capitolo 24: sorprese su sorprese

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Sono passate già due settimane e mezzo, dal giorno in cui ho litigato con lui.
Due settimane passate in giardino ad osservare le stelle di notte. Ogni notte, con la musica nelle orecchie.
In queste due settimane Nate mi ha aiutata tanto; quando cadevo lui sapeva come farmi rialzare; quando ero triste riusciva a farmi ridere e mi abbracciava quando si accorgeva che ero per le mie, capendo a cosa stessi pensando.
Insomma, è stata la mia àncora di salvezza.
Non so come faccia, ma questo ragazzo in un mese ha capito esattamente come sono e mi ha accettata con i miei pregi e difetti.
E giuro che i miei difetti sono tanti!
Non so come ringraziarlo per l'aiuto immenso che mi sta dando. E non penso che potrò mai ripagare.

Mi sveglio e lentamente, ma molto lentamente, mi alzo.
Scendo le scale quasi rotolando e mi dirigo verso la cucina dove trovo Nate che sta preparando la colazione.

''Buongiorno.'' dico ancora assonnata.
''Buongiorno, cucciola.'' dice lui
''Ma quante cose hai preparato?'' Chiedo sedendomi in una sedia vicino al tavolo
''Forse un po' troppe cose.'' dice per poi scoppiare a ridere.

Dopo aver fatto la colazione, mi faccio la doccia e mi metto un top da ginnastica con dei pantaloncini corti, e le scarpe da tennis.
''Nate, io vado a correre.'' urlo prima di uscire.
''Aspetta, Cloe!'' urla dall'altra parte della casa.
Si avvicina a me e mi abbraccia
''A cosa devo questa dolcezza?'' Dico dubbiosa.
Non che lui mi abbia mai fatto mancare una carezza o un conforto, ma penso che stia un pò esagerando.
''Non lo so, in realtà. Oggi ti vedo piena di te e sono felice di vederti così. '' mi sorride e poi continua:
''Ah, e oggi andiamo a cena in un posto quindi non stancarti troppo, non ti dico dove perché è una sorpresa.'' dice per poi darmi un bacio nella fronte e scappare dentro casa.

Mentre corro ascolto musica: mi rilassa molto e senza accorgermene vado a sbattere contro qualcuno.
Ma perché sempre a me, cazzo?!
''Ehi, stai attenta!'' urla il ragazzo. Aspettate ma..
''C-cosa ci f-fai qua?'' Balbetto.
''Cloe.'' sussurra.
''STAI LONTANO DA ME!'' Urlo per poi correre più velocemente in direzione della casa di Nate.

''NATE! NATE!'' Urlo.
Sento sbattere la porta e lo vedo mentre corre verso di me, sono caduta nel giardino e delle lacrime mi rigano il viso; lui mi abbraccia preoccupato.
''Shh, va tutto bene, ci sono io con te.'' dice mentre mi stringe sempre di più.
''È... è tornato.'' dico tra le lacrime
''Lo so.'' sussurra abbattuto
''Nate, come lo sai?'' Domando alzando la testa per guardarlo meglio. Non so se essere arrabbiata con lui o triste ancora per quello che è successo.
So solo di essere scossa; e per quanto non voglia sentire quella che ha da dire gli dico:
''Parla.''
''Dopo che sei uscita mi ha chiamato la tua amica Marie e mi ha detto che ieri Richard ha preso il primo volo perché voleva vederti...'' spiega.
''Non voglio vederlo! Mai più, deve andarsene. Ti prego, Nate, fallo andare via.'' dico un po' urlando, tra i singhiozzi.
''SE È QUESTO CHE VUOI ALLORA ADDIO, CLOE!'' urla Richard dalla strada.
Mi ha seguita! Non ci credo! Anzi, meglio: così non dovrò ripetermi.

*Di sera*
''Cloe.'' mi chiama Nate entrando nella mia stanza.
''Ehi.'' dico, girandomi nel letto, verso la sua parte.
''Come stai?'' Chiede con un tono di voce dolce.
''Non lo so. Cioè è stato un colpo rivederlo così, dopo un paio di settimane in cui non lo sentivo neanche.'' Sospiro
''Ti prego, Cloe, non chiuderti in te stessa: non sei sola, io ci sono e ci sarò sempre per te.'' dice.
Mi alzo dal letto e lo abbraccio
''Come farei senza di te?'' sussurro
''Io senza di te morirei.'' risponde lui
Ci stacchiamo dall'abbraccio e restiamo per vari secondi a fissarci.
I nostri volti non sono molto lontani quindi per evitare che accada qualcosa dico:
''Vale ancora l'invito per la cena di stasera?''
Lui si riprende e con un bellissimo sorriso mi risponde:
''Certo! Però non vestirti troppo elegante.''

Mi sono vestita con una maglietta che arriva a metà pancia, i jeans un po' strappati e le mie amatissime vans, mentre lui ha una maglietta bianca, jeans e le vans.
Quando abbiamo scoperto che tutti e due amavamo le vans ci siamo definiti come 'amici di vans'.

Entriamo in macchina, Nate ha deciso di bendarmi perché non vuole che scopra dove mi sta portando.
''Siamo arrivati?'' Chiedo.
''Non ancora.'' risponde 
''Adesso siamo arrivati?'' Chiedo di nuovo
''Cloe, ti ho già detto di no due secondi fa.'' risponde ridendo.
''Uffa, però, sono curiosa!'' sbuffo
''Ora siamo arrivati, scendi dalla macchina e togliti la benda.''
Faccio quello che mi dice, dopo che mi sono tolta la benda rimango a bocca aperta.

''È-è wow.'' dico rapita dalla bellezza del posto.
''Ti piace?'' Chiede imbarazzato
''Tantissimo.'' e lo abbraccio.
Davanti a me ho un tavolo apparecchiato, con una candela al centro per fare luce, con del cibo coperto da vassoi, come sfondo abbiamo la città e le stelle sopra la nostra testa.
Siamo in un posto tutto nostro: non c'è anima viva se non noi due e questo mi piace ancora di più.

''Nate, wow, davvero sono senza parole.'' dico sorridendo.
Fa una risatina imbarazzata e poi insieme ci sediamo e mangiamo la nostra cena.
''In più, ho portato un telo da mare così ci possiamo sdraiare sull'erba ed ammirare le stelle.'' Propone lui e io rimango incantata dal suo sorriso.
Ha quegli occhioni azzurri e quel sorriso che farebbero innamorare qualsiasi ragazza.

Ti ricordo che anche tu sei una ragazza.
Mi dice la mia coscienza.
'Si ma a me lui non piace, cioè si mi piace ma come amico.. credo'
Si si, aspetta ancora un po' e vedrai che prima o poi diventerete più che amici
Ma cosa dici? Non è vero!

''Cloe mi stai ascoltando?'' Ride Nate
''Cosa ridi? Ero immersa nei miei pensieri! '' dico facendo il broncio.
''Non farlo mai più!'' dice
''Cosa?'' Dico non capendo.
''Il broncio, te le staccherei a morsi quelle labbra carnose.'' dice, e io arrossisco.

Finiamo di cenare e ci sdraiamo nell'erba, c'è un po' di frescetto e inizio a tremare
''Hai freddo?'' Mi chiede
''Sì.'' dico.
Si alza e mi porge la sua giacca
''Mettila, così non avrai più freddo.'' dice.
Si sdraia accanto a me ed io appoggio la testa sulla sua pancia, lui sussulta.
''Nate, perché hai sussultato?'' Dico mettendomi seduta
''Niente di che. Tranquilla. '' dice mettendosi anche lui a sedere.
''Nate?''
''Non è niente, davvero.''
Prima che possa ribattere ancora, mi siedo a cavalcioni su di lui e gli alzo la maglietta.
''Oh mio dio, chi ti ha fatto questo livido?'' Dico.
Nate evita il mio sguardo e lì, io capisco.
''Richard... Cosa ti ha fatto?''
''Mi ha detto che è colpa mia se adesso non lo vuoi più vedere, che è colpa mia se avete litigato perché sono stato io a dirti che ti aveva tradito, che è per colpa mia se non sei più tornata a Londra, che è colpa mia se ora non lo ami più, perchè secondo lui sono entrato nel tuo cuore.''
Spiega velocemente.
''Poi non ci ha visto più e mi ha dato un pugno, non ho restituito il colpo perchè poi ha sussurrato 'prenditi cura di lei' e poi è scappato.'' dice abbassando lo sguardo.
''M-mi dispiace.. è tutta colpa mia.'' dico.

Non ci credo che Richard si sia comportato così...
Cosa intendeva con 'Ormai le sei entrato nel cuore?'
Non credo di essermi dimenticata di lui, cioè non ancora almeno... mi serve altro tempo per capire se l'ho dimenticato e che cosa provo esattamente per Nate.

Mi siedo vicino a lui e non sapendo cosa fare mi ranicchio su me stessa.
''Vieni qua.'' dice prendendomi e facendomi appoggiare la testa nel suo petto.
''Ti fa male se appoggio qui la testa?'' Chiedo preoccupata.
''Non mi fai mai male, ma solo bene.'' dice.

Rimaniamo un pó in silenzio a guardare le stelle.
Noto che mi fissa, giro la testa e incontro i suoi occhi.
''Sai, se fossimo in un film adesso tu mi fisseresti, io ti chiederei perché mi stai fissando e tu risponderesti: non mi importa vedere le stelle, tu sei più bella.'' dico un po' in sovrapensiero. Devo smettere di guardare film strappalacrime.
''Be', non siamo in un film però la penso così.'' risponde.
Alzo lo sguardo per guardarlo meglio e faccio una faccia interrogativa, lui capisce e continua:
''Penso che tu sia più bella di tutte quelle miliardi stelle che stanno sopra di noi.'' risponde.

Sorrido e scommetto di essere arrossita perché lui mi rivolge uno dei sui sorrisi che tanto amo.
Ci fissiamo, finquando Nate mi mette una mano in una mia guancia e dolcemente l'accarezza sussurrando un: ''Sei bellissima, piccola.''
poi fa la stessa cosa con l'altra mano nell'altra guancia e piano piano avvicina il mio viso al suo facendo scontrare le nostre labbra.

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Buongiorno a tutti.
Eccovi un nuovo capitolo, mi scuso ancora per aver aggiornato in ritardo, ma come ho già detto sono molto impegnata.
Ringrazio a tutti di cuore per il traguardo raggiunto.
Grazie anche per tutte le votazioni e le visualizzazioni.
Siete fantastici ❤

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