25-Ibrida

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Canticchiando lentamente quella canzoncina, alle volte alzo la testa al cielo a osservare tutte le forme delle nuvole.

Di quelle nuvole soffici, che ti fanno venir voglia di zucchero filato solo a guardarle. Quelle che da bambina ti divertivi ad identificare con buffi nomi di animali o oggetti.

Purtroppo il sole fa capolino dalla sua soffice coperta, con un verso di disapprovazione mi alzo dalla sedia dell'altalena, piena di muschio.

Prima di andarmene via del tutto, però, lascio un'ultima occhiata al paesaggio circostante.

Il pavimento è pieno di fiori che s'intrecciano fino ad arrivare alle catene dell'altalena.

Anche se un po' vecchiotto il paesaggio conserva sempre un'aria fiabesca.

Dall'albero che funge da supporto all'altalena che è ripiegato su se stesso, contorto.
Dai cespugli di bacche vermiglie quasi sradicati, ma coperti di rose; come tutto qui d'altronde.

Per mia fortuna il mal di testa sembra svanito, ma mi concentro sul l'odore di muschio e fiori presente nell'aria circostante; camminando a passetti per restare più tempo in questo bellissimo posto.

E passo dopo passo, attraverso anche la serra con la fontana di marmo bianco.

Mi ritrovo a dover posare i piedi sulla neve, o quella che prima lo era; perché sotto il mio passo, ha assunto un colore vermiglio e di è liquidificata.

A primo impatto mi controllo i piedi, pensando di avere qualche ferita ma nulla.

I miei piedi sono candidi, ma ad ogni passo il paesaggio si macchia di rosso, di sangue.

Spaventata, incomincio a correre fino ad arrivare al portone e, quando sono dentro un bel sole spunta in cielo, così corro ancora di più.

Arrivo in una stanza ed entro senza nemmeno esitare, i battiti del mio cuore sono accellerati.

Mi giro nella stanza, il parquet in legno scuro è coperto in parte, da un tappeto rosso sangue e alzando gli occhi noto tanto mobili diversi; al centro c'è una scrivania con diverse penne stilografiche e mappe varie, alzando ancora gli occhi vedo che nella scrivania c'è qualcuno, che conosco molto bene.

Incrocia le mani e si umetta il labbro inferiore, poi mi guarda e colgo un po' di sorpresa, nel suo occhi color cioccolato.

Rimaniamo a fissarci in silenzio,
lui sempre più cuorioso data la mia intrusione, in quello che sembra "il suo studio".

-Quindi, non avevi cose da chiedermi?- pone fine al nostro gioco di sguardi.

La sua voce calda, penetra fino all'interno delle mie ossa.

Faccio per aprir bocca, ma le parole mi muoiono in gola, in un attimo mi scordo tutto quello che dovevo chiedergli.

-Allora?- Alza il sopracciglio con il piercing, ah che bello quel piercing!

Sono imbambolata, cosa che per ora capita spesso, mi do un pizzicotto e sembro risvegliata dall'incantesimo.

Milioni di domande, riaffiorano nella mia mente, ma una in particolare mi rende impaziente e curiosa.

- Cosa vuol dire essere ibrida? Cioè perché lo sono e come hai fatto a scoprirlo? E poi, ho qualità particolari?- Dico tutt'ad un fiato, triturandomi le unghie; perché sono così nervosa?

Lui, sprofonda ancora di più nella sua sedia che sembra morbidissima.

Mi fa segno di accomodarmi in una poltroncina oro e in pelle rossa; prevedo sarà un lungo discorso...

Con fare calmo apre la sua angelica bocca e incomincia e porre fine alla mia sete di curiosità:-Ibrida, essere ibridi vuol dire in generale essere un'unione tra due specie.-

-Esistono due, fra tipi di ibridi esistenti; che ci riguardano: l'unione tra un umano e un licantropo e tra un vampiro e un licantropo.- Si ferma, mi guarda con i suoi occhi, che sembrano volerti scavare l'anima.

Poi riprende:- Credo tu abbia già capito di essere il secondo tipo, no?- Annuisco, con il capo.

-Allora, l'ho scoperto dai tuoi occhi piccola ibrida- mi da' un buffetto sul naso.

-I tuoi occhi sono diventati di un rosso scarlatto e la tua pelle si è illuminata; dopo aver bevuto sei diventata più bella!- Afferma.

-Hai la determinazione e il fiuto infallibile di un licantropo; la bellezza e la perseveranza di un vampiro.-

- Inoltre, per ora che la tua parte di vampiro, prevale su quella da licantropo; puoi sviluppare poteri- sono sorpresa ed eccitata allo stesso tempo.

-Mi dispiace, non proverai l'ebbrezza di usare i tuoi poteri; come io non avrò figli da una Luna ibrida, che diventeranno anch'essi ibridi! Orridi succhia-sangue! Buona notte Camillina!-
Borbotta, ma ricalca l'ultima frase.

Mi giro per vedere se è notte.

Dalla finestra; ricoperta da pesanti tende rosse sta spuntando una bella palla di luna.

Mi accorgo improvvisamente di un fastidioso bruciore al braccio.

La vista si appanna, mi esce un lungo sbadiglio dalla bocca e mi acoccolo nella poltrona; improvvisamente, ho sonno.

Hello, it's me...
No non sono morta, per ora ho avuto qualche problemuccio e non ho avuto la voglia di scrivere, sorry.
Godetevi il nuovo capitolo marshmallows!
Xoxo

Innamorata del mio Alpha-1 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora