Anche se sarà doloroso, io vivrò per te (IN REVISIONE)

Nuova avventura

Mentre ci incamminiamo verso la Necropoli di Melchiah gli racconto della mia fuga, l'incontro con Icarus, la scoperta della villa e la sintesi di quei cinquecento anni in quasi solitudine.

<<E non hai trovato nessun altro? Nel senso...>>

Gli poggio una mano sulla spalla e lo guardo negli occhi sorridendo.

<<Non avrei mai potuto. Kain sarebbe sicuramente venuto a saperlo...e non avrei mai potuto tradire te o il nostro Clan>>

Mi avvicino al suo viso cercando di poggiarmi con le labbra sulle sue ma mi blocca a pochi centimetri. Lo guardo contrariata ma noto uno sguardo triste e colpevole nei suoi occhi.

<<Mi dispiace...>>

<<Cosa...che succede?>>

Abbassa la sciarpa quel poco che basta per mostrarmi tutto il viso. La mandibola è completamente assente. Rimango confusa. Come ha fatto a comunicare con me e con Icarus se non può articolare le parole? L'unica cosa che mi viene in mente è il Sussurro, usato dai vampiri per parlare a grandi distanze. Forse in questa forma riesce a comunicare con più creature contemporaneamente, o forse riesce ad amplificare il Sussurro in modo da non doversi concentrare solo su di un individuo alla volta. Cercando di non sembrare troppo inorridita mi avvicino di nuovo e gli poso un bacio sullo zigomo.

<<Non importa...ora sei di nuovo qui ed è questo l'importante>>

<<Non sono più come prima, Niah...il mio corpo non ha più nulla>>

<<Non fu il tuo corpo ad interessarmi quando ci incontrammo...ma il tuo modo di fare, i tuoi gesti, i sentimenti...credi davvero che fosse solo l'esterno ad essere importante per me?>>

Mi fissa ad occhi spalancati non sapendo cosa dire, poi china la testa.

<<Hai ragione...tu non eri come le altre donne...loro volevano solo provare piacere...ed anche io ero così...ma quando sei arrivata tu mi hai fatto cambiare punto di vista. Con l'idea di essere immortale non avevo mai pensato che qualcuno potesse rubare il mio cuore corrotto>>

Mi prende le mani e se le porta al petto. Mi avvicino e appoggio la testa sulla sua spalla e ci stringiamo in un abbraccio.

<<Mi sei mancato...>>

<<Anche tu Niah...non hai idea di quanto...>>

Sento Icarus ringhiare.

<<Cosa c'è Icarus?>>

Ci fissa mostrando i denti. Anzi, il suo sguardo è solo su Raziel.

<<Non devo stargli particolarmente simpatico...>>

Mi metto a ridere e quasi perdo l'equilibrio.

<<Non dirmi che sei geloso>>

Scompiglio il pelo sulla testa del lupo che mi lecca una mano e sento Raziel sospirare.

<<Su su, non litigate>>

<<Ha cominciato lui!>>

<<Raziel, hai qualcosa come duemila anni, non fare il bambino! E tu lo stesso Icarus, non ti ho trasformato che eri un cucciolo>>

Si scambiano un'occhiataccia e si mettono ognuno al mio fianco tenendomi al centro.

<<Sarà un viaggio lungo...>>

Durante il tragitto è lui ad aprire la strada. Dice che è pericoloso ora che si sta spargendo la voce che lui è tornato in vita. E io non sono sopravvissuta per cinquecento anni contro i cacciatori e qualche vampiro che andava contro il proprio capo-clan. Immagino che voglia proteggermi ora che può. Più ci avviciniamo alla Necropoli, più i "figli" di Melchiah diventano numerosi e ci attaccano. Non mi riconoscono più. Sono costretta a difendermi capendo che è per questo che i fratelli di Raziel hanno voluto allontanarmi. Non è un bel vedere quando incontriamo il più piccolo dei luogotenenti. È diventato un ammasso di cadaveri ricuciti insieme. Essendo il più debole tra i fratelli, il fabbisogno di sangue è cresciuto tanto che sia lui che i suoi soldati sono costretti a cibarsi anche di carne umana. Mi si spezza il cuore nel vedere con quanta cattiveria lui e Raziel si battono, ma poco prima che la ruota dentata lo schiacci mi sembra di vedere un piccolo segno di rimorso. La sua ultima frase riecheggia per i muri della stanza ancora qualche secondo.