"Se anche combattessimo questa guerra, cosa otterremo in cambio?" chiede il capo dei Vanir ribelli.
"Un nuovo regno" rispondo.
"E cosa ce ne facciamo di un nuovo regno? Gli Aesir sono dei cani maledetti, ma tengono in pace i Nove Regni"
"Non ci saranno più i Nove Regni alla fine di questa guerra. Solo uno: il vostro regno" rispondo. "Per anni i Vanir sono stati sottomessi da Asgard, costretti a lasciare le loro terre, le vostre terre, per lasciare spazio alla tirannia degli Dei. Una pace, prevede degli accordi. Quali accordi avete voi? Cosa ricavate dall'alleanza con Asgard? Di avere salva la vostra vita? Aspettate tutti di finire bruciati come Gullveig-Heid? Perché è questo che succederà. Ma se ora combattete, avrete un'occasione per riprendervi ciò che è vostro; e se morirete, morirete da Vanir liberi, che hanno combattuto per riprendere ciò che è loro."
"E tu che ci guadagni?" chiede ancora lui.
Stringe la mano attorno al lungo arco e mi osserva sospettoso. I capelli scuri gli spiovono sugli occhi, conferendogli un'aria selvaggia, e i vestiti fatti con pelli d'orso lo fanno apparire ancora più massiccio, quasi fosse lui un orso.
Io continuo il mio discorso, ignorando il suo sguardo di sfida.
"Solo la vendetta contro Odino. Lui è mio, lascialo a me ed io vi condurrò nella gloriosa battaglia" concludo.
"Gli Aesir sono troppi per noi" continua il Vanir.
"Troverò un esercito, un esercito al tuo comando."
L'altro annuisce.
Faccio voltare il cavallo, nero come la notte, e mi avvio verso il palazzo di Maeve.
Gli elfi oscuri sono con noi, i Demoni del Fuoco, i Giganti di Ghiaccio, ed ora anche i Vanir sono contro gli Aesir. E' stato facile convincerli facendo leva sul loro livore e con la promessa di un trono. Sono così semplici da manipolare. Ognuno si sente già il re, pensando di avere un esercito proprio, e non si rendono conto che in realtà sono io il re. Stanno combattendo per me, per le false promesse che io ho pronunciato.
Dei nemici possono essere accomunati solo da un nemico superiore. Una volta che gli Aesir saranno tutti morti, i ribelli degli altri Regni entreranno di nuovo in guerra per il trono.
Una volta che Asgard sarà vinta e i ribelli saranno in lotta tra loro, io proclamerò la mia supremazia e diventerò il nuovo re. E di sicuro, il piccolo trofeo che mi sono portato da Asgard mi aiuterà nello scopo.
Rientro finalmente nel dokkalfar a Svartelfhiem e i miei occhi si abituano in poco tempo al buio che regna nel palazzo.
Mi avvio verso la sala del trono, soddisfatto di me stesso.
Prima di entrare, maschero la mia espressione divertita, come sempre quando devo stare di fronte a lui e alla sua stupidità.
Infine spingo le porte e mi blocco sulla soglia.
C'è un prigioniero ai piedi di Maeve, qualcuno che mai mi sarei aspettato di trovare qui, a Svartalfheim.
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Let me In
Fantasy"Di cosa devi parlarmi?" "Del tuo regalo di compleanno" "Zio, avevo detto niente regali!" esclama con aria di rimprovero la ragazza, ma sorridendogli calorosamente. Sebastian le tende un pacchetto nero, una scatolina lunga e stretta. Al suo interno...