19. No, mi piaci tu

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"Signorina, non possiamo lasciarglielo fare!" Esclamò una delle cameriere cercando di fermare la ragazza, che però si era impuntata a voler lavare quelle coperte.

"Non succede nulla se vi do una mano! Non mi piace vedervi spazzare dalla mattina alla sera spaccandovi la schiena quando posso, con facilità, alleviare il vostro lavoro" disse risoluta Rin uscendo dalla villa per andare nel giardino.

"Ma lei è un ospite! Non può lavarsi le coperte da sola!" Ribattè la stessa cameriera di prima. Erina si fermò di colpo e quella le andò a sbattere contro, subito indietreggiò e chiese scusa alla bionda.

"Se non mi lasci fare questo, giuro che da oggi farò tutto il tuo lavoro. Non ti lascerò muovere nemmeno un dito" La povera cameriera si arrese e se ne andò con un flebile "Va bene. Se ha bisogno di me, basta chiamarmi"

Erina sorrise soddisfatta.

***

"Riri, ecco dov'eri!" Esclamò la voce di Ian e un secondo dopo la bionda si ritrovò intrappolata da due braccia.

"Che diavolo stai facendo?!" Chiese questa stralunata. Non era ancora abituata alle improvvise dichiarazioni d'affetto del ragazzo.

"Mi sono preoccupato quando stamattina non ti ho trovata da nessuna parte. Avevo pensato fossi andata in un altro appuntamento con quella lampada senza dirmi nulla" spiegò lui stringendo Erina in un abbraccio più forte, stritolandola leggermente.

"Quante volte ti devo ripetere che Luke ha un nome?- chiese lei facendo sbuffare Ian, che rise quando la ragazza si irrigidì immediatamente al suo improvviso bacio dietro al collo -Mascalzone! Staccati subito!" Erina iniziò a dimenarsi con forza, ma la presa di Ian era davvero forte, così gli diede un calcio al ginocchio e questo cascò all'indietro sopra le coperte pulite, trascinandosi dietro anche la ragazza.

"Ian! Le coperte!" Urlò quest'ultima disperata. Erano tutte sporche di terra.

"Dai, su, su, che non è successo nulla" Ian si zittì subito alla vista dello sguardo assassino della ragazza che era sdraiata sopra il suo petto.

Erina cercò di alzarsi, ma il moro la tirò di nuovo verso il proprio petto muscoloso.

"Lasciami!" Ordinò questa dimenandosi a più non posso, facendo solo divertire il ragazzo sotto di lei.

"Se mi dai...." "Scordatelo!" Tagliò corto lei facendo fare il labbruccio a Ian "Ma non ho neanche finito la frase!" "Non ce n'è il bisogno. Un pervertito e maniaco come te non può volere altro che un bacio" disse questa indispettendo il ragazzo.

"Bene, visto che lo hai capito dammelo" "Col cavolo" "Ok, allora vorrà dire che staremo abbracciati qui per tutta la mattina. A me tanto non dispiace" Erina sbuffò pesantemente.

"Davvero, Ian, lasciami" Ian scosse la testa divertito.

Leggermente imbarazza si chinò verso il moro e gli diede un veloce bacio sulla guancia. Cercò di alzarsi da quella imbarazzante posizione, ma quello la ritirò indietro.

"Un bacio sulle labbra" Erina arrossì di colpo.

"Non lo farò" Ian sbuffò "E va bene" lasciò la presa della bionda e quella si alzò subito.

"Spostati, ora devo rilavare le coperte che qualcuno ha sporcato" Ian sorrise divertito e tese la mano a Rin per farsi tirare in piedi, ma quando la bionda le diede la propria mano, questo la tirò a terra, per poi strapparle un veloce bacio a stampo.

"Ian!" Urlò questa dandogli uno schiaffo sui pettorali, facendolo ridere di gusto.

***

"Ti scongiuro, vattene!" Disse per la centesima volta la bionda. Ian non la stava affatto aiutando, faceva solo un casino dietro l'altro.

Let Me Love YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora