Capitolo 37

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I miei occhi ci misero un pò ad abituarsi alla penombra della stanza, sbattei le palpebre un paio di volte. Una luce soffusa proveniva dalla piccola entrata che dava a quella che era la camera da letto, visto che si intravedeva una coperta rossa lucida.
-C'è qualcuno?- ero a disagio, ma cercai di mandare giù il groppo che avevo in gola. Qualcuno tossì piano, facendomi trascinare i piedi fino all'entrata della camera.
La prima cosa che notai era il letto ed una luce rossastra provenire dai lampadari attaccati al muro, due comò in stile retrò erano sistemati al lati, con al centro del letto una ragazza.
Stava adagiata lì sopra come un gattino accoccolato, mentre giocherellava con le dita esili con l'orlo del cuscino. Teneva ancora l'impermeabile addosso, i tacchi a spillo formavano un solco sul letto, stropicciando le lenzuola.
-Ciao piccola.- sfilai la giacca, mentre la vidi mettersi in ginocchio, slacciando la cintura lucida del suo impermeabile, sfilandoselo lentamente. Le sue mutandine a culotte nere mi fecero mordere il labbro, sentendo l'ometto in basso darle attenzioni. Pensai che fosse strano, che avevo cercato in tutti i modi di andare con altre per scordare lei, ma non aveva mai collaborato. Era la mia serata fortunata forse. Il suo viso, coperto da una maschera di pizzo copriva il volto della bionda inginocchiata sul letto, mentre con il dito mi indicava di avanzare. Il seno era coperto da un reggiseno di pizzo dello stesso colore delle mutandine, e le francesine fasciavano le sue cosce sode.
Mi sfilai la camicia, ma lei mi ammonì con uno schiocco di lingua, mi fermai.
Si avvicinò lenta, senza dire una parola, scendendo dal letto con una grazia tale da farmi pensare che non pesasse niente, anzi fluttuasse. Si morse un labbro, ad un palmo del mio viso, guardai quelle labbra, e inarcai un sopracciglio sentendo qualcosa scoppiare nel petto.
😜😜😜😜
ROSE
Non pensare. Fallo parlare e vattene. Afferrai la sua camicia, profumava di doccia fresca, ma lo stomaco mi si chiuse ricordandomi la vera missione.  Sfilai i bottoni, lasciandolo a petto nudo facendolo avvicinare al letto. Non staccava i suoi occhi dai miei, mi sentivo nuda ed esposta. Pensai quasi che mi avesse riconosciuto ma era impossibile.
-Bello questo..- il suo indice era puntato sul mio sterno, indicando il tatuaggio. Sorrisi di lato, non potevo parlare, mi avrebbe scoperta. Lasciai che ogni emozione scivolasse via dal mio corpo, lasciai scivolare i momenti passati con lui, eliminai la nostra prima uscita. E, contemporaneamente, eliminai anche una parte di me.

*ho fatto diciotto anni, ora sono grande e piscio al muro ragà🔞*

-Prima che accada qualcosa, voglio dirti due cosette.- cercavo di mantenere un tono calmo, anche se il cuore sapeva benissimo, la mia mente invece cercava di rifiutare quell'immagine.
Cos'era diventata? E se non fosse lei? No, impossibile, lo sentivo e avvertivo la sua essenza in ogni fibra del mio corpo. Continuai quella scenetta, senza far trapelare nulla.
-Ho conosciuto una ragazza, un pò di tempo fa. Sai, mi ha fatto perdere la testa. Mi sono messo contro tutto e tutti per lei.- la mia voce usciva secca, mentre mi spogliavo difronte a lei, mentre mi fissava senza battere ciglio, si sistemava la francesina sulla coscia esile e bianca. Mi leccai involontariamente il labbro.
-E sai cosa ha fatto lei?- il tono sprezzante le fece scuotere la testa.
-Se n'è andata via. Sparita, andata chissà dove e non so nemmeno con chi. La odio. Quindi stasera...- tolsi via i boxer che non mi facevano respirare -posso chiamarti Rose?-
💙👻💙👻💙👻
ROSE
Cercai di ricominciare a respirare normalmente, annuendo piano, mentre accarezzavo con il dito il suo petto e il suo addome duro e solcato da muscoli. Le sue mani imprigionarono il mio collo, sfilando via la parrucca bionda, mentre si attaccava le sue labbra alle mie. La sensazione di pienezza che provai, scatenò una scarica di ricordi ed emozioni, ed io tentavo con tutta me stessa di non piangere. Poi un senso di consapevolezza, l'immagine di quella sera. Aprii gli occhi, guardando i suoi chiusi, lo spinsi sul letto.
-Ma che bravo, non si può nemmeno giocare a nascondino ora, devi rovinare sempre tutto?- lo guardavo dall'alto, messa a cavalcioni su di lui, osservando le labbra gonfie e rosse a causa del bacio. Aveva ancora il respiro affannato.
-Ti riconoscerei ovunque, Felpa Blu.- sorrise, cercando di accarezzarmi, in tutta risposta gli tirai un pugno sul naso, avvicinandomi subito alla sua faccia, sussurrandogli all'orecchio. -Non provare a chiamarmi Felpa Blu, non provare a sfiorarmi, e non provare nemmeno a pensare che io possa provare ancora qualcosa per te dopo quello che hai fatto.- tirai il suo lobo con i denti, sentendolo tossire mentre si premeva il palmo sul naso.
-Che ragazzaccia che sei diventata, solo... Non ti facevo così stupida!- la mia risata isterica fece scattare il suo sopracciglio in alto, mentre mi caricavo con un altro pugno. La sua mano insanguinata coprii le mie dita chiuse, girando subito il polso verso l'alto, facendomi strillare.
Mi spinse sotto con la schiena, invertendo le posizioni.
-Vedo che ti sei fatta un tatuaggio eh?- il suo naso sfiorava l'incavo del mio collo, e le mie emozioni erano così contrastanti che avrei voluto andarmene per non rivederlo più. Lo odiavo, ma lo amavo ancora. Volevo la sua fine, ma sarebbe stata anche la mia.
-Potresti spiegarmene il significato? Sono molto curioso. Oppure posso dirti io la prima impressione che ho avuto vedendotelo addosso.- il suo pollice si infilò nell'orlo delle mutandine, sfilandole a piano a piano. Speravo con tutta me stessa che non sentisse il mio cuore galoppare in quel modo, perché non meritava neppure un pensiero quel ragazzo. Era un fiume in piena, e non riuscivo a fermarlo.
-Dimmi la tua versione Bad Boy.- tirai indietro i suoi capelli, facendogli alzare gli occhi verso il soffitto, cominciai a leccare la sua rondine tatuata sul collo, sentendo le vene gonfiarsi.
Ci stava sfuggendo di mano la situazione.
-Bene. Lo Yin e Yang. Il bene ed il male.- afferrò il gancetto del reggiseno che stava davanti, scoprendo mi davanti a lui. Si liberò delle mie mutandine, mentre slacciavo la sua cintura. L'avevo ferito al naso, ma sapevo come ferirlo veramente.
-Nello Yin c'è una parte di Yang e viceversa.- guardai le sue dimensioni, dimenandomi verso di lui mentre mi teneva giù con una mano sul petto.
-Io sono in te Felpa Blu, e tu sei in me.- affondò dentro di me con un colpo secco, lasciandomi senza fiato per u alche istante. Mi aggrappai a lui con le gambe, trascinandomelo sul mio corpo.
Eravamo fuoco ed acqua, lui bruciava io rinfrescavo. Lui danneggiava, io riparavo.
Ma sapevo di non potermi riparare il cuore da sola, mi lasciai danneggiare quel tanto che bastava da non aver più niente da perdere.
-Dio quanto mi sei mancata.- il ringhio animalesco che uscì dalla sua gola mi fece tremare, conficcai le unghie nella sua schiena.
-Come hai potuto credere a tutto questo? Sei sempre stata mia.- una risata profonda lo fece fermare, ero io.
-Non proprio direi.- guardò in basso, i nostri corpi uniti, con ancora gli occhi appannati di noi, sgranandoli subito.
Io ridevo, non riuscendo a fermarmi.
-Non sono più tua Ash, o forse non lo sono mai stata.- mi scostai da lui, rivestendomi in fretta.
-Chi è?- stava seduto sul bordo del letto, fissando il pavimento.
-Non ti riguarda. Solo stai attento.-
-Preferisco morire piuttosto che vedere che mi odi, perché io non ho fatto nulla! Io ti stavo aspettando quella sera, e tu non sei venuta. Eri con Denny mentre picchiavo motociclisti ubriachi!- aveva un non so cosa di disperato bella voce, ma ormai ero io quella a non sentire nulla. Non riuscivo a crederlo per quanto volessi.
-Allora chi era quel ragazzo che mi ha salvato? Ricordo a tratti quella notte, ma qualcuno mi ha salvato e mi diceva che gli dispiaceva! Chi era se non eri tu eh?-
Uscii da quella stanza, vuota di tutto. Non avevo nemmeno dei vestiti decenti per colmare il freddo invernale che avevo dentro.
La mia spalla si scontrò con un altra. Alzai lo sguardo, vedendo una ragazza dai capelli blu fissarmi. Il viso scavato dall'alcool o dalla droga, non lo so, non ne ero a conoscenza degli effetti dei due.
-Scusami.- non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi marroni spenti.
-Sil?- sussurrai fissandola senza parole.
-Non è posto per te questo, Rose!-

Saaalve, i'm back! Allora, il ritardo è giustificato, non odiatemi ma ho fatto il compleanno e tra feste a sorpresa e successivamente la partenza della mia migliore amica mi hanno un po rallentata ( ciao Siiiill mi manchi ❤️) però dai, stranamente il capitolo mi piace. Siamo quasi alla fine!!! Fatemi sapere se vi è piaciuto e se mi odiate stellinatemi comunque, sennò piango 😔😘😘😘😘 vi amo felpe blu💙💙💙 Esse😽

AshDove le storie prendono vita. Scoprilo ora