"Usciamo da qui!"

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Kol appena mi vide corse verso di me e mi sollevò.
Io scoppiai in lacrime.
"Kol!" sussurrai con voce spezzata.
"Alice!" rispose lui stringendomi.
"Come hai fatto ad arrivare in questo posto?"gli domandai per poi fermarmi ad osservarlo.
"Sei tu, Kol? Sei proprio tu?"
"Sì" rispose lui.
"Grazie a te siamo riusciti a finire l'incantesimo.
Io...io ti devo così tanto"
"Ma ora che sei qui devi uscire, come ho fatto a non pensarci.
Adesso come uscirai?!"
"Non preoccuparti, sono venuto per portarti via.
Ti riporto a casa, Alice"
"Kol aspetta, non posso uscire.
Io...io..."
"So che non sei sola ma non temere, non sarà un problema"
"Tu non lo conosci, lui potrebbe tornare da un momento all'altro!"
"E anche se dovesse tornare, lo affronterò.
Non sei più sola
È tutto finito" continuò abbracciandomi ancora.
"Dimmi che non sto sognando"
"No Alice, è tutto vero" rispose prendendomi la mano,
"Seguimi" aggiunse.
Io le seguii all'esterno non era ancora buio ma improvvisamente buio stava calando.
C'era qualcosa di strano...
"Dove andiamo?!"
"So come uscire.
Davina ha fatto in modo che ti raggiungessi prima di tornare definitivamente nel mio corpo"
"Kol ma senza ascendente io non posso..."
"Lo so" rispose prendendo dalla tasca qualcosa.
Quel qualcosa era esattamente l'ascendente.
"Come fai ad averlo?" domandai stupita.
"Sono un Mikaelson, non dimenticarlo" si limitò a rispondere.
Finalmente stavo per andarmene.
Insieme iniziammo a correre verso la grotta ma eravamo a metà strada quando fummo costretti a fermarci.
"Alice!"
Riconobbi la voce di Kai e quando mi girai lo vidi diverso.
Non sembrava più il ragazzino che ricordavo, era quasi diverso.
Sembrava quasi un giovane uomo.
Notai che si era tagliato i capelli e che adesso sembrava anche più alto.
"Stai lontano da lei!" gli intimò Kol.
"E tu saresti?" domandò Kai guardandolo.
"Il tuo incubo peggiore" rispose l'altro facendosi avanti.
I due erano a tratti così simili.
Entrambi avevano avuto un passato terrificante, entrambi si erano guadagnati la nomina da super cattivi ma Kol, Kol era cambiato grazie all'amore di Davina.
"Gli affari miei non ti riguardano" ribattè Kai.
"Beh, ti sbagli.
Hai finito di tormentare Alice"
"E tu saresti?
Il suo ragazzo?"
Il tono di Kai si fece aggressivo.
"Qualunque cosa io sia non ti riguarda"
Kol riusciva sempre a rispondergli a tono.
"Kol, ti prego lascialo perdere" sussurrai cercando di farlo ragionare.
"Basta, non può più farti del male, non ha più nessun potere su di te.
Ha finito di trattarti come la su marionetta" mi disse.
Non lo avevo mai visto così, così gentile, così dolce ma allo stesso tempo deciso e prepotente.
Era esattamente chi doveva essere.
"Kol, ti chiami Kol.
Io sono Malachai ma questo penso che tu lo sappia già.
Dunque, vedi quell'ascendente?
Devi darlo a me e forse ti lascerò vivere"
"Devo?
Tu non hai nessuna idea della persona con la quale hai a che fare.
Sbaglio?"
"Fidati, nemmeno tu sai con chi stai avendo a che fare"
"Kai lascialo in pace!" esclamai.
"...lui vuole solo aiutarmi...ti prego..."
"Non avrai mai l'ascendente.
Dovrai uccidermi per averlo!" urlò Kol.
"Come preferisci" fu l'ultima risposta di Kai prima che Kol iniziasse a barcollare.
"Kai smettila!" urlai.
"Ma non sono io" rispose lui sorridendo ed incamminadosi verso di noi.
"Alice, vai, prendi questo e arriva..."
Lo guardavo diventare sempre più rosso.
"Non ti lascio qui!" dissi e lo presi per il braccio.
"Non andrà lontano!"
Kai prese una mazza dello steccato e la ruppe a metà.
"Non provare ad avvicinarti a lui!"
"Altrimenti!?
Userai i tuoi poteri?
Oh, dimenticavo, tu non hai più poteri!"
Al fianco di Kai comparve una sagoma.
Inizialmente era impossibile riconoscerla ma mano a mano che si avvicinava e la luce dei lampioni diventava più forte era sempre meno difficile riconoscerla.
Quando la vidi non mi ricordò nessuno, io non l'avevo mai vista ma Kol sì.
"Madre!" urlò e poi si accasciò al suolo.

Evil has never been so Good | Kai Parker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora