Continuo ad accarezzare la testa del gatto, scompigliandogli il pelo liscio.
Raschio il fondo del barattolo di gelato e tiro su con il naso.
Ormai è diventato quasi un rito. So che quando finisco il lavoro, a casa troverò una doccia calda e libertà di piangere la mia disperazione.
Come se non bastasse, oggi ho rivisto Thor.
Sembravano così felice insieme a Sofia, così sereno.
Sembrava davvero che quello fosse il suo posto. Non importa che quella fosse l'ennesima delle sua conquiste qui su Midgard, d'altronde si narra che Thor abbia una predilezione per Midgard e per le belle mortali. E a quanto pare la sua unione con Sif non ha cambiato le sue abitudini.
Loki, diversamente da suo fratello, è troppo enigmatico, troppo magnetico per poter essere di questo Regno. Perfino i suoi tratti lo distinguono da un mortale.
Thor invece è il Dio di Midgard, è quindi sa adattarsi bene a questo Regno.
Mi alzo lentamente e, strisciando i piedi calzati nelle mie pantofole di peluche, mi avvio verso la cucina.
"Oh, cavolo ..." sospiro, vedendo il frigo vuoto. Niente più gelato. Questa giornata non fa che peggiorare ...
Chiudo lo sportello con un ultimo sospiro e ritorno al mio divano. Chiudo gli occhi, cercando di svuotare la mente, quando ...
Toc-toc.
"Non sono in casa ... chiunque tu sia, non ci sono!" grido, girandomi su un lato e premendomi un cuscino sulla testa.
"Clary, sono io" dice la voce al di là dell'uscio.
Balzo a sedere e con un salto arrivo alla porta.
Lui mi sorride e continua: "Scusa se ti ho disturbata, ma ..."
"E' successo qualcosa a Loki?" lo interrompo.
"No" risponde Thor "No, Clary, ma ..."
L'ho capito, l'ho capito appena ho sentito la sua voce aldilà della porta.
"Clary, Loki non si trova. Non è ad Asgard" conclude.
"Cosa vuol dire che non è ad Asgard?" esclamo dopo un momento.
"Non è lì" continua "Dopo il nostro incontro di stamattina sono tornato ad Asgard per cercarlo, per parlargli, ma non è lì. Nessuno l'ha visto."
"E Heimdall ...?"
"Nemmeno lui"
"Entra" dico, aprendo ancora di più la porta.
Thor entra e mi segue con lo sguardo mentre sparisco nella mia camera.
"Scusa il disordine" gli urlo dalla mia stanza. Infilo velocemente un paio di jeans neri, un top e una giacca.
"Dove stai andando?" mi chiede lui, vedendomi infilare le scarpe.
"Dobbiamo andare ad Asgard."
"Vuoi tornare lì?" esclama, sorpreso.
"Se Loki non è tornato ad Asgard sta di sicuro tramando qualcosa" dico "Però ad Asgard c'è ciò che gli interessa, che gli serve."
Thor capisce e un'ombra di preoccupazione passa sul suo volto. Annuisce.
"Tieniti a me" conclude.
Io mi avvicino al Dio e mi stringo a lui, preparandomi al viaggio. Ignoro l'imbarazzo che provo in questo momento perché sono stretta a un Dio, e per di più non è Loki, e mi concentro su quello che devo fare. Se Loki ha preso quel tesoro, come penso abbia fatto, devo fermarlo prima che sia troppo tardi.
Il viaggio con il Bifrost è meno frenetico delle altre volte. Forse ormai mi sono abituata.
Heimdall ci sta aspettando, immobile.
"Heimdall, possiamo passare?" chiede Thor.
"Non è qui" ribatte il Guardiano.
"Non siamo qui per lui. Dobbiamo assicurarci che la radice ci sia ancora."
"La vedo" risponde Heimdall "Perché ve ne preoccupate?"
"Perchè chi l'ha presa, forse, ti sta facendo vedere quello che tu credi" concludo, superandolo e percorrendo a grandi passi il Ponte.
"La Radice si trova nella stanza dei Tesori" dice Thor, facendomi cenno di seguirlo. "La stanza dei Tesori si trova nei sotterranei, vicino alle prigioni, ed è un luogo difficile a cui accedere, molto sorvegliato. Forse non abbastanza." continua.
L'ambiente è ampio e dorato e disposti in modo casuale ci sono gli innumerevoli trofei di Odino, delle sue guerre.
"La Radice si trova nella cella sotterranea"puntualizza Thor.
Lo seguo ancora e, dopo aver percorso un'ultima rampa di scale, arriviamo ad una stanza più piccola e meno illuminata. Al centro, esposta su un piedistallo, c'è lo scrigno contenente la radice.
Io e Thor ci scambiamo un'occhiata d'intesa, poi mi avvicino allo scrigno. Sfioro lievemente la serratura e lo scrigno vibra leggermente, irradiando una pallida luce verde. Thor, ora accanto a me, evoca sottovoce la runa Eihwaz, per svelare e rompere l'incanto. Ed è come pensavo: lo scrigno contenente la Radice di Yggdrasil non c'è più.
