Capitolo 20 | It's a revolution, I suppose

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Soundtrack: Our Last Night - Radioactive

Siamo in 571. Cioè, non so se avete capito: 571!! Vi lovvo un sacco, miei tenerosi formichieri nani -alias Federico, per chi sa

***

Dopo circa un quarto d'ora di camminata ci fermammo davanti al cancello di una villa enorme, perfino più grande della mia, completa di piscina interrata e vari rosai dai colori sgargianti.

<<Wow>> riuscii solo a dire, mentre Aidan si avvicinò al cancello e lo aprì facendosi da parte per farmi entrare per prima.

Quando arrivammo davanti all'immensa porta d'ingresso il ragazzo mi circondò le spalle con un braccio e mi tirò più vicina a sé. <<Adesso non ti spaventare>> mi sussurrò all'orecchio.

Mi voltai leggermente verso di lui per chiedergli cosa intedesse, ma in quel momento la porta si aprì e mi ritrovai davanti un bambino con enormi e dolci occhi viola incorniciati da delle ciglia lunghissime. Dovevo essere spaventata da un bambino che a occhio e croce avrà avuto al massimo dieci anni?

<<E tu chi sei?>> chiese quasi urlando.

Gli sorrisi e mi accovacciai alla sua altezza. <<Inaya Ross, ma puoi chiamarmi Ina.>>

La sua reazione mi lasciò senza parole. Restò per un attimo a guardarmi, quindi strinse le labbra e arretrò di un passo, voltandosi e cominciando a correre gridando: <<Fratellone!>>

<<Brava, complimenti>> disse Aidan alle mie spalle ridendo.

<<Ho capito che non ci so fare con i bambini, ma questa è un'esagerazione!>> dissi alzandomi.

Aidan poggiò di nuovo il braccio sulle mie spalle. <<Nah, Jay fa così con tutti. Io ci ho messo un anno per andare d'accordo con lui>> rispose.

<<Così tanto?>>

Dall'interno sentimmo delle voci farsi sempre più vicine. Una di queste era quella del bambino di prima, mentre l'altra era di un ragazzo, probabilmente il fratello maggiore di Jay. I miei sospetti vennero confermati quando si fermò sulla soglia di casa un ragazzo che doveva avere la stessa età di Aidan. Capelli neri, grandi occhi viola, un naso perfettamente dritto e un piercing nero al labbro inferiore, di quelli fatti ad anello e posti lateralmente.

<<Oh>> disse per la sorpresa sgranando gli occhi, quindi passò lo sguardo da me ad Aidan e viceversa. <<Potevi anche dirlo che ci sarebbe stata un'ospite>> gli disse.

<<Diciamo che non l'ho proprio deciso io. Non voleva tornare a casa>> rispose lui.

<<Così mi fai sembrare una disagiata però>> lo rimproverai guardandolo con la coda dell'occhio.

Lui fece spallucce, quindi mi poggiò una mano sulla schiena e mi spinse leggermente in avanti. <<Su, fai la brava bimba e presentati.>>

Lo guardai male per un attimo, poi tornai a concentrarmi sull'altro ragazzo. <<Sono Inaya Ross, piacere>> dissi porgendogli una mano.

<<Nathan Davies>> rispose stringendola.

<<Bene>> si aggiunse Aidan mettendo entrambe le mani sulle mie spalle e spingendomi in avanti. <<Il primo è andato, ora mancano gli altri due.>>

<<Altri due?>>

Senza darmi una risposta continuò a spingermi verso una massiccia porta in legno sottostante le scale, quindi l'aprì e mi fece segno di entrare per prima. Davanti a me c'erano dei gradini in semplice cemento e un corrimano in legno scuro... O forse era così a causa dello spesso strato di polvere. Facendo attenzione a dove mettevo i piedi, scesi, e ad ogni passo l'odore di chiuso arrivava sempre più prepotentemente, tanto che iniziò a farmi male il naso.

Daughter Of Flames (SOSPESO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora