"Avevi ragione"

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Quando mi svegliai il sole splendeva alto.
Non ero in camera mia, era la camera di Damon.
Mi girai e provai a tastare il cuscino per vedere se lui fosse ancora al mio fianco ma non trovai nessuno.
"Kai" sussurrai.
Dopo poco senza ricevere risposta lo chiamai ancora.
"Kai" dissi alzando la testa ma neanche questa volta ebbi risposta.
Decisi quindi di alzarmi per vedere se fosse sotto la doccia ma si rivelò fallimentare.
Presi una camicia di Damon, la misi ed iniziai a guardarmi in giro.
Feci un giro del corridoio passando anche in camera di Stefan ma non lo trovai e così decisi di vedere in cucina.
《Magari starà facendo colazione》 pensai iniziando a insospettirmi.
Arrivai al piano di sotto e non trovai nessuno.
"Allora sarà uscito" dissi.
Mi sedetti ed iniziai ad aspettare,
passarono dieci, poi venti, trenta minuti...
Andai in salotto, mi guardai intorno e notai un'altra lettera sul tavolino.
《Per Alice》
"Kai, se è uno scherzo è il momento di venire fuori "sussurrai iniziando a ridere ed immaginando che da lì a poco sarebbe uscito allo scoperto.
"Andiamo Kai, non è per niente divertente" dissi cambiando tono.
Arrivai al tavolino presi la lettera e la girai.
Questa volta non c'erano rose o farfalle.
C'era solo un foglio.
Immediatamente dopo averlo letto lo lasciai cadere.
Un secondo dopo corsi fuori e sentii un assoluto silenzio.
Mi sedetti sulle scalinate e cercai di prendere fiato.
Se fossi stata Damon, probabilmente avrei distrutto qualcosa,urlato come non mai ma in quel momento non avevo la forza materiale per fare niente del genere.
Rimasi lì per un'intera giornata finché non arrivò la sera.
Quando fuori divenne buio ed iniziò il freddo mi alzai e mi diressi verso la strada.
Chiusi la porta ed andai avanti per il cortile uscendo dal cancello.
Camminai, camminai e ancora camminai senza fermarmi.
Mentre Mystic Falls taceva io urlavo.
Il mio silenzio era un urlo così potente che anche un sordo avrebbe sentito.
Mi resi conto che ora, in quell'istante, non ero più la persona che si era svegliata in quella casa quella stessa mattina.
Mi resi conto che di non essere più l'Alice che era arrivata molto prima.
Quando le lacrime finirono e l'ultima goccia di pianto scese sul mio viso capii che da quella notte qualcosa sarebbe cambiato per sempre.
Chiusi gli occhi e mi lasciai andare.
Era la fine ma non per me.
"Avevi ragione, Damon" urlai.
"...chi nasce senza cuore non può morire da umano" conclusi.


Spazio autrice:
Che dite, cosa intende Alice con questa frase finale?
Per voi cosa c'era scritto sulla lettera di Kai?
Ed ora cosa accadrà ad Alice e Kai?
Anzi...cosa accadrà ad Alice Gilbert?

Evil has never been so Good | Kai Parker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora