Ignazio improvvisamente si è fiondato in ospedale, e non so come abbia saputo tutto quello che mi è successo.
"Ma questo non è Ignazio?"
Chiede Piero.
"La voce mi è familiare..."
"Si è lui! Vado un attimo fuori per vedere cosa succede..."
"Piero per favore... stai calmo anche tu!"
"Non preoccuparti..."
Piero esce dalla mia stanza... spero che non accada nulla tra di loro. Io sento di non reggere più questa situazione... Piero, Ignazio Ignazio, Piero. La situazione sta diventando insostenibile e non voglio che ne risenta anche il bambino, ma non è possibile condurre una vita normale come sia? Ovvero... io Piero e il nostro bambino?
No non credo! Perchè Ignazio non si fermerà e soprattutto se mia sorella lo ha lasciato, avrà ancora più campo libero e non si fermerà davanti a nulla.
Intanto noto che nella mia camera Piero sta entrando con Ignazio... alla fine ha ceduto nel concedermi una visita.
"Alissa come stai?"
Mi chiede Ignazio entrando.
"Bene... insomma..."
"Mi dispiace Alissa... è stata tutta colpa mia!"
"L'importante ora è che il bambino stia bene... poi il resto non mi importa... non è stata colpa tua! Anzi non è stata colpa di nessuno, doveva succedere!"
"Io voglio solo che tu stia bene!"
"Si grazie Ignazio!"
"Bene... ora che l'hai vista... puoi anche andare Ignazio per favore..."
Irrompe Piero.
"Piero per favore... altri cinque minuti, devo parlare con Alissa, di una cosa importante!"
"E va bene... io vado a prendere qualcosa da mangiare per Alissa, mi raccomando a te Ignazio!"
Esclama puntandogli il dito contro.
"Si non preoccuparti..."
Intanto che Piero esce dalla porta, Ignazio si avvicina di più a me.
"Ignazio com'è andata con Adriana?"
"E' tornata a Verona, ha detto che per adesso non vuole vedermi..."
"Ma ti ha detto chiaramente che tra voi è finita?"
"No... mi ha semplicemente risposto che deve pensarci..."
"Certo che però potevamo dirglielo in un altro momento..."
"Prima o poi doveva scoprire la verità..."
"Eh lo so... però glielo abbiamo detto in un momento sbagliato..."
"Già... hai rischiato di perdere il bambino..."
"Infatti... ma non voglio pensarci... ora che farai tu?"
"Rimarrò per un po' qui a Bologna... e poi se tutto andrà bene, tornerò a Verona da tua sorella"
"Ma a proposito... come hai fatto a sapere che io ero qui?"
"Tua madre ha chiamato Adriana per avvisarla... e lei non è voluta venire perchè si sentiva in colpa per quello che ti era successo e mentre lei è andata a casa a prendere le sue cose, io sono venuto da te..."
"Ignazio... tu invece dovresti andare da lei..."
"Mi ha detto chiaramente che dovevo venire da te per poi riferirle come stavi..."
"Ah be allora se lo ha detto lei... ne hai tutto il diritto!"
"Perchè se non lo avesse detto tua sorella... non avevo diritto di fare visita a mia cognata?"
"Diciamo di no... perchè se avessi preso tu l'iniziativa... si sa che c'è sempre un secondo fine nei miei confronti..."
"Ah si... e questo cosa te lo fa pensare?"
"Me lo fa pensare tutto quello che fai per me!"
"Davvero pensi questo?"
Dice avvicinandosi ancor di più a me.
"Si, certo che lo penso, come ora per esempio... ti stai avvicinando a me sempre di più, perchè lo stai facendo?"
"Perchè ho voglia di baciarti!"
"Ecco vedi... c'è sempre un secondo fine a quello che fai... non è una semplice visita per vedere come sto, ma te ne esci con la frase: ho voglia di baciarti! Ignazio ma a te sembra normale tutto ciò?"
"Hai finito?"
"Si, ho finito!"
Così con Ignazio siamo sempre alla solita storia... appena finisco di parlare cerca subito un contatto con le mie labbra e riesce a trovarlo, ci uniamo in un dolce bacio, fin quando non sentiamo la porta aprirsi...
"Ma cosa state facendo?"