I Pilastri e la moneta

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Ci allontaniamo, passando per una porta lì vicino. Superate un altro paio di guardie entriamo in un'altra stanza tonda. Alle pareti, i dipinti dei fratelli di Raziel spiccano per il colore dalla pietra. Sono tutti inginocchiati, ognuno con un'armatura e un'arma. Dietro a Dumah un mostro alato viola, mentre per Raziel c'è una statua. Con l'elmo sotto braccio e una spada appoggiata a terra al suo fianco, è in una posa che esprime fierezza, il taglio di capelli simile a quello attuale, più corto rispetto a quello da vampiro, ma ordinato. Vedo il mio compagno nello sconforto, sembra che gli manchi essere "nobile", anche se non ricorda nulla del suo passato da Sarafan. Stringe i pugni, la rabbia che prova può essere percepita a metri di distanza. Saliamo al piano superiore, una porta esattamente sopra la statua ci conduce nell'ennesimo corridoio tappezzato di finestre decorate con lo stesso disegno e ci imbattiamo in un grande portone di legno scuro. Una volta oltrepassato ci troviamo su un terrazzo enorme, da su delle cascate che riempiono il lago sottostante, sullo sfondo alberi verdeggianti si muovono appena con il vento e alcuni volatili si godono la brezza in volo. A sinistra, un'altra ala della magione, a destra altre cascate, e vicino al pelo dell'acqua una porticina, con un simbolo simile a un sole.

<<E ora?>>

<<Questo posto è gigantesco...ci vorranno ore per riuscire a trovare l'uscita principale>>

Guardo sotto al terrazzo. L'acqua del lago sembra profonda.

<<Direi che c'è solo un modo per andarcene allora>>

Il lupo mi precede. Prende la rincorsa e ci spinge oltre il bordo senza preavviso. Lo specchio d'acqua s'infrange all'impatto togliendomi il fiato. Appena mi riprendo nuoto verso superficie, sputando acqua in seguito.

<<Icarus!!>>

Il canide dondola la testa di lato.

<<Andiamo, Niah...avremmo dovuto farlo comunque>>

Fisso Raziel per qualche istante.

<<Ah quindi ora andate d'amore e d'accordo insomma>>

I due si guardano, l'umanoide blu alza le spalle. Io sbuffo alzando gli occhi al cielo e sorridendo.

<<Dai andiamo. Dobbiamo proseguire>>

Nuoto avanti a loro raggiungendo la riva vicino all'altra ala della fortezza. Una grande ruota dentata è incastrata nel muro roccioso. Guardandoci intorno non riusciamo a vedere altre vie di fuga. Girando gli ingranaggi, un rumore proveniente da sotto il terrazzo ci fa intuire che qualcosa si è aperto. Vedo Raziel guardare dall'altro lato del lago. Poi si tuffa di nuovo. Io e Icarus lo seguiamo e, in apnea, oltrepassiamo il passaggio subacqueo. Usciamo di nuovo con la testa dall'acqua, a destra una parete rocciosa invalicabile, a sinistra la riva. Nuotiamo e usciamo, scrollandoci di dosso l'acqua. Mi siedo a terra e tolgo gli stivali, rovesciandone il contenuto nuovamente nel lago.

<<Per fortuna sono vampiro solo a metà...>>

Raziel si china vicino a me spostandomi un ciuffo di capelli bagnato e rimettendolo al suo posto. Icarus è affianco a noi che si pettina il pelo fradicio con la lingua dopo aver lasciato una pozza poco più in là. Mi rimetto gli stivali e mi lascio aiutare da Raziel a rimettermi in piedi. Un luccichio attira la nostra attenzione. Sopra a un grande cancello il legno sommerso a metà si trova un cristallo rosa.

<<Credo che se mai dovremo tornare, dovremo passare per quelle porte. Non potremo tornare al terrazzo, è troppo in alto>>

<<Credo tu abbia ragione, Raziel...chissà come si apre...>>

<<Ci penseremo quando sarà il momento>>

Per procedere dobbiamo salire, una parete di roccia abbastanza bassa ci fa da appoggio. Alcuni Sarafan ci aspettano oltre un piccolo salto.

Anche se sarà doloroso, io vivrò per te (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora