"Mi hai fatto chiamare?" chiedo, fermandomi davanti a lui.
"Sì" dice "Per parlarti di una questione alquanto importante"
"Di cosa si tratta?" chiedo ancora, il tono annoiato.
"Che fine ha fatto la strega?" chiede Maeve.
Deglutisco, dissimulando a fatica l'agitazione.
"E' nel mio studio" rispondo, con tono neutro.
Forse dovrei dire 'era', dato che l'ho appena fatta scappare. Con un piano di fuga un po' azzardato, ma che è risultato efficace e che l'ha comunque messa al sicuro.
"Davvero?" risponde lui, una punta di studiato sarcasmo nella voce.
Sento le porte della sala chiudersi dietro di me con un tonfo sordo. Non distolgo lo sguardo dal re.
"Le mie guardie non l'hanno trovata."
"Come avrebbe potuto scappare? Se così fosse, sicuramente qualcuno l'avrà aiutata."
"Sì. E sono sicuro che qualcuno l'ha aiutata" continua.
Fingo un'espressione sorpresa.
"Dubiti di me?"
"Dubito di te da quando sei arrivato" risponde "Eri quasi riuscito a convincermi della tua fedeltà. Ma ti sei tradito. Certe cose non si possono nascondere, asgardiano. Il tuo sguardo innamorato non si poteva nascondere. Ho capito subito che mi stavi mentendo riguardo a quella strega, ma ti ho lasciato fare. Però ho cominciato a spiarti, a studiare le tue mosse, per capire le tue vere intenzioni. E così ho scoperto che il tuo era tutto un piano per piegare i Nove Regni, per diventare il nuovo Padre degli Dei usando me come pedina" dice. "Avresti dovuto essere più discreto Loki. Non avresti dovuto parlare a lei del tuo piano. E sopratutto non avresti dovuto farla scappare. E ora, sfortunatamente, devo eliminarti perché ... com'è che hai detto? Un re non vuole rivali, giusto?" conclude, con un sorriso malvagio sul volto.
Due guardie mi ammanettano e mi fanno inginocchiare sul pavimento.
Maeve si alza con i suoi soliti movimenti lenti e rigidi, mi si avvicina.
"Ti ho dato fiducia, un rifugio, piena libertà, la possibilità di condurre una nuova vita. Ora, io ti tolgo tutto" sibila, prima di colpirmi con un calcio in pieno petto. Quindi scoppia in una grossa risata prima di colpirmi di nuovo con una forza che non credevo potesse avere.Stringo i denti. Non mi lamenterò, non gli darò questa soddisfazione. Invece alzo lo sguardo e gli sorrido beffardo.
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Let me In
Fantasy"Di cosa devi parlarmi?" "Del tuo regalo di compleanno" "Zio, avevo detto niente regali!" esclama con aria di rimprovero la ragazza, ma sorridendogli calorosamente. Sebastian le tende un pacchetto nero, una scatolina lunga e stretta. Al suo interno...