capitolo 11; Cara Alys...

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Mi addormento: vedo mia sorella prima sorridere mentre viene verso di me e poi si ferma in mezzo alla strada, le urlo di venire verso di me: lei rimane immobile, poi cade a terra: la vedo piena di sangue. Urlo. Mia madre viene a svegliarmi e mi abbraccia. Strano, lei non fa mai. Magari ha capito... La mando via in malo modo dicendo che non ho bisogno di lei.
Ecco cosa mi è successo in questi giorni, sono stata anche un pò troppo acida con tutte le persone che mi rivolgevano la parola a scuola. Sono così stanca di questi incubi che non dormo più la notte e ho due occhiaie più grandi della mia faccia. Insomma, sono troppo evidenti. Oggi sono troppo stanca per andare a scuola quindi mando un messaggio a Marie.
* A Marie *
Ciao Mary oggi non vengo a scuola perché sto male.

Mi risponde quasi subito

* Da Marie*
Ciao Cloe, che hai?

*A Marie*
Sono solo stanca e credo di avere un po' di febbre. Ti chiamo stasera se sto meglio.

Spengo il telefono e mi alzo dal letto. Dopo aver convinto i miei genitori a non mandarmi a scuola e dopo aver fatto colazione decido di andare All'Hyde Park per rilassarmi un po'. Mi piace stare lì: è un bel posto e mi rilassa. Ormai sono le 10 quindi non ci dovrebbe essere quasi nessuno. Prendo un taxi e come arrivo mi metto le cuffiette nelle orecchie e cammino per il parco. È davvero molto bello, penso. Mi siedo in una panchina e provo a rilassarmi. Chiudo gli occhi pensando a lei, a quando eravamo piccoline, al suo sorriso, alle sue coccole. Ricordo che quando a Roma ero in depressione dopo la sua morte, i miei genitori mi portarono da uno psicologo. All'inizio non gli parlai. Non volevo fare la difficile o la ribelle; semplicemente non avevo niente da dire. Poi con il tempo le cose sono peggiorate (scoprendo in oltre dei tagli) ed allora lui mi disse: ''Quando ti senti triste, quando hai questi incubi o quando senti che non ce la fai più, scrivi una lettera destinata a lei in cui scrivi tutto quello che pensi, poi la rileggi, anche mentalmente, la pieghi e la bruci. Dopo ti sentirai meglio''. Non l'ho mai fatto perché non gli ho mai creduto, ma oggi lo farò.
Trascorsa ormai un'oretta al parco decido di tornare a casa. Come al solito prendo un taxi per ritornare a casa. Si nota che con i pullman non vado d'accordo?
Sono ancora stanca e mi faccio un caffè. Mentre lo bevo inizio a scrivere la mia lettera:

''Cara Alys, sì sono io Cloe. Ti scrivo perché ho deciso che voglio andare avanti e tu devi essere un ricordo felice e non un punto fisso che mi tortura la notte. Ovviamente la colpa non è tua. Voglio ricordare quei quattro anni trascorsi insieme, alle nostre risate, alle nostre coccole e tutto quello che abbiamo fatto. Anche alle litigate. Sì, anche a quelle. Le ricorderò con un sorriso. In particolare voglio ricordare cosa si prova ad essere di nuovo felici. Sono stata molto male quando te ne sei andata sai? Mi manchi tremendamente tanto. Troppo. Il giorno del tuo funerale sono andata vicino alla tua tomba e ho sussurrato queste parole: 'Ti prometto che sarò forte e che dopo oggi non piangerò più'. Ho tenuto la promessa in parte, perché non ho più pianto dopo quel giorno ma non sono stata forte: non potevo e non riesco ad andare avanti senza di te. Oggi, però, voglio provare a vivere di nuovo senza chiudermi in me stessa. Ho conosciuto persone nuove, credo che siano miei amici... si preoccupano molto per me e credo di volergli bene, sento di essermi affezionata. Si chiamano Marie e Richard. Marie è diventata il mio punto di forza. Grazie a lei ho capito di nuovo cosa si prova ad avere un'amica vera: mi fido di lei. Mentre Richard.. beh... all'inizio ci siamo incontrati per puro caso a scuola, quando gli sono andata addosso - già, sono ancora la solita sbadata - abbiamo fatto amicizia e siamo andati d'accordo. Ora non so cosa siamo... mi ha baciata la settimana scorsa e durante questi giorni l'ho evitato. Non so perché ma ogni volta che si avvicinava a me sentivo come se avessi qualcosa allo stomaco. Te ne parlerò meglio quando lo saprò anch'io. Ho anche conosciuto due gemelle, si chiamano Alex e Cris: Alex è molto timida e mi fa ridere con le sue battute; Cris ha un carattere quasi come il mio, ma lei riesce a essere più socievole di me. A scuola mi trovo bene, ma a casa di meno. Litigo quasi sempre con mamma e papà. Da quando non ci sei più sono cambiati: sono più severi e hanno aumentato il loro lavoro. Da una parte potrei capirli: hanno perso la loro bambina, ma a me hanno lasciato alla deriva. Quando ritornano da lavoro si sfogano con me e io non riesco a non rispondere quando mi trattano male. Sorellina sei la persona più speciale che abbia mai conosciuto, sei l'unica che mi ha reso forte e se adesso mi stai sentendo mentre leggo questa lettera sappi che ti vorrò sempre bene. Anche se sei lontana da me, tu vivi nel mio cuore ed è lì che ci incontreremo sempre. Inoltre sei anche con me quando suono il piano. Sì, ho continuato a suonare e ho composto molti brani pensando a te. li ho dedicati a te, quasi tutti. Non so più che scrivere perché ti ho detto tutto. Darei di tutto pur di incontrarti e riabbracciarti per l'ultima volta. Ti farò una nuova promessa e questa la manterrò seriamente: ti prometto che riuscirò a migliorarmi, ad andare avanti, riuscirò ad aprirmi con le persone ed a mostrarmi per come sono realmente e prometto di non tagliarmi più come facevo prima quando crollavo pensando a te. Sì ho fatto anche questo, ma ho deciso io stessa di smettere perchè poi restavano le cicatrici. E poi tu sei piccolina: certe cose non le capisci e non dovrei nemmeno scrivertele, ma te lo prometto lo stesso, sorellina. Ti voglio tanto bene. La tua sorellona, Cloe"

Dopo aver letto e scritto questa lettera vado fuori in balcone, la piego, le do un bacio e poi la brucio.. ''Non è un addio sorellina ma un arrivederci.'' dico in un sussurro vedendo una mia lacrima cadere nel foglio mentre brucia. Entro dentro casa e senza dire o fare più niente vado nel letto cercando di dormire sperando di non fare nessun incubo.

*Di sera*
''Sei sicura di star bene? Non hai un bell'aspetto'' dice Marie che è da mezz'ora che sta qui a casa mia e mi ripete sempre la stessa cosa. Le ho detto tutto nei minimi dettagli ed è scoppiata a piangere e l'ho dovuta consolare, cosa strana perché doveva succedere il contrario ma ormai mi capitano cose così confuse che non mi faccio più domande.. ''Sì Marie sto bene adesso. Sei buffa perché dovrei piangere io e non tu'' Rido e vedo lei fare prima il broncio e poi ride. Sì, anche questo è strano: prima fa il broncio poi ride... Passiamo tutta la sera così: parlando, ridendo e mangiando schifezze.
Ho deciso di essere più forte e cercare di trattare meglio le persone che mi stanno vicino. Spero che il gesto di oggi mi aiuterà a rimediare e ad abbattere con il tempo il muro che mi sono creata. Per adesso sto bene così e ho un'amica fantastica vicino che mi aiuta e mi fa andare avanti...

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Quando ho iniziato a scrivere questa storia ho pensato 'deve essere il più reale possibile' e così è stato. Ho deciso di creare un personaggio con il mio carattere, che in questo caso è Cloe. Mi sono ispirata molto a quello che mi è successo in questi anni, ovviamente cambiando un pó le cose, ma per adesso ho messo molto me stessa in questa storia.
Ringrazio ancora a tutte le persone che la leggono, la commentano e votano. Grazie di cuore per tutto ❤❤

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