capitolo 2; strani incontri

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"CLOEEEEEEE'' urla mia madre.
Ecco come iniziare bene la giornata: con le urla di mia madre.
Proprio fantastico...

''CLOOOOEEEEE SCENDI DA QUEL LETTO'' urla di nuovo.
Dio quanto la odio quando sbraita così già dalla mattina presto.

Scendo le scale quasi strisciando e noto che sopra il bancone della cucina c'è già la colazione pronta.

"Allora Cloe, oggi devi andare a fare l'iscrizione a scuola. Ricordati di passare anche a fare la spesa perché non ci saremo a pranzo io e tuo padre, puoi comprati quello che vuoi''
mi saluta e poi insieme a mio padre escono per andare a lavoro.
Mi preparo velocemente con l'uniforme della mia scuola.
Poi prendo i soldi che mi ha lasciato mia madre nel tavolo e esco.
Chiamo un taxi che mi porta a scuola, visto che è un pò lontana e non ho la patente.
In ogni caso sono qui da poco: rischierei di perdermi.
Appena sono davanti a essa mi faccio coraggio e entro.
''Questa scuola è un labirinto'' penso subito.

Ci impiego forse più di mezz'ora per trovare la segreteria e appena la raggiungo una donna mi squadra dalla testa ai piedi e mi guarda male. Ma cosa vuole?
Cerco di tenere la calma e non urlarle contro che cosa ha da guardare.
Dico semplicemente:
''Buongiorno sono qui per fare l'iscrizione''
la donna fa un sorriso seccato che mi irrita ancora di più, mi porge i fogli che compilo e le rendo.
Fatta l'iscrizione esco da scuola e vado in giro per Londra.

Trovo un supermercato e dopo essere entrata compro varie cose sia dolci che salate.
La commessa mi guarda con un sorriso e so benissimo cosa sta pensando:
''Con tutta questa roba deve sfamare un intero esercito?''.

Sorrido a mia volta e pago il conto. Metto tutto nelle buste ed appena esco vado a sbattere contro qualcuno che mi fa cadere una busta rompendola.
Impreco, come mio solito.
Alzo lo sguardo per vedere con chi mi sono scontrata e noto una donna sulla cinquantina molto bella.
La donna si scusa e per sdebitarsi mi riaccompagna a casa, un po' confusa accetto il passaggio.

Mentre mi riaccompagna a casa inizia a parlare dicendo di chiamarsi Margot, ma io non l'ascolto ed è l'unica cosa che ho capito.
Arrivata a casa mi cambio e mangio di tutto e di più per pranzo.

Avevo una fame da lupi!

Arrivata la sera mi ritrovo a leggere un libro in camera mia.
Dopo un'oretta decido di scendere in cucina e in quel momento rientrano i miei genitori.
Parliamo un po' di cosa è successo oggi e ridono quando racconto cosa mi è successo.

Lo sapevo che si sarebbero messi a ridere!

Procedeva tutto bene fin quando mi ricordano che domani inizia la scuola e mi fanno salire molta ansia.
Ho bisogno di calmarmi e li lascio in cucina: so cosa devo fare.
Faccio un giro per la casa trovando il mio pianoforte in una stanza. È da molto che non lo suono, quindi per far andare via l'ansia inizio a suonare dei brani composti da me. Ho sempre amato farlo, sia scrivere che suonare.
Mi lascio trasportare da quelle dolci note che mi rasserenano e mi teletrasporto in un mondo tutto mio: in un mondo che nessuno può capire, un mondo dove mi sento al sicuro e felice.
Felice davvero.

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Grazie a tutti quelli che stanno leggendo la mia storia. Spero vi piaccia perché mi sto impegnando davvero tanto 😘

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