Non c'è.
Non è ancora arrivato e, a questo punto, dubito fortemente che verrà.
Questa volta gli ho fatto male veramente, questa volta l'ho perso per sempre.
Non mi perdonerà mai e me lo merito: sono stata io ad avvicinarmi a lui la notte in cui abbiamo fatto l'amore ed ha ragione ad aver pensato che tra di noi fosse nato qualcosa, o meglio, sia rinato il sentimento. Anche io l'ho pensato, sinceramente. Ma quando mi sono trovata davanti Ste sono ripiombata nuovamente nella confusione e il panico ha preso il sopravvento.
Non mi era mai capitato di trovarmi in una situazione simile e non sono stata in grado di gestirla. Come ho fatto a non capire che Renato è sempre stato onesto e rispettoso nei miei confronti?
Come ho fatto a stare in bilico tra lui e uno stronzo che non vale nulla in confronto a Lui?
Sì, sono sempre stata un disastro nelle questioni d'amore, ne prendo atto ma non pensavo di essere così impedita, Cristo!
Ho un carattere difficile, troppo orgogliosa e troppo lunatica; difficilmente provo qualcosa e se qualcuno si allontana lo faccio anche io; non sopporto l'idea di sottomettermi o di dipendere da qualcuno. Ma ora stiamo parlando di Renato, il mio primo e vero grande amore che in fondo non ho mai dimenticato, l'unico che sia riuscito ad insegnarmi cosa significa amare, l'unico ragazzo che sento di dover riavvicinare a me.
Perchè se non ci riesco con lui, non ci riuscirò con nessun'altro.
Il sole sta tramontando sul Golden Gate e mi rendo conto che non posso rimanere qui per sempre.
Prendo un bel respiro e mi incammino verso Nob Hill, consapevole della lunga camminata che mi aspetta ma, dopo la passeggiata notturna di ieri, non mi spaventa più nulla.
Osservo il traffico intenso del ponte ed ogni tanto guardo dritta davanti a me sperando di riconoscere Renato in mezzo alla folla che passeggia sulla pista ciclabile del ponte, ma niente.
Solo una fiumana di sconosciuti.
Ed ecco che compare, all'improvviso. Il cuore fa un balzo e finisce in gola, felicità e panico si impossessando di me: è sempre bello vederlo, ma ho timore di affrontarlo, delle sue reazioni.
Chissà se mi crederà.
Ma un tentativo lo devo fare.
Renato si accorge di me e si ferma, inchiodando i suoi occhi nei miei. Ha lo sguardo severo e stanco, di chi ne ha passate molte e che vorrebbe solamente porre fine a tutte le menate, senza scendere ancora a compromessi.
Forza e coraggio, Desireè, niente panico. è qui per te, ti ha dato nuovamente una possibilità. Qualunque cosa accada, affrontalo a testa alta e confessa tutta a verità, starà a lui crederci o meno. Ma tu ti libererai di un fardello.
Preso un bel respiro, avanzo a passi sicuri forte del mio pensiero.
Vederlo avvolto nel tramonto lo rende ancora più bello di quanto lo sia già: i capelli color castano chiaro prendono il colore dell'oro e gli occhi verdi risplendono più del solito.
"Ciao" inizio abbozzando un sorriso
"Ciao"
"Ti chiederai perchè ti ho fatto venire qui"
"Se mi vuoi raccontare di come hai passato la tua serata, puoi anche risparmiarti: ti ho vista rientrare alle 06.00. Quindi taglia corto e vieni subito al dunque"
Primo colpo. Non crollare.
"Mi.. mi hai vista?"
"Ero sul balcone a fumare"
"E che ci facevi sveglio a quell'ora?"
"Stavo fumando" conferma frettolosamente.
Lo fisso dritto negli occhi, leggendo una preoccupazione così grande che la contiene a malapena. E questo mi fa capire nuovamente quanto sia innamorato di me.
"Eri preoccupato per me" affermo sorridendo
"anche no, sei grande abbastanza per fare quello che vuoi" replica imbronciato.
La sua ostilità non mi sta rendendo le cose facili, ma non posso più rimandare quello che per troppo tempo non e' stato detto.
