"Il resto non conta"

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"Alice!" mi chiamò Caroline.
Appoggiai entrambe le mani sul tavolo e mi ripresi lentamente.
Inizialmente non riuscivo a distinguere nulla poi l'immagine divenne più chiara.
Notai che le candele sul tavolo erano spente e che il mio ciondolo era fermo su New Orleans.
"Mi dispiace, io non sarei..."
"Hai rischiato di farci ammazzare!" urlai a Freya e non avendo ripreso abbastanza forze barcollai.
"Devi calmarti" mi sussurrò Matt avvicinandosi e afferrandomi per il braccio.
"Vieni ti porto sul divano" aggiunse aiutandomi a raggiungerlo.
Mi fece sedere e poi mi aiutò a sdraiarmi.
"Klaus..."
"Sapevo che non avrei dovuto.
Mi dispiace, non volevo che rischiassi la vita..."
"Ascolta, Marcel non è in lui.
Io sono sicura che non lo voglia davvero ma so che una volta avveratasi la profezia io dovrò ucciderlo" sussurrai.
"Tu non puoi, non si può uccidere" si intromise Elijah.
"Loro vogliono che io lo uccida me lo lasceranno uccidere solo dopo che tu e la tua famiglia sarete estinti" spiegai.
"Uccidere chi?" domandò Jo.
"Una Bestia.
È più forte di noi Originali e qualsiasi magia fatta contro di lui viene annullata dagli Antenati.
Non esiste magia che possa fermarlo, non se non è degli Antenati" rispose Kol.
"Posso trovare un modo, deve esserci un altro modo..." sussurrai alzandomi ma Jeremy mi fermò.
"Non se ne parla, sei debole"
"Sto bene, fammi alzare!"
"Tuo fratello ha ragione.
Salvarmi ti è costato uno sforzo non indifferente" rispose Freya guardando Klaus.
"Non posso chiederti questo.
Hayley prendi Hope ed andiamo via" disse lui.
"No!" urlai facendo alzare Jeremy di scatto.
"Non andrete via da Mystic Falls.
Lscia almeno che vi protegga, che tenga al sicuro Hope" continuai mantenendomi a Matt.
Lui guardò Elijah che a sua volta guardò Kol.
Kol si girò verso Freya e lei portò il suo sguardo sulla piccola Hope che adesso era tra le braccia della madre.
"Klaus, io non sono abbastanza forte per proteggerci tutti.
Non posso farcela da sola" rispose poi dopo un sospiro.
"È qui è dove siamo nati, posso canalizzare parte del potere di Esther.
La nostra casa è qui oltre che a New Orleans.
Non possiamo permettere che Hope viaggi senza meta finché non troveremo una soluzione.
Deve avere una casa, quella che non abbiamo avuto noi" aggiunse infine guardando prima la nipote e poi il fratello.
"Ha ragione ma non dobbiamo essere un problema, qui siamo ospiti" commentò Hayley.
"È ovvio, non creeremo problemi.
Avete la nostra parola" rispose Elijah guardando Matt.
"Avete la mia parola" disse Hayley guardando Elijah.
"Klaus? Kol? Freya?" domandò Hayley.
"Certo" rispose Freya.
Kol mi guardò.
Io sapevo che i più problematici con le regole sarebbero stati lui e Klaus.
Kol era famoso per il suo scarso autocontrollo.
Klaus per la sua eccessiva inclinazione al controllo sulle vite degli altri.
Sarebbero potuti essere un problema entrambi.
"Ci sto" sussurrò Klaus dopo averci riflettuto.
"Per la mia famiglia...per Hope..." aggiunse poi guardandola.
Io gli sorrisi,
"Kol..."
"Promettimi che questo dolore farà meno male" mi sussurrò.
"Ti prometto che finirà" risposi guardandolo.
Lui guardò Klaus e rispose,
"Lo faccio solo per Davina ed Alice.
Non per voi, non per te, Freya"
"Lo so" rispose lei abbassando la testa.
Kol era davvero arrabbiato, glielo si poteva leggere in faccia.
"Ed anche per Hope" aggiunse poi frettolosamente.
Per quanto non gli piacesse ammetterlo teneva a sua nipote.
Gli ricordava Davina, una piccola strega finita in qualcosa più grande di lei che aveva a che fare con una famiglia che non era proprio da invidiare.
Quindi gli ricordava Davina e la sua dolcezza.
Gli ricordava l'amore della sua vita e sapeva che se lei fosse stata ancora lì avrebbe amato Hope come se fosse stata sua e l'avrebbe protetta a qualunque costo.
"Potremmo dirvi di restare in questa casa ma non ci sono stanze per tutti..." iniziò Stefan guardando Damon.
"Oh no, non preoccuparti.
Torneremo nella nostra vecchia casa" annunciò Klaus sorridendo.
"Hai costruito una casa qui?!" domandò Freya.
"Un palazzo, per la nostra famiglia"rispose lui.
"Ottimo" sussurrò Matt.
"Ascolta, non uccideremo cittadini, hai la mia parola se questo può far starti meglio"
"Lo spero" rispose guardando Klaus.
"Allora tornando a Rebekah...dov'è?" domandai.
"In una cassa, è l'unico modo per tenerla in vita" rispose Elijah.
"So chi può assorbire quella maledizione" dissi.
"Alice, va bene tutto, qualsiasi cosa, ma non lui" urlò Luke.
"Luke, è l'unico modo.
Non mi sembra che ci sia qualcuno come lui!
Mi correggo, qualcuno che sia rivoltante ed indesiderato quanto lui" risposi.
"Quel pazzo può assorbire la maledizione?" domandò Hayley.
"Oh sì, è la sua specialità assorbire la magia altrui.
Ma non temere può assorbire qualsiasi cosa" dissi cambiando tono.
Improvvisamente Jo svenne,
"Jo!" urlò Alaric mentre Damon si precipitava con la sua velocità ad afferrarla prima che arrivasse sul pavimento.
"Cosa le ha preso?"
"Le bambine...sono le bambine..." disse Freya avvicinandosi a lei e toccandole la pancia.
"Ha bisogno di riposare" aggiunse.
"Come fai a saperlo?" domandò Caroline.
"Sento la loro magia.
La percepisco.
Sono forti" rispose guardando Jo.
"Penseremo domani a Rebekah, tu sta vicino alla tua famiglia" mi disse Klaus avvicinandosi e baciandomi la guancia.
"Noi andiamo.
Sta attenta" mi sussurrò.
"Volete una mano?" domandò Elijah.
"No ma grazie" rispose Alaric.
"Senti...Freya giusto?
Se ci fosse bisogno..." aggiunse guardando Freya.
"Sì, certo" rispose lei.
"Grazie"
"Datele latte e vaniglia, la farà stare meglio" sussurrò Hayley.
"Esperienza" aggiunse poi guardando la sua bambina.
Elena annuì e dopo poco tutta la famiglia Mikaelson uscì.
"No, sto bene.
Sto bene" sussurrò Jo risvegliandosi.
"Riposare non ti farà male.
Da domani dovremmo iniziare a preparare le nozze" rispose Alaric accarezzandola.
"No, non andrò a riposare a quest'ora...c'è da preparare il..." iniziò ma Elena la interruppe.
"Me ne occupo io" disse,
"Sì Jo, possiamo fare noi.
Torna a casa e riposati" insistette Luke.
In quell'istante rientrarono Tyler e Olive.
La ragazza nel vedere la sorella sul divano si preoccupò e si precipitò da lei,
"Jo cos'hai? Stai bene?"
"Sì sto bene ma i presenti pensano che debba risposare"
"Sì, ne sono convinto.
Quindi ora ti porto a casa" confermò Alaric aiutandola ad alzarsi.
I due avevano comprato un appartamento insieme e adesso vivevano lì.
"Ragazzi, noi andiamo.
Torneremo questa sera oppure ci vediamo domani" aggiunse Alaric arrivando alla porta.
"Ciao ragazzi" disse Josette.
"Hey, per qualsiasi cosa..."iniziai senza pensarci.
"Lo so" rispose Jo sorridendomi ed andando via seguita da Alaric.
Dopo la loro uscita ci fu un attimo di silenzio.
"Non so se sia una buona idea" disse Matt.
"So che non ti fidi di Klaus e..."
"Non parlo di loroz Alice.
Non mi sembra una buona idea coinvolgere te.
Non sei...stabile..."
"Matt io sono più che stabile!" risposi guardandolo e senza rendermene conto il mio tono era cambiato.
"Non direi, quando lo vedi qualcosa cambia.
Sembra che tu voglia ucciderlo!" rinattè
"Ciò che voglio fare io non ti riguarda, Matt!" urlai.
"Sì, se sono coinvolte le nostre vite!" continuò avvicinandosi.
Damon si mise dinanzi a lui temendo una mia reazione.
"Alice, posso parlarti?
In privato" mi domandò Caroline.
"Sì certo" risposi cercando di prendere un respiro.
Matt stava davvero esagerando, pensavo di aver già chiarito la mia posizione la sera prima.
Seguii Caroline al piano di sopra, chiusi la porta e lei si girò verso di me.
"Devi scusare Matt.
Teme per la sua vita e per quella di noi tutti"
"Lo so ma non c'è bisogno di..."
"Ma davvero?
Kai è uno psicopatico.
Non ha rimorso e pietà ma tu ti diverti a provocarlo come se fosse una cosa che riguarda solo voi due"
"Caroline..."
"Fammi finire.
Anche se fosse una cosa che riguarda solo voi due non puoi comportarti come se qui ci foste solo tu e lui.
Perché non siete più imprigionati in un mondo alternativo ma siete in un mondo reale.
Siete nel nostro mondo e tu..."
"Io cosa, Carol?
Sono impazzita?" domandai.
"No.
Sei accecata dalla rabbia e dall'odio.
Non so cosa sia successo e non voglio saperlo, ma Alice, non lasciare che questo ti cambi"
"Caroline, sono stata per più di un mese richiusa in un mondo con uno mostro e due miei amici.
Il tutto dopo essere rimasta per qualche settimana in un limbo soprannaturale.
Ed in più sono diventata un vampiro e un lupo due quindi scusami se sono cambiata e non sono più la Alice che conoscevate"urlai.
"So cosa hai passato..."
"No, non lo sai.
Non sai cosa voglia dire passare quello che ho passato.
Non lo sai!!" continuai.
"E allora dimmelo!
Fammi capire!" rispose lei.
"Non capiresti nemmeno volendo perché purtroppo non lo hai passato, Caroline.
Non sai cosa voglia dire desiderare di svegliarsi immaginando che ciò che ti sta accadendo sia un incubo.
Non sai cosa voglia dire temere di non rivedere più la tua famiglia"
"Hai ragione, non lo so, come non so perché tu sia arrivata ad odiarlo così tanto" sussurrò.
Io iniziai a fissarla, per un secondo mi irrigidii poi tornai a rilassarmi.
"Non ci è voluto molto.
È bastata una mattina in cui mi sono accorta di essere rimasta sola per una lettera indirizzata a me" risposi.
"Cosa c'era scritto, Alice?" mi domandò.
"Che niente di tutto quello che credevo reale lo era stato" risposi.
"E poi?" domandò lei.
"Il resto non importa" dissi infine riaprendo la porta ed uscendo in modo da lasciarmi Caroline alle spalle.

Spazio autrice:
Secondo voi cosa intende Alice con «niente di tutto quello che credevo reale lo era stato»?
E quale ritenete sia il più opportuno finale per questa storia?
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Per voi come finirà la "lotta" tra Alice e Kai?
Grazie mille, un bacio❤️

Per voi come finirà la "lotta" tra Alice e Kai?Grazie mille, un bacio❤️

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Evil has never been so Good | Kai Parker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora