Capitolo 50

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POV's ELE

Continuo a camminare con le cuffiette nelle orecchie mentre riguardo le foto e penso a tutto quello che è successo fino ad oggi. Mi sembra tutto così incredibile, mi sembra di vivere una favola..

5 mesi dopo

Siamo alla fine dell'anno, anche questa avventura è andata.

Da quando siamo tornati Leo mi ha sempre evitato. Gli ho chiesto il perchè e non mi ha mai risposto. Per questo motivo abbiamo litigato e da quel momento ognuno è andato per la propria strada.

Sono stata male. Non mangiavo, non parlavo. Perchè in fondo l'unico che riusciva a strapparmi un sorriso, l'unico che riusciva a farmi ridere e a farmi stare bene era solo lui. Lui e nessun'altro.

Oggi inizia l'ultima settimana di scuola. Un po' mi dispiace, come passerò le mie mattinate adesso? Non lo so, sono così confusa..

Adesso, come faccio ormai da cinque mesi, sto andando a scuola, da sola, con le cuffiette nelle orecchie.

Arrivo davanti scuola e la prima persona che vedo è lui. Ah quanto mi manca, mi manca vederlo, mi manca abbracciarlo, mi manca baciarlo. Mi manca. Incrocio il suo sguardo, ma lui lo sposta subito. Rimango ancora ferma a fissarlo poi una voce alle mie spalle mi distrae.

B:"Ehi..." la mia Bea "come stai?"
IO:"Come vuoi che stia!? Come sempre"
B:"Non preoccuparti passerà, anche questa"
IO:"Si, ma è difficile. Era il mio punto di riferimento, l'unico. E ora? Ora non è niente.."
B:"Fidati, andrà tutto bene."
IO:"Se solo sapessi il motivo"
B:"Su dai, non pensarci. Ora andiamo in classe."
IO:"Ma non aspetti Saul?"
B:"Non ha bisogno di me, ne hai più bisogno tu"

L'abbraccio

Andiamo in classe ed io non ascolto minimamente la lezione.

Al suono della campanella, mi affretto ad uscire dalla classe, ma vengo bloccata per un braccio. Mi giro e davanti ai miei occhi trovo lui. Lui che ha spento la luce che c'era nei miei occhi, lui che è il mio male preferito.

IO:"Che vuoi?" sbotto acida
L:"Parlarti"

Mi libero dalla presa e scappo via in lacrime. Non ho la forza di guardare in faccia a nessuno. Cammino a testa a bassa con lo sguardo rivolto sul pavimento.

Possibile che possa farmi tanto male.

Arrivo a casa, mi chiudo in camera, accendo il computer e decido di guardarmi un film. Decido di guardare "Io prima di te". Ho bisogno di credere ancora un po' nell'amore.

Alla fine del film, ovviamente, ho gli occhi pieni di lacrime e minimo venti fazzoletti sporchi intorno. Infilo le cuffiette nelle orecchie e mi lascio trasportare dalla musica.

Ad un tratto la musica si interrompe e noto che sta squillando la suoneria; è Leo. Rispondo o no? Quando sto per premere sul tasto rispondi il telefono smette di suonare e riparte una nuova chiamata.

IO: "Cosa vuoi? Vuoi farmi ancora male? Non ti è bastato quello che mi hai fatto?" ormai le lacrime stanno già rigando le mie guance
Leo: "Ho sbagliato, ho fatto uno stupido errore a lasciarti andare." ha la voce rotta, sta piangendo anche lui?
IO: "Ok.."
Leo: "Devo parlarti"
IO: "Ti ascolto"
Leo: "Esci fuori.."

Istintivamente scendo le scale, apro la porta ed esco fuori e lo trovo lì, immobile a fissarmi. Mi fa uno strano effetto ritornare ad essere fissata da lui. Non riesco a fare a meno di guardarlo negli occhi. Noto che ha le guance bagnate e gli occhi lucidi, stava veramente piangendo per me?

Leo: "Mi manchi.." mi dice abbassando lo sguardo

Annuisco.

Leo: "Non sai quanto mi fa male averti perso.."

Non so che dire.. Manca anche a me tantissimo, ma mi ha lasciato senza un motivo.

IO: "Cosa hai intenzione di fare?"
Leo: "Voglio riprendermi ciò che mi appartiene e che ho fatto andare via"
IO: "Speravo lo dicessi" ammetto

Ho una voglia immensa di abbracciarlo e di sprofondare tra le sue braccia. Mi avvicino e lui apre le braccia. Senza esitare lo abbraccio e lui mi stringe forte a sé. Risento dopo tanto tempo le farfalle nello stomaco e spero con tutta me stessa che mi baci come solo lui sa fare.

Mi alza il mento con due dita e lentamente i nostri visi si avvicinano fino ad annullare le distanze. Sto così bene, il mondo è ritornato a colori, la mia vita è ritornata la stessa.

Quando ci stacchiamo non riesco a fare a meno di sorridere. Leonardo è veramente il mio sorriso.

Piano piano scioglie il nostro abbraccio e si allontana, ecco, lo sapevo, non mi vuole più, si è già stancato di me. Forse questo era il suo modo di dirmi addio.

IO: "Dove vai?"
Leo: "Da nessuna parte, perché?"
IO: "Perché ora sei qui con me e non voglio che vada via"

Sorrido.

Leo: "Io ti amo."
IO: "E che cos'è l'amore?"
Leo: "Sei tu con tutti i tuoi pregi e difetti, sono quegli occhi che cercano attenzione, protezione e una promessa; che sia per sempre. Sono quelle mani calde da sfiorare e quegli abbracci infiniti che mi fanno stare bene, sono quei 5 minuti che mi prendono e mi fanno dire cose a caso. Poi ti guardo, mi innamoro di nuovo e ti faccio notare quanto sei bella, quanto sono fortunato ad averti accanto e quanto mi piacerebbe mantenere quella promessa."

Arrossisco e riesco a pronunciare solamente un "Ti amo".

FINE

Purtroppo anche questa storia è giunta al termine. Mi sono affezionata a questa storia e sinceramente mi mancherà tantissimo. Lo so, non è il finale che vi aspettavate, non me lo aspettavo neanche io, ma oggi mi era venuta voglia di scrivere, ho iniziato e questo è quello che è uscito. All'inizio non credevo neanch'io che questa storia sarebbe finita in questo modo, ma è andata così. Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia emozionato come ha emozionato me. Vi voglio bene e grazie per averla letta.❤️

Alex&Co. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora