Capitolo 47

617 34 1
                                    

POV's ELE
Un brivido mi percorre la schiena.

Il succhiotto che mi aveva fatto precedentemente comincia a far male, e non poco. Sopporto il dolore solo perché non voglio rovinare questo momento così romantico.

Rimaniamo a contemplare la Tour Eiffel per una decina di minuti. Dopodiché Leo mi riporta dentro perché fuori inizia a tirare un leggero venticello.

Quella sera quando torniamo ognuno nelle proprie camere me ne vado a dormire felice e spensierata, anche se un po' dolorante per il collo.

****

Il giorno dopo mi alzo presto, ma noto che Bea si è già alzata. Mi aveva detto di che era mattiniera ma non credevo dicesse sul serio. Cioè chi si sveglia alle 6:30 del mattino tutti i giorni!?

Vado in bagno, mi faccio una doccia e dopo essermi vestita torno sul mio letto con il cellulare in mano.

Ad un certo punto qualcuno bussa alla porta così vado ad aprire. Sgrano gli occhi e subito un enorme sorriso si fa spazio sul mio volto.

Leo è venuto a portarmi la colazione in camera, è semplicemente la dolcezza!

Ma un momento. Se la colazione è già pronta vuol dire che: o ho guardato male l'ora quando mi sono alzata o ho perso troppo tempo sotto la doccia. Io direi la seconda opzione, mi piace avere quella sensazione che si prova sotto la doccia. Da oggi chiamatemi "Eleonora Miss Lentezza".

Tornando a Leo e alla sua sorpresa, lascio che posi il vassoio con le due tazze e i due cornetti sul tavolo e poi lo abbraccio fortissimo saltandogli addosso. Le nostre fronti e le punte dei nostri nasi si sfiorano, ma inaspettatamente mi bacia. Dio mio quanto lo amo!

IO:"Spero che l'altro cornetto non sia per me.. sto mangiando troppo in questo periodo"
L:"Ma stai zitta che sei uno stecchino. Se non lo vuoi lo posso sempre mangiare io"
IO:"No dai, facciamo metà"
L:"Menomale che non lo volevi"
IO:"Posso sempre cambiare idea"

Detto questo mi fiondo sul mio cornetto e sul mio cappuccino.

Facciamo colazione insieme e solo dopo essermi lavata i denti mi accorgo non di una, ma di ben due cose. Uno. Il dolore al collo mi è passato, ma il segno è ancora molto evidente. Due. Bea non è tornata.

IO:"Sai qualcosa di Bea?"
L:"Ha avuto la mia stessa idea per Saul. Ci siamo incontrati in cucina"

Che dolce!

L:"Vedo che il segno c'è ancora" dice mentre dà un'occhiata al mio collo
IO:"Già, faceva un male"
L:"Così nessuno si fa pensierini su di te. Tu sei mia."
IO:"Avevi dubbi?"
L:"Meglio precisare"

Dopo aver preso tutto il necessario per la giornata ci dirigiamo nella hall dell'hotel.

POV's SAUL
Mi sveglio con calma e noto che Leo non c'è, così mi alzo, mi lavo e mi vesto. Mentre sto per mettermi la maglia bussano alla porta. Credendo che sia Leo, che come sempre si è dimenticato le chiavi, vado ad aprire.

Quando apro mi ritrovo Bea in tutto il suo splendore con un vassoio in mano.

B:"Ma fammi capire tu apri la porta in queste condizioni!?"
IO:"Gelosa?"
B:"Non poco."
IO:"Ma se io sono tutto tuo"
B:"E chi me lo assicura? Ci sono cagne ovunque"

Detto questo entra, poggia il vassoio sul tavolo in camera e sia siede sul letto. Per circa cinque minuti mi fissa.

Amo quando fa la gelosa.

B:"Allora?"
IO:"Cosa?"
B:"Dai, Saul non scendere dalle nuvole. La vuoi o no la colazione?"
IO:"Vorrei un'altra cosa ma mi accontento della colazione"
B:"Se la vuoi, intendo la colazione, mettiti qualcosa addosso"

POV's BEA
IO:"Se la vuoi, intendo la colazione, mettiti qualcosa addosso"

C'è,  detto sinceramente, rischio di affogarmi.

S:"Un minuto"

Comincio a contare come una bambina fino a sessanta. Va verso l'armadio, prende una maglia e se la infila addosso. Finalmente!

IO:"Alleluia"

Mangiamo ognuno la propria colazione e dopo scendiamo nella hall dell'hotel. 

*********

PS. GRAZIE PER LE 4K VISUALIZZAZIONI, DIO PER ME SONO TANTISSIME 

Alex&Co. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora