"Dormivi come un angelo!"

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Quando mi svegliai il sole entrava dalla finestra e Bonnie era al mio fianco che dormiva.
Avevo ancora indosso la maglia di Stefan e le scarpe.
Non ero sveglia del tutto ma ero certa di non essermi addormenta in quel letto.
Ricordavo di essere andata a casa mia e di essere rimasta a dondolarmi sull'altalena, ricordavo di esserci stata parecchio tempo e poi il vuoto.
Probabilmente mi ci ero addormentata.
Quindi come facevo ad essere in quel letto?
Qualcuno doveva avermici portata ma chi?
Damon era a casa, Bonnie anche...quindi...
Kai avrebbe preferito sicuramente uccidermi.
Non poteva essere stato lui a riportarmi a casa
Non poteva essere stato Kai.
Mi alzai e come era accaduto durante la notte gli altri stavano ancora dormendo.
Scesi al piano di sotto e non trovai nessuno.
Feci un giro della casa ma non essendoci anima viva andai in cucina e decisi di iniziare a scrivere.
Se fossi rimasta intrappolata in quel posto avrei almeno voluto poter scrivere ciò che mi accadeva.
Avrei almeno voluto avere la sicurezza che qualcosa di me sarebbe rimasto in qualche modo.
Sembrava folle ma forse scrivevo sperando che un giorno i miei fratelli sarebbero stati in grado di leggerlo.
Forse scrivevo per sentirmi meno lontana, forse era il mio modo di mantenere viva una speranza.
《Giorno 1.
Elena so cosa stai pensando ora.
Pensi che come al solito ho trovato un modo per andare via e non immagini nemmeno quanto vorrei dirti che ti sbagli, non immagini nemmeno quanto vorrei dirti che non è così.
Ora che sono intrappolata in questo mondo mi domando quando tornerò a casa e se mai riuscirò a tornare in tempo per dire addio a Jeremy.
Sono diventata un vampiro, sono anche un ibrido e la cosa bella è che non so se lo saprai mai.
Non so se riuscirò mai a vederti per dirtelo, per dirvelo.
Enzo e Stefan non sanno niente di tutto ciò, solo Bonnie lo sa ma lei è qui con me così come Damon.
Ed io, sorella mia, ti prometto che lo ripeterò a casa, a qualunque costo》
Improvvisamente sentii un rumore e smisi di scrivere, alzai gli occhi e vidi appoggiato alla porta Kai.
"Siamo così mattiniere?
Non pensavo ti saresti alzata così presto visto che questa notte hai fatto le ore piccole" disse sorridendo e spostandosi dalla porta
"Preparo del caffè, ne vuoi?"mi domandò arrivando in cucina.
"Sei stato..."
"Sì, sono stato io a riportarti a casa signorina.
Non avrei mai potuto lasciare una giovane ragazza sola dormire sua vecchia altalena" rispose iniziando a cercare del caffè sulle mensole della cucina.
"Comunque prego" aggiunse girandosi per guardarmi.
Lo stavo fissando ed il mio era uno sguardo confuso,
"Olay, non è andata così.
Sono arrivato, ti ho vista dormire e ho pensato di approfittare di te.
Poi ho usato la magia per farti dimenticare tutto e adesso solo io so quanto mi sia piaciuto" ironizzò sorridendo ancora una volta malizioso.
Mi alzai di scatto e diedi un pugno sul tavolo,
"Kai Parker!" urlai e dopo aver preso il vaso di fiori sul tavolo lo lanciai contro di lui.
Si abbassò e schivò il vaso che finì contro la credenza.
Ero esplosa,
"Hey! Calma!" urlò rialzandosi,
"...per quanto mi sarebbe piaciuto farlo, perchè credimi mi sarebbe piaciuto, non ho fatto niente.
Non voglio problemi con il super vampiro perché poi dovrei ucciderlo e poi, siamo sinceri, se lo avessi fatto stato così stupido da dirtelo?" disse e dopodiché tornò a per tornare a preparare il caffè come se niente fosse
"Comunque per te niente caffè.
Sei già troppo agitata di tuo e quindi non posso rischiare di peggiorare la situazione.
Credo proprio che ti preparerò una bella camomilla!"
"Non voglio nessuna camomilla!"
"Ma come, giuro che non proverò ad ucciderti.
Che buon odore!" sussurrò riferendosi all'odore di caffè proveniente dalla caffettiera.
"Mi sono davvero superato questa mattina...ah...arrivano!" aggiunse ed
in quell'istante entrarono Bonnie e Damon.
Quando ci videro insieme rimasero perplessi e Bonnie notò subito il vaso rotto sul pavimento,
"Sto bene...diciamo solo che qualcuno è molto suscettibile di prima mattina!" ironizzò lui guardandola.
"Damon come stai?" domandò poi concentrandosi su di lui,
"Non ti riguarda" rispose quest'ultimo.
"Ah...allora la signorina non è l'unica ad essere molto suscettibile di prima mattina!" commentò guardando me.
"Ho capito, vado perché parlare con voi è come parlare con delle piante..ma il caffè non ve lo lascio...e aggiungo che qualcuno dovrebbe ripulire questo disastro e mettere i fiori in un vaso nuovo.
Non vorrei si seccassero!"
Prese la sua tazza di caffè che si era appena versato ed uscì dalla stanza lasciandoci soli.
Uscendo toccò il tavolo e su uno dei fogli che avevo preso per scrivere comparvero le parole 《Dormivi come un angelo
Fortunatamente fui l'unica a rendersene conto ed infatti prima che qualcuno potesse leggerlo presi il foglio e lo strappai.

Evil has never been so Good | Kai Parker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora