capitolo 28: compleanno parte 2

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''SORPRESA!'' dicono in coro le mie migliori amiche.
Le guardo una a una
''MARIE! CRIS! ALEX!'' urlo e mi alzo correndo verso di loro.
''Non ci credo che siete qua'' dico mentre le abbraccio una per una.
Mi sembra quasi un sogno e se lo è davvero non voglio che nessuno mi svegli.
''Auguri!'' urlano in coro e scoppiamo tutte a ridere.
Marie mi ha quasi rotto un timpano.
''Accomodatevi'' dico
''Lui è Nate, ma probabilmente lo conoscete già'' rido nervosamente. Sono un po' in imbarazzata sono tutte qua, a fissarmi.

Dopo aver fatto il giro della casa Marie mi prende da una parte
''Cloe, so che è un po' difficile da dire ma Richard è qui, a Los Angeles e credo sia qui per te'' dice
''Cosa?!'' Dico allibita.
Non può rovinarmi, non di nuovo.
''Sì, lo so''

Marie è in difficoltà.
Non sa come procedere.
Lo so perché rimane zitta.

''Marie, ti conosco, vai avanti"
il mio tono è tra una supplica e un tono arrabbiato.
Non credo esista nome per definirla. Lei sospira: '
'Ascoltami, in questi giorni ci siamo sentiti e ti giuro che non l'ho mai visto in queste condizioni. Da quando è successo quel casino a Miami ha iniziato a dare di matto. So che è difficile, ma credo che sia il momento che voi parliate. Lui è venuto qui per te, perché è il tuo compleanno. Se state lontani e se continuate ad ignorarvi ci state più male, non dico di provare ad essere amici, ma solo di parlare'' dice sorridendomi e io l'abbraccio
''Ci proverò'' prometto.

''Stasera andremmo in un locale stupendo'' dice Cris emozionata
''Va bene, ragazze, oggi ci divertiremo sicuramente'' dico e lo spero anche.

''NATE, PUOI VENIRE A CHIUDERMI LA ZIP DEL VESTITO?'' Urlo
''ARRIVO'' dice
Bussa ed entra in camera.
''Le ragazze mi hanno detto che sono già lì, quindi muoviti. Io sono già pronto'' dice
''Certo''
Mi raccolgo i capelli da una parte mostrandogli la schiena.
Prende la cerniera e al suo tocco mi vengono dei brividi..
Chiude lentamente il vestito e io mi beo di quel momento, poi mi giro verso la sua parte per ringraziarlo ma lui in quel momento mi guarda serio, mi mette le mani nelle guance e mi bacia.
Sorrido a quel gesto inaspettato e ricambio il bacio che è lento e passionale. Quasi desiderato.
''Sei bellissima'' sussurra nelle mie labbra.

Arriviamo finalmente in un locale molto affollato, in cui vi è una musica spacca timpani. Un po' come Marie stamattina, mi viene da pensare.
''CLOE, NATE!'' ci giriamo e troviamo le mie amiche sedute in un tavolo.
''Ciao, ragazze'' dico
''Cloe, sei stupenda e questo vestito ti sta benissimo'' mi dicono e io ringrazio, mi porgono un drink e dopo che lo assaggio rimango sorpresa da quanto sia buono.

''Vieni a ballare con me'' mi dice Nate dopo che abbiamo bevuto i nostri drink.
Mi alzo, un po' barcollante mentre lui mi prende una mano e mi trascina in pista.
In quel momento parte una canzone lenta.
Sembra fatto apposta, infatti come mi giro vedo Cris che dà il cinque alla sorella e alla mia migliore amica.

Metto le mie braccia attorno al collo di Nate, mentre lui mi stringe ai fianchi.
''Spero che ti stia divertendo'' mi dice
''Certo che mi sto divertendo'' dico sorridente
''Volevo chiederti magari quando sei libera possiamo andare a cena insieme'' dice in imbarazzo.
''Nate, ceniamo sempre insieme, in realtà facciamo anche colazione e pranzo insieme'' dico e appena vedo la sua faccia scoppio a ridere.
''Va bene, va bene'' dico tornando seria.
''Parlando di oggi...'' Inizia ma io lo blocco subito
''Non c'è niente di cui parlare. È stato magnifico'' dico io.
Mi stringe di più e io appoggio la mia testa nel suo petto.
''Mi piace stare con te'' dice
Sorrido.
''Anche a me'' rispondo.

Finito di ballare ci dirigiamo verso il tavolo.
''Vado a prendere qualcosa da bere'' dico
''Vorrei una vodka liscia per favore''
Il ragazzo dietro il bancone mi studia ma poi alza le spalle e continua a fare il suo lavoro.
''Ecco qua il suo drink''
''Grazie'' dico
Non ho voglia di alzarmi, quindi rimango da sola seduta nello sgabello davanti al bancone, mentre sorseggio il mio drink.

''Anche tu qua?''
Dice una voce che conosco fin troppo bene, purtroppo.
''Vedo che purtroppo ci sei anche tu, quindi me ne vado'' dico, ma appena provo ad alzarmi mi viene un capogiro. TI PREGO, NO!
''Ehi, ehi, piano'' dice sorreggendomi
''Ho bisogno d'aria'' dico e lui annuisce.

Mi porta fuori dal locale e l'aria gelida mi travolge, ma poco importa.
Mi siedo nel gradino del marciapiede e lui fa lo stesso.
Cerco un po' di lucidità e inizio a parlare:
''Sapevo che fossi qui'' dico
''Vedo che i tuoi modi da stalker non sono spariti'' dice e io gli tiro un pugno nel braccio.
''Vedo che sei diventata anche più forte'' scherza.

Lo guardo seria. Sembra cambiato dall'ultima volta che l'ho visto, credo che sia a causa della leggera barba nel suo viso.

''Richard,''
era da tanto che non pronunciavo il suo nome
''perché sei venuto a Los Angeles? Ti avevo detto chiaramente che non ti volevo più rivedere'' dico.
Non ho voglia di litigare o di piangere, voglio solo parlare.

''Sono venuto qui perché volevo vederti, volevo vedere come stavi. Oggi è il tuo compleanno e non potevo non esserci'' dice fissando il vuoto. Inizia a preoccuparmi.
''Dopo che mi hai cacciato dalla tua vita sono ritornato a Londra e lì non ho più fatto niente.
Mi sono fatto ormai degli amici in un bar... il più delle volte, cioè quando pensavo a te, a noi, mi veniva voglia di venire qui a Los Angeles, di prenderti e portarti con me.
Avevo voglia di picchiare il tuo amico...''
''Nate'' dico ''Ha un nome 'il mio amico': si chiama Nate''
''Sì, lui, perché poteva starti accanto, cosa che io non potevo più fare.. Non sapevo ormai qual'era il senso della mia vita, cosa potevo o non potevo fare, così ogni sera andavo ad ubriacarmi in quel bar.
Mentre la mattina andavo in palestra per sfogarmi. Ma non c'è niente che mi calmi se non quello di vederti o parlarti'
dice quest'ultima frase guardandomi
''Richard io.. non posso dimenticare, non posso far finta che non sia successo nulla... Se non ci sei tu con me a Los Angeles c'è un motivo e tu lo sai bene qual'è'' sospiro
''Bisogna andare avanti e io proverò a farlo con il suo aiuto''
Mi alzo pulendomi il vestito, prima di entrare di nuovo nel locale mi prende un polso
''Scusami per tutto il dolore che ti ho procurato. Auguri di buon compleanno piccola... cioè Cloe.. prenditi cura di te'' dice dandomi una scatoletta per poi andare via.
Apro quella scatoletta che mi ha dato, trovando dentro un bracciale in argento.
Lo prendo e noto un piccolo cuore, lo guardo attentamente e noto che vi è una scritta.
Perdo qualche battito, c'è scritto:
Ti aspetterò per sempre.
Ma lui pensa davvero che basti una collana in argento per farsi perdonare da me?
Se lo pensa si sbaglia di grosso.

Sento qualcuno toccarmi la spalla.
''Cosa vuoi, adesso?''
Fa troppo male pronunciare il suo nome.
''Non tornavi più. Iniziavo a preoccuparmi''
È Nate, lo abbraccio.
''Scusa, avevo caldo'' mento.
''Chissà perché?!'' Scherza, Mi ricorda Richard.
Stupido, penso. Gli sorrido.
''Andiamo dentro. Adesso ho freddo''
''Va bene''
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Buondì ragazzi, tutto bene?
In questi giorni sto fisso studiando e quasi quasi mi viene da piangere perché non trovo il tempo neanche di respirare 😱
Nella frase ' prenditi cura di te' mi sono trattenuta dallo scrivere 'Garnier' ditemi che non sono l'unica che l'ha pensato 😂😂😂
Detto questo, ringrazio a tutte le persone che stanno leggendo la mia storia.
A presto 😘😘

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