Deglutisco di fronte alla sua severità e decido di ignorarla, costringendolo ad ascoltarmi.
"Sì, alle 06.00 sono rientrata da una lunga passeggiata solitaria, dopo aver lasciato solo come un cane Stefano al Carnelian Room. Ho visitato San Francisco by night e ti assicuro che è qualcosa di eccezionale, ho macinato chilometri su chilometri. E, durante questa mia maratona, ho capito quanto sono stata scema in questi mesi a soffrire per uno che non ha nemmeno le palle di farsi rispettare dalle donne; ho capito che sono stata una cretina a non fermarti e a lasciarti partire per Bologna quella notte, in camera mia. Perchè se guardo indietro, sei solo tu quello che voglio, sei sempre stato solo e soltanto tu che mi ama per quello che sono, con tutti i miei difetti; sei l'unico che sa rimettermi sulla buona strada quando esco dagli schemi, che sa tenermi testa ed è proprio di questo che ho bisogno: di te e di nessun altro. Rendi fantastica la mia vita solamente ad averti accanto, mi fai sentire una persona migliore. Con te non ho paura di affrontare le mie debolezze ed è sempre stato cosi: dopo sette anni provo ancora le stesse identiche emozioni intense che solo tu sai trasmettermi"
Resto a fissarlo dopo il mio lunghissimo monologo, assaporando la felice sensazione di libertà che sento dopo essere finalmente riuscita a dire tutte quelle cose che mi tenevo dentro.
Renato non ha fatto una piega e resta a fissarmi con uno sguardo fermo ed irremovibile. Poi scuote la testa abbozzando un sorriso amaro.
"Desy, c'è ancora una cosa che non hai ancora capito di me" inizia con tono duro avanzando a passo deciso, fermandosi a due centimetri dal mio viso. I miei occhi si posano immediatamente su quelle labbra così sottili quanto sexy con una voglia matta di baciarle, nonostante il cazziatone che sta per arrivare. Sposto lo sguardo sul suo viso contratto dalla durezza, sui suoi occhi scintillanti che promettono tempesta.
Ma all'improvviso il viso si rilassa e gli occhi sembrano sorridermi; le labbra serrate si lasciano andare e il tono diventa canzonatorio: "in tutti questi anni che ci conosciamo, non hai ancora imparato a riconoscere quando ti sto prendendo in giro e, ad essere sincero, adoro la tua espressione da bambina mentre ti guardo con aria severa"
Il cuore riprende a battere regolare e tiro un sospiro di sollievo mostrando la mia felicità in un sorriso liberatorio sotto il suo sguardo divertito. Il che mi porta alla fase di offesa.
"Ma ti pare che io ti dica tutto quello che provo e tu mi prendi per il culo?"
Per tutta risposta, mi afferra per i fianchi e mi tira contro di sè.
"Dovevo pur vendicarmi per quel bacio e te lo meritavi" spiega baciandomi nei capelli. Poi fa aderire la sua fronte alla mia, sorridendomi.
"Sapevo già tutto, ma era giusto sentirtelo dire"
"Non me lo dire: Chiara ha spiattellato tutto?" chiedo con aria sarcastica
"No. Ho avuto un intenso dialogo con Stefano"
"Stefano?!" esclamo sbalordita "avete parlato?! E cosa ti ha detto?"
"A grandi, grandissime linee, quello che mi detto tu"
"E poi?"
Renato ridacchia guardando di fronte a sè e poi sposta lo sguardo nuovamente su di me: "E poi... poi ci siamo stretti la mano e ognuno per la sua strada"
"Mi stai nascondendo qualcosa?"
"Niente che valga la pena di raccontare"
Dopodiché appoggia le sue labbra alle mie.
Quanto mi mancavano i suoi baci.
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Desiree'- c'era una volta l'amore #WATTYS2016 #BetterLove_ITA
RomanceDesiree', Desy per gli amici, è una ragazza allegra, sveglia e con una gran faccia tosta, sempre pronta al divertimento insieme ai suoi inseparabili amici, con cui ogni tanto discute sull'unica cosa che non le interessa veramente: l'amore. La sua vi...