capitolo 29: piccola sorpresa

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Entrammo nel locale.
Al polso avevo quel braccialetto che continuavo a guardare.
Aveva un grande significato, eppure in un certo senso volevo separarmene.
Non può presentarsi così, come se nulla fosse per poi regalarmi qualcosa che mi ricordi lui.  È così stronzo, ed è per questo che mi piace.
Siamo così simili...
Se non fossi ancora molto lucida non lo penserei nemmeno.

Mi dirigo velocemente verso il bancone dove ordinai e bevvi vari alcolici.
''Non c'è la faccio più''
sussurro mettendomi le mani nella faccia
''Un altro, per favore'' dissi
Non sapevo neanche cosa stessi bevendo, l'importante era sentire quel liquido un po' amaro bruciarmi la gola.

''CLOE!'' urlò Nate vicino a me
Lo guardai, feci un sorriso.
Ero contenta di vederlo.
Iniziai a ridere, appena lo vidi.
''Ma quanto hai bevuto?!''
Mi chiede ancora.

Non rispondo, continuo a ridere mentre in realtà vorrei solo piangere e sparire da questo mondo.

''BALLA CON ME'' urlo
''Andiamo a casa!'' ribatte lui con voce ferma.
''Ma io voglio ballare'' insisto.
Non risponde, ma mi prende in braccio a mò di sposa e mi porta in macchina.
Non ribatto.
Appoggio la testa nel suo petto e sussurro:
''È davvero uno stronzo. Prima mi tradisce e poi ritorna come se nulla fosse. Sono così stupida che credo di amarlo ancora''
Poi mi addormento.

Apro lentamente gli occhi e mi trovo in una stanza che sicuramente non è mia.
Cerco di alzarmi ma un dolore atroce alla testa mi fa restare sdraiata.

''Devi stare calma, ieri non hai proprio fatto una bella fine''
sussurra Nate entrando in camera con un bicchiere e in mano un'aspirina.
Prendo la medicina e mi copro con le coperte ancora calde.
''Vieni vicino a me?''
Dico indicando il posto vuoto vicino a me.
''Cosa è successo ieri?'' Chiedo una volta che Nate ha preso posto.
''Diciamo che ti sei fatta una bella bevuta, poi come sono arrivato volevi ballare con me, e dopo che ti ho preso in braccio, perché proprio non ne volevi saperne dì uscire dal locale, hai sussurrato qualcosa e poi ti sei addormentata''

dice con tono leggermente divertito.
Piano piano i ricordi di ieri riaffiorano: Richard, il bracciale...
IL BRACCIALE!
Guardo il mio polso e lo vedo ancora lì, spontaneamente sorrido ma poi divento immediatamente seria.

''Cosa ho detto prima si addormentarmi?''
''Hai detto qualcosa tipo 'è uno stronzo' anche che ti ha tradita e che...''
guarda in basso con occhi tristi
''E anche?''
Lo incoraggio a continuare
''E anche che credi di amarlo ancora...''
sussurra così piano che le sue parole mi entrano dritte al cuore.
''NO! NO! NO! NON PUÒ ESSERE, NO! NON POSSO AVERLO DETTO! ANZI ERO COSÌ UBRIACA CHE STAVO DELIRANDO! IO NON LO AMO PIÙ L'HO DIMENTICATO!'' dico quasi urlando.
''Cloe, tranquilla''
dice accarezzandomi il volto con una mano:
''Va tutto bene, ti aiuterò a dimenticarlo''
''Nate...'' dico guardandolo
''Si?''

Guardo i suoi bellissimi occhi, vedo tristezza ma anche speranza. Non voglio illuderlo e non voglio che lui soffra.

''Niente'' dico avvicinandomi a lui abbracciandolo, lui ricambia l'abbraccio e restiamo così per un po' di tempo.

Devo cercare di capire cosa provo per lui, devo sistemare i miei pensieri, devo mettere ordine.
Sono un casino: rovino sempre tutto, ma voglio cambiare, per il bene mio e per quelli che mi vogliono bene.

*Di sera*
''Ragazze, grazie di tutto davvero. Sono così felice di avervi rivisto. Mi dispiace però che dobbiate partire così presto'' dico abbracciandole una ad una
''Ci faremo varie videochiamate così non sentirai neanche la nostra mancanza, anche se è un po' diverso vederti realmente e non da uno schermo'' dice Alex mentre mi abbraccia
''Noi ci sentiremo spessissimo. Devi raccontarmi tutto quello che succede tra voi, mi raccomando pensa a quello che ti ho detto e non combinare guai'' dice Marie
''Ciao stronza, credo che un po' mi mancherai'' mi dice Cris che mi stupisce con un abbraccio.
''Dai su ragazze non è un addio, state bene e anche voi non combinate guai, vi voglio bene'' dico
Ci salutiamo e mentre loro vanno a prendere l'aereo, io ritorno in macchina dove mi aspetta Nate.
''Fa sempre un po' male quando accompagni qualcuno all'aeroporto'' dico mentre mi siedo in macchina
''Lo so, per questo motivo ti porto alla MC per tirarti su di morale''
''SEI IL MIGLIORE!'' dico per poi scoppiare insieme a ridere

''A casa ti aspetta una grande sorpresa''
''Ti ho detto di non farmi nessun regalo... Però uffa ora sono curiosa: di cosa si tratta?''
Dico mentre finiamo di mangiare i panini deliziosi 
''Quando arriviamo lo vedrai'' dice sorridendo

''Siamo arrivati?'' Chiedo
''Non ancora''
Dopo 5 minuti, o almeno credo, gli domando: ''Adesso siamo arrivati?''
''No, Cloe''
Dopo altri 10 minuti, 'stavolta li ho contati.
''Adesso siamo arrivati?''
''Sembri Chiucchino!''
Esclama lui
''Adesso sì, siamo arrivati!''
Mi ha paragonato ad un asino?
Parcheggia e io mi precipito in casa

''Chiudi gli occhi'' dice
''Fatto''
''Guarda che vedo che stai spiando'' ride
''Uffa, va bene''
Mi metto le mani davanti agli occhi quando sento qualcosa di caldo e bagnato nella caviglia.
Caccio un urlo e quando apro gli occhi non credo a quello che vedo
''DAVVERO? È MIO O... MIA?''
Nate annuisce
''OH MIO DIO'' urlo prendendo il piccolo cucciolo di labrador in braccio
''Sembra un peluche''
rido quando mi lecca la faccia
''E tu sembri una bambina'' dice lui prendendomi in giro
''Ah sì?''
Mi avvicino con il cane in braccio e appena glielo metto vicino inizia a leccargli la faccia
''Che schifo'' dice iniziando a correre per la casa mentre io e il cucciolo lo inseguiamo.
Passiamo così la serata, tra divertimento e risate insieme alla piccola cucciola che è molto vivace.
Ci voleva proprio una piccola svolta alla nostra vita.

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Grazie di tutto!
Al prossimo capitolo 😘❤

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