Nuovo inizio

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<<Siamo tornati>>

<<Vedo Raziel. Lo vedo. È lei la ragazza?>>

<<Si>>

Kain ci fa cenno di avvicinarci mentre lui si alza. Mi ritrovo davanti a lui. È alto. I suoi occhi gialli mi ispezionano dalla testa ai piedi.

<<Vi chiamate Niah, giusto?>>

<<S-si>>

Mi guarda ancora qualche secondo.

<<Odori molto di umana. Se resterai qui dovrai abituarti alle mie regole e alle nostre abitudini>>

<<Sarà fatto>>

Cerco di stare tranquilla, ma i suoi occhi e la sua voce mi mettono soggezione.

<<Molto bene. Raziel, assicurati di mostrarle tutte le aree del castello in cui può e quelle in cui non può addentrarsi. Potete andare>>

Si volta e se ne va.

<<Wow, non ha fatto storie>>

<<Cosa?>>>

<<Solitamente non è cosi...permissivo?>>

Ho ancora la visione di lui che mi fissa negli occhi. Un altro brivido.

<<Venite, vi mostro la vostra nuova casa>>

Mi porge di nuovo il braccio e mi accompagna a vedere tutto il castello. Solo due parti non mi è permesso esplorare, l'ala di Kain e i sotterranei più profondi. E non ho la minima intenzione di addentrarmici. Sono le parti più scure del maniero. Fanno paura solo al vederle, anche da lontano. L'ultima area che mi mostra è quella collegata al suo clan, e infine, la sua stanza. Un'enorme camera con un grande letto a baldacchino, due armadi e uno scrittoio, tutto rigorosamente addobbato in rosso e con il suo simbolo. Ho ormai imparato a riconoscere il suo stemma. Il problema è imparare quello degli altri. Fortunatamente hanno colori diversi e posso collegarli a quello. Anche gli stendardi di Kain sono rossi, ma il suo simbolo è più semplice da ricordare. Vedo il baule e i borsoni già svuotati, le ante di uno degli armadi semiaperte lasciano intravedere i miei vestiti.

<<Wow, che ordine>>

Anche le mie cose sono state sistemate su una parte dello scrittoio.

<<Un momento...ma questa è la vostra stanza?>>

<<Sì>>

<<...v-volete dire che dormirò con voi?>>

<<E vi da fastidio?>>

Sarebbe la prima volta che dormo con qualcuno. Per me è strano. Raziel si mette da parte e si toglie l'armatura e il mantello. Io mi affaccio a una finestra e guardo il cielo. La luna è proprio lì davanti. Qualche pipistrello vola tra gli alberi e agita le foglie. Sento Raziel avvolgermi i fianchi con le mani da dietro, chiudo gli occhi e appoggio la testa su una sua spalla appoggiando le mie mani sulle sue. Comincia da sotto l'orecchio e lascia una scia di baci lungo tutto il collo e metà spalla. Porto una mano sul suo viso, lui invece porta la sua al nastro del mio vestito e lo snoda.

<<Siete stanca? Volete cambiarvi?>>

Sto per rispondere quando mi ricordo improvvisamente di una cosa. Sono stata cosi presa dal pensare ai vestiti e alle cose della scrivania che ho dimenticato una cosa.

<<Oh no...ho scordato la veste per la notte>>

Lo sento ridere, e questa volta non è una cosa buona.

Anche se sarà doloroso, io vivrò per te (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora