Capitolo 25 pt. 2 | Spaventi e punizioni

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Riassuntino: Prima missione di Inaya, che viene accompagnata dal suo Guardiano. Arrivati al centro lei va dritta nel dormitorio dei bambini, dopodiché fa fuori una ventina di guardie ed entra nella stanza degli esperimenti. Lì ci sono degli scienziati e un portatore di demone in piena trasformazione, che con le ultime energie scrive sul vetro di bruciare quel posto. Inaya gli da retta, poi si butta dalla finestra e rotola per un paio di metri a causa dell'esplosione dei macchinari, il tutto con un pugnale piantato nella schiena. Ed è proprio quello a scatenare la sua ira contro Aidan.
***

Soundtrack: Snow ghost - And the world was gone

In macchina con me e Aidan rimasero soltanto la ragazzina che aveva coordinato tutti con Valerie, che scoprii essere sua sorella minore, e il bambino che mi aveva aperto la finestra. Dopo pochi minuti già si erano messi a cantare, felici per la loro liberazione, mentre io ero di tutt'altro umore. Per prima cosa la ferita bruciava come se mi avessero appoggiato un ferro rovente sulla spalla, poi la fasciatura era troppo stretta, quindi mi toglieva la capacità di muovere il braccio destro e, ultimo ma non meno importante, ce l'avevo ancora a morte con Aidan.
Fortunatamente lui doveva averlo capito, perché dalla conversazione di prima non aveva più detto una parola.
Fissai per un attimo lo sguardo sul bosco a lato della strada e, tra gli alberi, giurai di aver visto il muso di un lupo nero come quello dello specchio nei bagni a scuola. Sobbalzai sul sedile e mi girai indietro per controllare di non avere di nuovo le allucinazione, e in effetti là c'era un'ombra scura. Lentamente, come se ancora non volessi credere di averlo visto, tornai a guardare davanti a me stringendomi le ginocchia. Non servì a niente ascoltare più i tre bambini che i miei pensieri, ma me ne resi conto solo quando la mano di Aidan mi toccò una gamba e dal salto che feci.
<<Che c'è adesso?>> chiesi mentre mi massaggiavo il naso. Ero distrutta, l'unica cosa che volevo era dormire per tre giorni di fila.

<<Stai bene?>> fece lui in risposta con tono preoccupato.

Ah, giusto. Il ciondolo. Gesticolai per un po', quindi annuii e poggiai la testa al finestrino.

In altre due ore di viaggio senza sosta arrivammo all'Associazione e io mi fiondai subito dentro, visto che il portone d'ingresso era aperto, affidando i tre bambini al mio Guardiano. Non avevo nessuna intenzione di essere attaccata da qualche creatura frutto della mia mente che si rivelava essere reale.

C'era solo un piccolo problema: nessuno al portone significava nessuna guida, e io ero specializzata nel perdermi. Mi guardai per un po' attorno alla ricerca di un essere vivente che non volesse uccidermi seduta stante, ma ancora una volta l'Associazione era deserta.
Mi piacerebbe sapere che fine fanno tutti quanti.
Non mi spostai nemmeno quando sentii dei passi dietro di me, così Aidan mi venne addosso. Girandomi verso di lui tutte le mie intenzioni di guardarlo male si dissolsero subito semplicemente con una sua occhiata gelida che mi fece venire la pelle d'oca. In tutta la sua altezza aveva puntato gli occhi nei miei, un sopracciglio aggrottato e la mascella così contratta da farla persino scattare un paio di volte. Dovevo avergli rotto abbastanza le scatole.

Fece un passo in avanti, facendomi subito retrocedere, poi, soddisfatto dalla mia reazione, alzò un angolo delle labbra e si allontanò verso il corridoio alla sua destra. Nello stesso momento i tre bambini si fermarono davanti a me con occhi adoranti.

<<Che...>>

<<Vieni con noi?>> chiese il bambino della finestra alzando una mano verso di me come per farmi più pena.

Passando lo sguardo su tutti e tre mi dissi che non potevo lasciarli con un insensibile come Aidan senza provare neanche ad oppormi al suo comportamento da menefreghista, perchè di andare insieme a lui proprio non ci pensavo, così alzai gli occhi verso il corridoio in cui se ne stava andando, trovandolo lì a fissarmi girato solo per metà verso di noi. Alzò scettico un sopracciglio, quasi a dirmi che non c'era bisogno di me.

Daughter Of Flames (SOSPESO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora