27-una bellissima droga

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Una goccia mi bagna il muso, poi un'altra e ancora una; piano piano migliaia di gocce incominciano a bagnarmi il pelo e la coda folta.

Il mio compagno non aspetta molto e approfittandosi di delle nubi che hanno coperto la luna va in cerca di un rifugio.

Mi spinge con il muso bagnato e cammino con lui, mano a mano che la pioggia aumenta aumentiamo la velocità fino a ritrovarci a correre sotto la pioggia.

Dopo aver corso tra piante gracili e cespugli, troviamo tre alberi molto robusti che si intrecciano fra loro e ci trasformiamo in umani per poi andare sotto questi tre arbusti; ma non prima di esserci scrollati la pioggia di dosso.

Lo spazio é ristretto e siamo costretti a stringerci il più possibile per non bagnarci: finiamo attaccati, gambe intrecciate e il mio seno contro il suo petto – in una posizione alquanto scomoda direi, ma lui non sembra farci caso– , i nostri respiri sono sincronizzati.

Osservo da questo piccolo nascondiglio il paesaggio che viene ripetutamente colpito da piccole e fredde gocce che tutto lavano.

Amo la pioggia, mi rilassa, lava via tutto anche i più intricati ragionamenti portandoti a fare nuovi pensieri, portandoti a fare nuovi ragionamenti e ad avere nuove opinioni.

Gli alberi, le foglie, i cespugli, arriva in ogni dove per spazzare via ogni impurità.

E goccia dopo goccia si forma una melodia, una bellissima melodia composta da madre natura in persona.

Noto che anche lui osserva incantato la pioggia e ascolta il malinconico motivetto che crea essa.

Allora l'osservo, lui con i suoi occhi amabili socchuisi, con le sfumature del tramonto; con il suo profumo che ti fa sentire a casa, poi le sue braccie possenti e forti... e quel sorriso, oh quel sorriso in quelle labbra rosee e piene! Quelle labbra che non ho ancora avuto il piacere di provare ma che sono sicura saranno dolci, dolci come il miele.

Matt's point of view

Mi fissa, Camille mi sta fissando da un po' ormai, mi osservava anche quando eravamo ad ululare alla dea Luna.

Non perde un particolare del mio viso, lo vedo da come mi scruta attentamente.

Però si é fermata negli occhi più di quanto mi aspettassi, so di avere degli occhi particolari e me li hanno vantati per la loro bellezza; ma non si sono mai soffermati ad ammirarli come se fossero rare gemme preziose.

La cosa mi stupisce, anche perché lei ha degli occhi fantastici; sì é vero che sono celesti ma non sono di un celeste comune: hanno delle pagliuzze verdine e bianche che fanno da contrasto con lo sfondo celeste cielo.

La mia luna é proprio bella, il fiore più delicato tra i fiori del giardino, tra i fiori di tutto il mondo.

Se dovesse essere un fiore sarebbe una rosa, so che la scelta può sembrare banale, scontata ma lei é esattamente una rosa: bellissima e fragilissima.

Avrei paura di romperla con un solo tocco, per questo mi limito a carezzarle la guancia dolcemente, gesto che sembra apprezzare e quando tolgo la mano la rimette dov'era prima.

Camille's point of view

Ha incominciato a sfiorarmi la guancia rosea con le sue mani e a formare dei cerchietti con le dita, delicatamente e così tanto dolcemente che appena ha tolto la mano da mio viso gliel'ho presa e l'ho rimessa lì dove stava, bisognosa ancora di quel contatto.

Mi guarda e io arrossisco leggermente, non so se l'ha notato con questa luce scarsa.

Procede a passo lento su tutto il mio viso e poi arriva alle labbra e sento piccoli brividi nella schiena.

Mossa da una forza che sicuramente non deriva da me e non so dove sia uscita, bisognosa di avere di più, azzero le distanze fra il mio e il suo viso: ritrovandomi con le mie labbra premute nelle sue in un bacio casto ma sicuramente desiderato.

Dopo la sorpresa generale ricambia anche lui e quello che doveva essere un bacio a stampo si ritrova a traformarsi in qualcosa di più.

Quando sento la sua lingua contro la mia capisco di essermi sbagliata, non sa di dolce ma di amaro, di quell'amaro che a poco a poco ti crea dipendenza: come una droga, la mia droga.

Mentre io mi godo il momento, tutt'ad un tratto, lui si stacca; lasciando la mia faccia in un'espressione interrogativa.

Prova a spiegarmi il perché ma tutto quello che riesce a dire é :- Io...non posso...poi...ah, fanculo!-ed esce via incazzato nero, lasciando me e la mia lupa tra mille dubbi e domande...

Non gli é piaciuto il bacio? Sono stata troppo affrettata, magari voleva andarci piano e io ho rovinato tutto con la mia non- esperienza: avrò baciato si e no due ragazzi prima di lui ma questo é stato il più bel bacio che abbia mai dato anche se durato pochi attimi.

Sento leggermente freddino e quindi mi abbraccio le gambe e dato che il sonno sembra essermi sceso ora mi concedo di chiudere le palpebre, anche solo per riposare un po', prima che ritorni Matt.

Il mio sonno non dura molto anche perché dopo pochissimo un Matt bello come sempre, a differenza delle goccioline che gli ricadono mel suo corpo scolpito mi si presenta davanti.

Cielo Camille! Contieniti!

Ma come si fa con un figo simile per compagno?!

(Capitela poverina che supplizio deve avere XD)

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(Capitela poverina che supplizio deve avere XD)

Dopo essere venuto abbastanza vicino a me, lo vedo trasformarsi di nuovo in lupo ed accoccolarsi sopra di me a mo di coperta, forse chissà, per riscaldarmi.

Accarezzo il suo pelo rosso scurissimo che con la dea Luna a brillar nel cielo sembra di un nero pece; un po' come i suoi occhi rosso-scuro che potrebbero essere confusi con normalissimi occhi marroni chiaro...

La verità é che niente é come sembra, neanche Matt.

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