"Loki la utilizzerà di certo, sfrutterà il suo potere, e non per il bene dei Nove Regni."
Ascolto le parole di Thor in silenzio.
"Dobbiamo trovarlo. Prima che faccia qualcosa di cui può pentirsi."
"Come?" chiede lui "Come troviamo qualcuno che nemmeno Heimdall riesce a vedere?"
Ci serve una traccia, un segno, qualunque cosa che ci possa ricondurre a lui ... ma cosa?
Chiudo gli occhi, cercando di concentrarmi. Gli ultimi avvenimenti hanno ridestato in me tutte le qualità di una Guardiana. Ora vedo chiaramente quello che solo qualche giorno fa sarebbe stato impossibile anche solo da pensare.L'immagine che si forma nella mia mente è nitida. Loki sta prendendo la radice, ed ora risale le scale. Si avvicina a un cimelio, è una spada.
Apro gli occhi e mi accorgo di essere di fronte alla stessa spada della visione. La sfioro, esattamente come ho fatto per lo scrigno. Stessa vibrazione. Mi volto verso Thor e lui evoca di nuovo la runa Eihwaz.
"A chi apparteneva questa spada?"
"Al padre di Maeve, il re degli elfi del Buio. L'ultimo re. Mio padre la vinse durante la battaglia, e uccise il re con questa."
"Svartalfheim" concludo.
"Cosa?"
"E' lì che si trova Loki. Di sicuro si sarà alleato con Maeve e gli ultimi re ribelli ed avrà portato la spada come prova della sua lealtà."
"Li scatenerà contro gli Aesir e si uccideranno a vicenda. Quando Asgard sarà distrutta prenderà la radice e ne assorbirà il potere, proclamandosi re. Con una battaglia appena finita e la tregua tra i Regni dissolta, Asgard cadrà nelle sue mani."
"Coprile" dico, dopo una breve pausa.
"Coprire cosa?"
"Ricrea la malia di Loki per lo scrigno e la spada. Ci farà guadagnare tempo."
"Guadagnare tempo? Ci sarà una guerra! Dobbiamo attaccare subito ed evitare il peggio!" tuona lui.
"Evitare il peggio cominciando subito una guerra? Rompendo una pace già fragile? Se ora attacchi Svartalfheim salverai più vite asgardiane, è vero; ma ne moriranno comunque tanti. Ed avrai sterminato la razza dei dokkalfar."
"Allora cosa proponi?"
"Io vado a Svartalfheim."
"Cosa?" esclama "In nome di Odino, sei impazzita?"
"Tutto questo sta succedendo a causa mia! Le mie intenzioni erano buone, ma Loki si è sentito tradito ancora una volta, non amato. E stavolta la sua vendetta sarà disastrosa. Non cadrà solo Asgard, capisci?" grido "Se invece mi lasci andare, possiamo evitare la guerra. Riporterò indietro Loki e la Radice. Eviteremo la fine di Yggdrasil."
"Se anche ti lasciassi andare? Come pensi di riportarlo indietro?"
"Troverò un modo. Sono una Guardiana mezzelfa, ricordi? Vorrà pur dire qualcosa. E amo Loki disperatamente, ti basta?"
"E se anche riuscissi, che succederebbe? Una volta tornato ad Asgard, che faremo? Aspetteremmo che ci tradisca ancora?"
"Vuoi che riporti indietro tuo fratello sì o no?" scatto "Se lo vuoi, lasciami andare a Svartalfheim."
Thor resta in silenzio a lungo, scrutandomi, studiandomi. Poi evoca la runa Thurisaz, per creare delle illusioni e, senza una parola, esce dalla stanza. Io lo seguo fino al Bifrost.
"Non è una buona idea" esordisce il Guardiano.
"Portami a Svartalfheim."
"Se dovesse succederti ..."
"Se avrò bisogno, tu aprirai il Bifrost e mi riporterai indietro. Non correrò alcun rischio" lo interrompo.
"Loki dovrà pagare per i suoi crimini" continua.
"E pagherà" concludo "Ma ti prego, ora fammi andare da lui."
Heimdall si volta verso Thor.
"Quando Loki tornerà, se tornerà, verrà assicurato alla giustizia di Asgard. Ma ti prego, fidato Heimdall, ora apri il Bifrost e facci guadagnare tempo. Aiuta Clary e mio fratello. Aiuta Asgard, aiutaci a scongiurare una guerra" conclude il Dio.
Il Guardiano apre il portale. Poco prima di farmi entrare, mi prende il braccio e mi avvicina a sé: "Io non lo faccio per Thor o per Asgard."
Lo guardo interrogativa e poi, in un attimo, arrivo a Svartalfheim, davanti al palazzo di Maeve.
Le enormi porte si aprono e due guardie escono.
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Let me In
Fantasy"Di cosa devi parlarmi?" "Del tuo regalo di compleanno" "Zio, avevo detto niente regali!" esclama con aria di rimprovero la ragazza, ma sorridendogli calorosamente. Sebastian le tende un pacchetto nero, una scatolina lunga e stretta. Al suo interno...