Giorno 3.

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Damon non mi parlò per tutta la giornata, Bonnie invece sentendosi in colpa cercò di mettere da parte l'arrabbiatura.
"Ho fame, perché non andiamo a fare la spesa?" domandò Kai guardando me.
"Non sai andarci da solo?" rispose brusco Damon.
"Amico, sono andato tante volte da solo, sono anni ormai che vado da solo, conosco meglio quel supermercato che me stesso" ribattè l'altro guardandolo.
"Andiamo, vi farà bene fare un giro invece di rimanere immobili su quel divano!" aggiunse lui dalla poltrona.
Io e Bonnie eravamo vicine mentre Damon tentava di trovare qualcosa nei libri di famiglia.
Né io né lei facemmo un minimo movimento così Kai venne verso di me e mi afferrò per il polso iniziando a tirare,
"Kaiii!!!!" urlai.
Damon si girò di scatto e si precipitò verso di lui spingendolo affinché mi lasciasse,
"Non toccarla" urlò guardandolo negli occhi.
Kai alzò le mani,
"Non volevo farle male...lo giuro...volevo solo si alzasse!" fu la sua risposta.
Damon lo spinse sulla poltrona,
"Non provare a muoverti"
"Andiamo Damon!" ricominciò rialzandosi.
Damon si rigirò in un secondo e i due si trovarono faccia a faccia, temendo per il peggio io e Bonnie ci alzammo per intrometterci.
Fu come se avessimo pensato la stessa cosa.
"Damon lascia stare, non possiamo rimanere rinchiusi qui per sempre" dissi.
"Vedi...perciò adoro questa ragazza!" ribattè Kai sorridendomi.,
"Credimi...non l'adorerai quando avrà finito con te!"
Lo provocò Bonnie con aria di sfida.
Lei sapeva che se Kai avesse superato il limite gli avrei fatto passare ben oltre le pene che da 22 anni ormai passava rinchiuso in quella prigione.
Passato il momento di tensione ci dirigemmo al supermercato di Mystic Falls.
Per arrivarci passammo per le vie principali delle città quindi casa di Caroline, casa di Bonnie, casa di Matt ed anche casa mia.
Bonnie rimase come imbambolata nel ritrovare la mia casa così come la ricordava,
"Alice...vuoi venire con me?" mi chiese prendendomi per mano e portandomi con lei.
La sera precedente non avevo avuto il coraggio di entrare e sinceramente nemmeno adesso sentivo di averlo.
"Bonnie ma..."
"Devo farti vedere una cosa" sussurrò aprendo la porta.
Damon e Kai erano nel vialetto che ci guardavano perplessi.
Entrata rimasi sbalordita, mi fece uno strano effetto.
"Vieni!" continuò Bonnie tirandomi su per le scale.
"Bonnie dove stiamo andando?"
"Fidati di me" rispose e entrò in camera mia.
"Ma sei per caso impazzita!"
In un secondo vidi che Bonnie tentava disperatamente di rimuovere lo specchio che era sulla scrivania,
"Bonnie cosa diavolo fai?"
"Aiutami, aiutami a toglierlo!" rispose lei.
Per evitare che si facesse male la aiutai.
Dopo aver tolto lo specchio vidi che, differentemente da come credevo, nel muro c'era una apertura.
"Credevo non fosse nemmeno qui!" esultò Bonnie sospirando,
"Bonnie cosa..."
"Mia nonna me ne aveva parlato, avevo già cercato a casa tua ma non c'era nulla..."
"Mi spieghi?"
"Quando ho scoperto di essere una strega, mia nonna mi ha raccontato della nostra famiglia, una famiglia di streghe molto potenti...e di una profezia..."
"Quale profezia?
Quella dei doppelgänger?" 
"No...in un antico testo della famiglia Bennett è come se una pagina non fosse stata mai scritta.
Generazioni su generazioni hanno provato a leggere quella pagina, hanno tentato qualsiasi incantesimo, qualsiasi magia ma niente.
Quella pagina, da come mi ha detto, non è destinata a noi"
"Ed io cosa..."
"Si dice che dopo svariati incantesimi il libro sia svanito, come se si fosse smaterializzato"
"Bonnie..."
"E che lo troverà solo colei alla quale tocca scrivere la pagina mancante"
"Ti assicuro che quella apertura non c'è mai stata"
"Lo so, Alice.
Nonna disse che la profezia inoltre parlava di una giovane ragazza e cita queste parole,
《Il Grimorio si mostrerà solo a colei che scrivere l'ultima pagina deve.
Una nuova generazione di streghe che abbracceranno la luce e le tenebre nascerà.
Streghe che avranno la capacità di controllare il bene e il male, riunificando ciò che noi siamo state a separare.
Colei il quale nome non è ancora stato scritto avrà tutto ciò che dovrebbe avere un essere immortale e se prima tutto ciò avevamo maledetto con lei adesso sarà protetto》
"Bonnie, io non capisco cosa..."
"Alice, sei tu quella strega.
L'ho capito quando sei tornata a Mystic Falls perché secondo mia nonna quando sarebbe stato il momento l'ultima strega Bennett lo avrebbe sentito ed io quando ti ho visto ho sentito qualcosa.
Non so spiegartelo ma ero sicura che fossi tu
《Colei che controllerà il bene e il male》
Alice, tu controlli il potere delle streghe
《il bene》
e il male 《vampirismo e licantropia》.
Sei un ibrido e per questo abbraccerai la luce e le tenebre del soprannaturale.
Tu sei la nuova era della magia, sei il primo essere vivente ad essere un vampiro che ha ancora i poteri da strega e possiede il gene del lupo"
Rimasi in silenzio, non riuscivo a capire tutto ciò che avevo appena sentito,
Bonnie aveva un ciondolo al collo, ci disse che le era stato lasciato da Sheila per regalo e guardandolo notai avesse la forma di una chiave.
"Questo aprirà il lucchetto" sussurrò guardando me,
"Quale serratura?"
"Quella del libro"
Bonnie mise la mano nella fessura del muro e tirò fuori un libro che si rivelò davvero enorme e all'apparenza antico.
Su questo c'era scritto il nome 《Bennett》 e vi era un lucchetto.
La forma incisa sopra era la 《B》 di famiglia.
Lei prese il Grimorio e lo appoggiò sulla scrivania.
Quando Bonnie prese la chiave e la infilò nella lucchetto io le bloccai la mano, per un secondo fui spaventata da ciò che poteva accadere.
"Alice..."
Misi la mano su quella di Bonnie ed insieme aprimmo il lucchetto.

Evil has never been so Good | Kai Parker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora