Renato Pov's
In spagnolo Alcatraz vuol dire "Pellicano" è il suo nome è un richiamo ai primi abitanti di questa isola della costa scoscesa. È ubicata a 5 chilometri a est dal Golden Gate in una posizione strategica e aperti agli sferzanti venti oceanici.
Cosa c'è di meglio di una visita alla prigione di massima sicurezza?
In compagnia di Andrea e Giovanni, faccio la fila al botteghino per comprare i biglietti per il museo e per il traghetto pensando ai detenuti celebri che hanno soggiornato ad Alcatraz: Al Capone, George Kelly, i fratelli Anglin: gli unici che riuscirono ad evadere da Alcatraz e che non furono mai più ripresi.Che storia.
"Siamo sicuri di riuscire a salpare?" si chiede Giovanni osservano la lunga fila di persone davanti a noi.
"Non fare il pessimista e abbi un po' più di pazienza" lo riprende Andrea
"Ma chi? Giovanni?" domando sarcasticamente e poi scoppio a ridere contagiando anche Andrea
"Siete due cretini uguali" commenta il diretto interessato ma anche lui sorride divertito.
Una giornata con i ragazzi è proprio quella che ci voleva anche se, ad essere sincero, Desiree' mi manca parecchio.
Mi manca il suono della sua voce, la sua risata Argentina, il suo sorriso. Quello che le ho visto stampato in faccia stamattina, quando è rientrata all'alba.
Non ho ancora dormito e quel sorriso mi ha mandato nello sconforto più totale.
Ma poi ho ripensato alle parole di Andrea e quel sorriso ha preso un significato diverso: era il sorriso di chi è finalmente in pace con se stessa, della liberazione da qualcosa o qualcuno che l'aveva tormentata per lungo tempo.
So che tutte queste considerazioni sono senza fondo, per non dire illusionistiche, ma mi hanno ridato la speranza e, di conseguenza, rialzato l'umore."Ok, tra poco tocca a noi" afferma Andrea "già mi ci vedo nei panni di una guardia incorruttibile"
"Eppure a me sembri più un detenuto psicopatico"
"Toh! Mio fratello che fa una battuta, questa mi è nuova"
"E' perché finalmente possiamo passare una giornata tra noi senza le ragazze che prendono il comando"
Il cellulare vibra.
"Stai cercando di dirmi che sei gay?" Domando punzecchiandolo mentre tiro fuori il cellulare di tasca.
"Ovviamente no, merdaccia" precisa Gio "quello che voglio dire è che non avete la spina dorsale e accontentate le ragazze in tutto e per tutto"
"Perché così facendo poi ci saranno riconoscenti, ottuso di un fratello"
Lascio i due fratelli confrontarsi sul rapporto uomo-donna e apro la busta del messaggio.
Leggendo il suo nome, un brivido attraversa il corpo.
Chiudo il telefono e lo ripongo in tasca."Tutto a posto?" chiede Andrea
"Si sì"
"Sicuro?"
"Si, sicuro"
"A me non sembra"
"Eddai Andre! Te l'ha già detto: è tutto a posto" interviene Giovanni "non fare sempre il detective della situazione"
"Ecco, infatti" concordo
Andrea mi lancia una lunga occhiata sospettosa.
"Era un messaggio di Desy, vero?""Si, dannazione!" ammetto innervosendomi "vuole vedermi. Sta andando al Golden Gate"
"E..."
"E non ci vado, chiaro. Non sono il suo zerbino"
"Oh bravo Renato! Finalmente uno che ragiona"
"Gio, stai zitto che altrimenti qua non ne usciamo vivi"
"Ah perché c' e questa remota possibilità?"
"Gio.."
"Ok, ok sto zitto"
Andrea si rivolge nuovamente a me: "allora non hai capito un cazzo del mio discorso"
"Certo che ho capito" protesto imbronciato "ma stamattina e' rientrata alle 06.00. Penso che non ci sia nulla da aggiungere"
"Ma state parlando di Desiree'? La nostra Desiree'?"
"E certo" conferma Andrea "cosa credevi, Gio?"
"Ci sono un miliardo di ragazze che portano il suo nome. E poi.. Perché io non ne sapevo nulla?"
"Perché sei acido più di uno yogurt scaduto. È comunque ora lo sai, quindi evita qualsiasi commento inopportuno" conclude Andrea "ritornando a noi: sei davvero sicuro che le cose sono come le hai viste tu? Guarda che è facile saltare a conclusioni sbagliate"
"Non nego che sulle prime ho pensato subito che avesse passato la notte con quello sfigato e di aver deciso di chiuderla lì" ammetto "ma c'è qualcosa di oscuro che non mi permette di lasciarla perdere"
"Si chiama ossessione" commenta Giovanni ridacchiando ma si rimette subito tranquillo sotto lo sguardo di Andrea
"Te lo dico io come si chiama: sesto senso"
"E' una cosa che hanno le ragazze, mica io"
"Non diciamo cazzate, la tua affermazione è uno stereotipo. E ciò non toglie che sei sempre al punto di partenza: c'è solo una maniera per chiudere la questione una volta per tutte"
"Andare da lei e starla a sentire. Può andarti bene come può andarti male ma almeno avrai una risposta chiara e definitiva" conclude Giovanni a sorpresa "quindi tira fuori le palle e va da lei"
"Per una volta sono pienamente d'accordo"
"Non bastava Andrea, ora ti ci metti pure te?" chiedo sbuffando
"Si, perché ne ho piene le palle di voi depressi d'amore ed ora vola"
"E va bene, va bene. Vado"
Andrea sorride annuendo e schiacciandomi l'occhio per farmi forza.È ottimista, io un po' meno. Ma hanno ragione.
È la resa dei conti.

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Desiree'- c'era una volta l'amore #WATTYS2016 #BetterLove_ITA
RomanceDesiree', Desy per gli amici, è una ragazza allegra, sveglia e con una gran faccia tosta, sempre pronta al divertimento insieme ai suoi inseparabili amici, con cui ogni tanto discute sull'unica cosa che non le interessa veramente: l'amore. La sua vi...