capitolo 17: la speranza è l'ultima a morire

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Richard's Pov

''Anche io'' sento. È detto così piano che sembra me lo sia immaginato.
Mi giro di scatto e la guardo: ha ancora gli occhi chiusi e non si muove. È possibile che me lo sia immaginato? Studiando psicologia ho imparato alcune cose, anche se le ritenevo impossibili. Sicuramente lo saranno, mi dico.
Ormai stanco ritorno a casa e ripenso a tutti i momenti passati con lei: sono tutti belli e mi fanno sorridere. Anche il suo carattere: è una ragazza determinata.
Abbiamo fatto tantissime foto e mi cade qualche lacrima mentre le guardo.

Sembro un bambino, sto fisso piangendo. Ma che cazzo!

Questa foto è la mia preferita: l'abbiamo fatta la vigilia di Natale quando lei ha dormito con me.
Ci siamo io e lei nel letto avvolti nelle coperte, lei ha la testa appoggiata nel mio petto e mi abbraccia sorridente mentre io rido e la stringo con un braccio mentre con l'altro scatto la foto.
Il giorno mi aveva aiutato davvero tanto, mai nessuno era riuscito a calmarmi quando litigavo con mio padre. Mi è bastato vedere il suo sorriso per mandare a fanculo la rabbia.
Riguardo ancora un paio di foto e mi addormento sperando che domani riuscirà a svegliarsi.

*Il giorno dopo*
È mattina presto e decido di saltare la scuola per andare da lei.
Non mi importa di cosa dicono i medici. Entrerò anche adesso in quella stanza. Farò di tutto pur di starle accanto.

Arrivo all'ospedale e vedo un medico uscire dalla sua stanza. Entro in quello che sembra uno sgabuzzino e trovo dei vestiti da dottore, li infilo e poi entro velocemente nella sua stanza.
''Ciao piccola Cloe, non sai quanto mi manchi. Ti prego, svegliati. Oggi sarà l'ultimo giorno. Se non ti sveglierai ora non ti sveglierai mai più.'' dico per poi avvicinarmi e prenderle la mano.
In quel momento lei sussulta e apre piano piano gli occhi.
''Oh mio dio... Cloe.. sei.. sei sveglia?!" Balbetto. Rimango impalato mentre lei si guarda in giro per capire dov'è
''Buongiorno dottore, dove sono?'' Dice lei toccandosi la testa e non smettendo di guardarsi intorno. Cerco di stare calmo. No, è impossibile.
''Ti hanno investito e hai battuto forte la testa. S-sai chi sono?''
Lei mi guarda e mi dice: "Certo.''
Mi illumino e faccio per abbracciarla ma lei continua
''Sei il dottore che mi ha salvato la vita.'' dice lei sicura. Se stessi guardando un film scoppierei a ridere. Ma in quel momento mi cade il mondo addosso, esco velocemente dalla stanza e urlo al dottore: "La ragazza che era in coma si è svegliata ma non si ricorda chi sono. SONO IL SUO RAGAZZO E NON SI RICORDA DI ME!'' Il dottore mi guarda e chiede curioso:
"Ragazzo perché hai la camicia da medico?''
Che cazzo di domanda è?
''NON SI PREOCCUPI DI QUESTO, VADA DALLA MIA RAGAZZA.'' dico io urlando.
Il dottore va nella stanza e io chiamo Marie che poi riferisce a tutti la notizia che Cloe si è svegliata.
Dopo mezz'ora sono tutti qua ed il dottore finalmente esce dalla stanza:
''Mi duole informarvi che la ragazza avendo subito un colpo forte alla testa ha perso, momentaneamente, la memoria. Potrebbe riacquistarla tra un mese o un anno se non di più. Mi dispiace.'' Conclude e detto questo se ne va.
Tutti si guardano confusi e qualcuno piange.
I genitori entrano nella stanza e io entro con loro:
"Ciao tesoro.'' dice la madre di Cloe.
''Ehm.. tu dovresti essere mia madre?'' Dice Cloe come se fosse una bambina e la madre annuisce:
"Sì, sono tua madre, Sofia, e lui è tuo padre, Simon.'' dice con un accento italiano simile a quello di Cloe.
''Oh ehm, potrei vedere mia sorellina?'' Dice lei e sorride ed i genitori si irrigidiscono, quindi decido di farmi avanti.
''Ciao, piccola" inizio. Il padre di lei mi fulmina, ma io continuo:
"sono Richard il tuo ragazzo. T-tua so-sorellina" Balbetto. Lei mi guarda attentamente. Prendo coraggio:
"non c'è più dall'età di quattro anni..' dico tutto d'un fiato ed in un sussurro.
Lei si irrigidisce e dice un po' sconvolta:
"L'ho vista quando ero in coma. Mi ha detto che resterà sempre con me, qualsiasi cosa accadrà lei ci sarà, ma non so come può esserci se non è presente fisicamente.''
I genitori ormai sconvolti non sanno cosa dire, Sofia trattiene le lacrime mentre Simon stringe i pugni, prende coraggio e dice:
''Cloe, lei sarà sempre nei nostri cuori.''
Cerchiamo di capire cosa ricorda Cloe parlando un po', dice che si ricorda solo della sorellina.
''Presto recupererai la memoria, per il momento starai a casa e ti riposarai.'' dice il padre.

Cloe's Pov
Quando mi sono svegliata non ricordavo nulla se non mia sorellina, che da quanto mi hanno raccontato è morta in un incidente. Ricordo anche, che suono il piano e vivevo a Roma, nient'altro. Non so da quanto tempo mi trovi qui, ma pare da un po'.
Ora sono a casa, distesa nel mio letto cercando di ricordare qualcosa. I medici mi hanno detto che recuperarò presto la memoria e nel frattempo devo riposare.

Molte persone mi hanno fatto visita in questi giorni. Una ragazza mi ha colpito molto, è entrata nella mia stanza con una busta con dentro dei pasticcini e i cioccolatini dicendo:
''Dicevi sempre che i pasticcini ed i cioccolatini rendevano felici quindi ecco qua una bella scorta di felicità." Mi ha raccontato che è la mia migliore amica e tutto quello che abbiamo fatto: in parte mi ricordo di lei, ricordo che c'è sempre stata e che si preoccupa molto per me. Ricordo, non molto bene, una volta in cui le ho suonato un brano che avevo dedicato a mia sorellina e le raccontavo tutto di com'era piccola e dolce quella bambina e lei si è messa a piangere.

Il campanello suona e dopo 5 minuti si apre la porta. Eccolo qui, il ragazzo che avevo scambiato per un dottore e che, in teoria, dovrebbe essere il mio ragazzo.
''Senti, non so chi tu sia. Non mi ricordo niente in realtà. Non so cosa vuoi da me, ma per favore: se mi devi assillare dicendo di sforzarmi per recuperare la memoria, quella è la porta." dico schietta, lui sorride e dice:
"In realtà sono qui perché volevo vedere come stavi, anche per riconquistarti, visto che non ricordi niente vorrei riniziare tutto da capo senza comportarmi da stronzo. Sono qui anche per aiutarti a recuperare la memoria, ma sopratutto per stare con te." Ripete, poi contunua:
"Vedo che non è cambiato il tuo carattere: sei sempre la ragazza scontrosa di cui mi sono innamorato.'' dice e io sorrido. Non so perché lo faccio, ma sento che questo ragazzo era una persona importante per me. ''Hai qualcosa contro il mio carattere?'' Dico un po' scocciata.
''Sai, quando ci siamo conosciuti non abbiamo fatto altro che battibeccare. Ci sfidavamo sempre, per qualsiasi cosa, ma poi un giorno sei stata male perché avevi fatto un incubo su tua sorella ed io ti sono stato accanto. Quel giorno avevo capito che sotto quel carattere forte c'era una ragazza fragile, che aveva bisogno di qualcuno che le stia accanto. Poi beh... hai sorriso e da allora non ho capito più niente." dice lui perdendosi un po' nei ricordi.
''Ricordo solo che avevamo litigato per qualcosa... Ma non ricordo bene.'' dico cercando di ricordare ma invano
''Si, avevamo litigato perché avevo detto che tu per me eri solo una delle tante, che ti volevo solo per portarti a letto. Ma te lo giuro, non è la verità: quelle cose le avevo detto perché ero incazzato e ho detto le prime cose che mi sono saltate in testa. Mi dispiace per averti ferita, ma sinceramente, se non tenessi a te, adesso non sarei qui e non avrei passato questi due mesi ad andare tutti i giorni nella tua stanza sperando che tu ti risvegliassi. Quando ho capito che avevi perso la memoria sono diventato pazzo. Non potevo crederci, ma l'ho presa come una sorta di opportunità per iniziare tutto da capo." dice lui.
Rimango basita da quello che mi ha appena confessato, non credevo che qualcuno tenesse così tanto a me. Ma non credo ancora come mi abbia potuto ferire in questo modo.
''Inizia col portarmi fuori da qua. È brutto passare del tempo con persone che sembrano degli sconosciuti che dicono di essere tuoi genitori, quando tu non ricordi neanche chi sei. E poi vorrei vedere, come se fosse la prima volta, il posto in cui mi trovo e voglio dare a te la possibilità di ricominciare da capo tutto, perché il mio cuore mi dice che sei stato importante e che mi posso fidare.'' dico, sinceramente, ignorando le cose brutte che ha confessato. Lui si illumina, mi prende la mano e dice:
''Perfetto, allora andiamo."

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Scusate se ieri non ho aggiornato, in questi giorni sono molto occupata, certe volte non riesco neanche ad avere il tempo di scrivere il capitolo. Ringrazio a tutte le persone che stanno leggendo la mia storia. Grazie davvero ❤

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