Capitolo 26

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-Permesso, posso?- urlò per farsi sentire dai miei che erano in cucina.
-Che cazzo fai?- sibilai.
Mia madre si affacciò dall'arco d'entrata masticando. -Prevo, prevo.- si mise una mano davanti alla bocca mandando giù il boccone. Spalancai gli occhi, mentre Ash ed il suo profumo mi passavano davanti, non riuscivo a muovere un muscolo.
-Poi mi dici chi ti ha fatto l'occhio in quel modo, anche se ho già capito.- mi baciò sulla guancia.
-Questi sono tuoi.- mi porse i fiori, mettendomeli in mano.
-Non vieni?- ed entrò dentro.
-Salve signora e signor Court, io sono Ashton.-
-Molto piacere.- la voce da investigatore privato di mio padre mi fece smuovere, facendomi correre da loro.
-Oh Rose, sono bellissimi! Dammeli, li metto nell'acqua!- mia madre era eccitatissima, guardava quei fiori come se fossero dei bambini.
-Sei un amico di Rose?- chiese mio padre, indicandogli la sedia, per poterlo squadrare meglio.
Cazzo, merda, cazzo, merda.. Cazzo l'ho già detto? Mi ammazzano, ora mi ammazzano, ciao Rose, è stato bello conoscerti, bellissimo. Non arrivo ai diciotto, nono, io gli spacco la faccia e mi ci faccio un vaso! Pensai ascoltandoli.
-In realtà, sono qui per conoscervi e per farmi conoscere.- Ash si girò verso di me, sorridendomi. Quanti schiaffi che ti perdi Ashton fottuto Gyret!
-Vorrei uscire con vostra figlia, ci conosciamo da un pò, ma non voglio affrettare le cose. Volevo chiedervi se è possibile.- picchiettò le dita sul tavolo.
Ma se abbiamo già scopato! La mia stupida coscienza, doveva stare zitta. E poi non era scopare quello, era.. Era qualcosa di.. Vabbè lasciamo perdere cos'era.
- Tu frequenti la scuola di Rose?-
Eccolo, signori e signore vi presento James Bond pt 2! Eccolo che passa all'attacco mentre continua a mangiare per sembrare calmo, invece so che è tutto tranne che calmo.
Io ero ancora impalata a guardarli quando mia madre mi baciò sulla guancia sussurrandomi un 'è carino'. Molto lentamente mi sedetti vicino a mia madre, afferrandole la mano sotto il tavolo, stritolandola.
-Si, sono al quarto anno, come sua figlia- mi guardò con lo sguardo che gli luccicava.
E poi 'da dove vieni?', 'hai un lavoro?' Si papà, chiedigli se assume sostanze stupefacenti, se ha mai maltrattato una ragazza, se è stato mai al fresco ( anzi questo forse è meglio non chiederlo).
-Che mi dici sui tuoi genitori?- mio padre sembrava particolarmente interessato, io avevo le mani sudate e tenevo ancora quella di mia madre, che ogni tanto mi sussurrava un 'va tutto bene, è la prassi.' Ridendo come una scolaretta. E sti cazzi ma'? Ora basta.
-Papà non fare domande del genere per favore.- m'intromisi schiarendomi la voce, gli occhi dei due si posarono su di me, quelli di Ash premurosi, quelli di mio padre.. Beh, dico solo che se avessero avuto il potere della polverizzazione mi avrebbe folgorata ed ora le mie ceneri sarebbero diventate sabbia per una lettiera per gatti.
-Tranquilla Rose- era disposto a tutto quello lì, pur di avermi.
-Mio padre e mia madre sono morti.- la tranquillità della sua voce mi spaventò, e mio padre abbassò i suoi occhi sentendosi in colpa.
-Mi dispiace tanto,ragazzo.- mia madre posò la sua mano smilza e ben curata, su quella tatuata di Ash.
-È passato signora.- ma sapevo che non era così, lo sapeva anche lui, ma si convinceva del contrario.
-Bene ragazzi, è stato fighissimo il quarto grado, davvero.. Wow, carino.-
-Non imitare Cass di Skins, Rose.- mi sussurrò guardandomi mia madre, sapendo che adoravo quella serie quanto lei.
-Credo che Ash sia stanco vero?- lo supplicai con lo sguardo.
-Veramente io..- gli lanciai un calcio bello forte nello stinco, facendolo sussultare.
-..io sono stanchissimo, già. Meglio che vado a letto. Domani ho scuola.- si alzò nervoso, grattandosi la testa.
-Buonanotte signori Court- alzai gli occhi al cielo sotto il suo sguardo divertito -Rose.- mi baciò sulla guancia, sentì mio padre sbruffare.
Lo accompagnai alla porta.
-Tu sei pazzo!- sussurrai scazzata, mi aveva volta alla sprovvista porca troia!
-Di te Rose, solo di te.- mi portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, facendomi venire i brividi.
-Ti dona il viola.- scherzò lui riferendosi al mio occhio, in tutta risposta gli allontanai la mano con uno schiaffo.
-Fanculo Bad boy.- si allontanò con una faccia teatralmente triste. Alzai gli occhi al cielo, tirandolo forte verso di me facendoci scontrare. Premetti le mie labbra sulle sue, infilandogli la lingua e parve apprezzare.
-Questa è la Rose che conosco- il suo indice era sul mio petto, dove il cuore mi scoppiava -la mia Felpa Blu.- lasciò scivolare le nostre dita intrecciate, allontanandosi mentre camminava all'indietro senza smettere di guardarmi.
Mi posai le dita sulla bocca, per coprire un sorriso, le labbra un pò gonfie e umide.
E lui era il mio cattivo ragazzo dalla luce bianca.
Sospirai entrando dentro, chiudendomi la porta alle spalle.
🌟🌟🌟
Sbaaamm, scusate l'orario ahahah come sempre vi adoro, siamo arrivati a mille visualizzazioni e per alcuni sarà una cavolata, ma per me no. Grazie a tutti quelli che seguono la mia storia, davvero💕 vi adoro troppo❤️❤️ stellinatemi come sempre❤️ dolce notte a chi già dorme e buongiorno se vi risvegliate con la notifica dell'aggiornamento di questa psicopatica😂😂❤️❤️ vi adoro, okay basta, baci😘😘
Esse🐭👀

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