo di tornare a casa, erano mesi che aspettavo di vedere Elena, Jeremy, i miei amici ed ora?
Ora ero bloccata chissà dove con un pazzo psicopatico.
Questa volta mi chiedevo se ne sarei uscita.
Mi domandavo se come negli altri casi sarei riuscita a trovare una soluzione.
Ma non trovavo conforto, non riuscivo a trovare pace.
Volevo semplicemente andare via eppure...
"Se...se....se...non fossi così bella...ti avrei già ucciso!" commentò Kai stringendo i pugni e i denti.
Per molte quello poteva essere una sorta di complimento.
Una qualsiasi ragazza amante dei cattivi ragazzi lo avrebbe preso come un complimento perché era un complimento ma per me non lo era.
A giudicare da quelle poche informazioni che avevamo avuto non mi sarebbe stato difficile credere che per lui sarei stata solo un bel corpo con il quale passare una notte.
Per lui sarebbe stata una questione di proprietà.
Tutto ciò che desiderava diventava suo.
Tutto ciò che voleva fosse suo finiva in qualsiasi caso per diventarlo.
Kai, a conti fatti, era così e per ottenere quello che voleva avrebbe fatto qualsiasi cosa qualunque sarebbe stato il prezzo.
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Evil has never been so Good | Kai Parker
FanfictionCome può una persona apatica e insensibile far provare tanto ad una persona che per gli altri rischierebbe la sua stessa vita? Come può un demone far innamorare ogni giorno di più un angelo? Ma sopratutto, lui proverà mai qualcosa di reale per lei? ...