Capitolo 9

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Ciao a tutti!
Il capitolo che segue sarà un po' lunghetto e prende una piega non proprio casta, spero vi piaccia! ~LilyAldrin~

Mezzanotte.
Sulla casa regna un meraviglioso silenzio ma nella mia testa c'è talmente tanto casino che non riesco proprio a prendere sonno: la notizia di Miriam ha prodotto un certo movimento interiore. Ho bisogno di una sigaretta, l'ennesima, per cercare di calmarmi un po'.

Rapida e silenziosa raggiungo il balcone, fido compagno delle mie notti insonni prima col fuso orario ed ora per Ste. Chissà se l'accoppiata San Francisco by night più sigaretta aiuteranno a distendere i nervi.

Ma pensavo male: il balcone e' già occupato dall'altro mio compagno di notti insonni e di sciagura: nel vederlo mi viene in mente il suo invito.

"Ti aspetto più tardi"

Non posso ignorarlo così: sembrerebbe che ho qualcosa contro di lui quando in realtà non ho motivo e poi ho bisogno di una sigaretta e il balcone e' l'unico spazio fumatori.
Apro la porta finestra e Renato di volta in direzione di essa.

"Non riesci a dormire, eh?"

"Mi hai invitato tu qui, o sbaglio?' Replico sorridendo.
Porto la sigaretta alla bocca e l'accendo.

"Touche" ammette divertito "ammetti però che non sei qui solo per questo"

"Si, te ne do atto" confermo mentre butto fuori il fumo. Mi avvicino alla ringhiera e mi appoggio ad essa contemplando il profilo della città che si disnoda sotto la luce della luna e delle stelle.

"Ti va di parlarne?"

"Nah" rispondo facendo spallucce "solite cose fra sorelle, tutto sotto controllo. Piuttosto... Cosa credevi di fare stasera cantandomi Gianni Morandi? Sedurmi?" Chiedo con fare ironico.

"Ci sono riuscito?" domanda a sua volta divertito.

Il mio sguardo si perde dentro il suo. Sono stregata da quel mare verde che scintilla nella notte autunnale californiana, sono stregata dalla sua sfrontatezza.
Sono in un turbine di emozioni tutte contrastanti tra loro: desiderio, la voglia di non ragionare ma viverlo ora; paura di farmi male, di FARGLI male davvero se mi lascio andare.
La confusione più assoluta regna in testa: da una parte Ste che sta arrivando ma qui, ADESSO c'è Renato e l'attrazione è più viva e intensa che mai.

Spengo la sigaretta.

"Perché non provi a scoprirlo tu stesso?" suggerisco in tono sfrontato.

Renato ricambia lo stesso sguardo mordendosi il labbro inferiore pensando a quanto stia giocando col fuoco: lo so che lo vuole quanto lo voglio io in questo momento.

"Cosa c'è ora? Ti senti insicuro?" domando stuzzicandolo mentre mi avvicino

"No. Volevo solo darti il tempo di prepararti"
risponde afferrandomi per i fianchi

"Addirittura?" domando piacevolmente sorpresa.
Mi tira prepotentemente contro di se, fissandomi intensamente negli occhi.
È così dannatamente sexy che mi sciolgo solamente a sentirne il profumo.

Appoggia le mani sul mio viso e incolla le sue labbra alle mie, picchiettando con la lingua come a chiedermi il permesso per entrare.
Sento l'eccitazione salire sempre di più e dischiudo le labbra lasciando le nostre lingue libere di intrecciarsi e di iniziare una danza passionale ma dolce allo stesso tempo.
Quella dolcezza che cercavo da tempo che mi fa sentire amata e desiderata per quel che sono.

Renato imprime maggiormente il suo corpo contro il mio e sento che la sua eccitazione e' pari alla mia: inizia a punzecchiarmi sul collo strappandomi un gemito che deve averlo eccitato ancora di più; istintivamente prende una mia gamba e la fa aderire ai suoi fianchi spingendomi contro la ringhiera, cosa che mi fa eccitare ancora di più.
"Andiamo in camera" sussurro dolcemente sottomessa.
Renato annuisce e mi lascia andare tendendomi la mano.

Desiree'- c'era una volta l'amore #WATTYS2016 #BetterLove_ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora