Capitolo 13

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Per la prima volta da quando ci conosciamo, Renato mi lancia uno sguardo freddo e distaccato ma con l'intenzione di andare a fondo alla faccenda.

Siamo alla resa dei conti.

"Ti posso spiegare!" affermo frettolosamente avanzando verso di lui

"Non c'è bisogno: ho sentito tutto"

"Ma non è come pensi" ribatto

"ah no? E cos'è che penso, Desy? Vuoi farmi credere che stasera uscite come semplici amici? Non farmi ridere" sbotta infastidito

"Non ho detto nemmeno questo"

"Smettila di prendermi in giro" tuona, "non serve a nulla indorarmi la pillola. L'ho visto il bacio cosa credi?"

Sbianco in volto rimanendo immobile. L'ultima cosa che volevo era proprio che vedesse quel bacio, per altro senza significato da parte mia, saltando così a conclusioni sbagliate.

"Non.. non doveva succedere. Mi ha preso alla sprovvista"

"No. Quello che non doveva succedere è la notte scorsa" rettifica freddamente "sono stato un cretino: come ho potuto pensare che tu provassi qualcosa ancora per me?"
La gelosia ha preso pieno possesso di lui: com'è possibile che fino a qualche ora prima il suo sguardo traboccava d'amore e mi sussurrava frasi dolcissime mentre ora l'odio prende il sopravvento?
Dov'è finito il Renato che conosco? Perché non è razionale come al solito e mi lascia spiegare?
Per la prima volta in tanti anni in cui ci conosciamo non mi dà la possibilità di spiegare, eppure in passato gliene ho fatte di peggio e non mi ha mai negato dei chiarimenti.

"Ascoltami!" urlo afferrandolo per un braccio "ho accettato di uscire con lui per capire cosa provo: voglio capire cosa voglio veramente e ricominciare lasciandomi tutto alle spalle e non posso farlo se non passo per questa strada"

Renato si libera dalla presa e mi lancia uno sguardo sprezzante.

"Eppure mi sembrava che stanotte avessi le idee ben chiare. Ma forse mi sono lasciato ingannare"

Le sue parole tagliano più di una lama affilata.
Ma non soccomberò, devo reagire.

"Mi stai dicendo che sono venuta a letto con te solo per levarmi la voglia?" domando innervosendomi

"Non è così, forse?"

Ci guardiamo in cagnesco per interminabili secondi. No, questo non me lo doveva dire.

" Credi davvero che possa essere così meschina? Lo pensi veramente? Non ti ho mai detto che volevo passare una notte di passione, così come non ti ho mai detto di voler provare a stare insieme, tienilo bene a mente! è successo tutto così all'improvviso, nessun inganno sotto, ho seguito l'istinto. Ho in testa una gran confusione: tu che sei dannatamente intrigante, Ste che arriva e vuole portarmi via con sè perchè mi ama così come sono... Non mi state rendendo le cose facili" strillo con tutto il fiato che ho in gola "sono venuta a San Francisco per riflettere su quello che voglio veramente e mi incasinate ancora di più la vita!"

Il suo sguardo assume freddezza glaciale.

"Eppure avresti già dovuto capire chi tiene veramente a te: devo ricordarti cosa ti ha fatto quella sottospecie di uomo? Desy, lui non ti merita, non sarà mai alla tua altezza, ma se hai ancora qualche dubbio non ti preoccupare, ti semplifico io le cose: corri pure tra le braccia di Stefano, non ti disturberò più. Fai pure finta che tra noi non sia mai successo nulla, perchè io da adesso in poi lo farò. E scusami tanto se ti ho incasinato la vita con la mia esistenza: stasera preparo i bagagli e me ne vado in albergo. Frequenterò in separata sede Andrea"

"Perchè devi fare così? Perchè devi farmi andare in bestia continuando a fuggire dai nostri problemi? L'hai già fatto in passato e mi hai fatto stare malissimo, non rifarlo anche stavolta. Non è così che li risolveremo"

"Nostri problemi? Quali nostri problemi?" si chiede con aria indifferente "I problemi sono solo TUOI Desy, non miei"

la temperatura corporea sale. Ho sopportato abbastanza.

"Sai che c'è? Che non ti devo nessuna giustificazione, non stiamo insieme. Anche se abbiamo passato una notte insieme non ti dà il diritto di attaccarmi in questo modo, non ti riguarda quello che faccio o non faccio con Stefano. Quindi, se vuoi continuare a giocare a fare la vittima, continua pure. E grazie per avermi tolto un peso dallo stomaco" strepito voltandogli la schiena ed esco di casa.

Desiree'- c'era una volta l'amore #WATTYS2016 #BetterLove_ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora