Capitolo 28

113 21 7
                                    

Urlai ancora, poggiando la testa sul volante, mi sentivo spaccata in due. Le lacrime scendevano, calde e umide. Picchiai forte contro il sedile, con pugni insistenti. Cercai il cellulare, dovevo chiamare qualcuno. Digitai il numero del pronto soccorso.
-911, dica l'emergenza.- la voce squillante dall'altra parte mi fece singhiozzare ancora di più, non riuscivo a parlare.
-Pronto?-
-A-aiutatemi.- soffiai senza voce, mi tirai una ciocca di capelli, spostandomeli dalla faccia. Quella non era un'emergenza, era una tragedia.
-Dove si trova signora? Mi dica la  sua posizione, c'è qualcuno ferito?-
Una mano sbattè contro il finestrino, facendomi cadere il telefono dalle mani, scivolò giù, insanguinando tutto.
Aprì lo sportello, lo sentivo bloccato da qualcosa.
-R-Rose..- una voce, la sua voce.
-Ash!- urlai spingendo piano lo sportello, sperando che si aprisse. -Ash! Oh mio Dio Ash!-  riuscì ad aprirlo un pò, mi infilai nel piccolo spazio aperto, strappando la maglietta. Ash era steso a terra. Del sangue gli colava dalla testa e d'appertutto.
-Oddio Ash, Ash mi senti? Ti prego Ash!- mi chinai prendendogli la testa sotto il braccio. Non c'era nessuno, mi guardai intorno sconfitta, il panico mi assaliva, gli sfiorai una guancia spostandogli i capelli dalla fronte per vedere dove proveniva la ferita. Lo squarcio era grande, ma non profondo. Strappai ancora la maglietta, premendo forte sulla fronte.
-Ash, ti prego. Apri gli occhi Ash, ti prego.-  premetti ancora la stoffa ormai zuppa sulla ferita, poggiando la mia fronte sulla sua, singhiozzando silenziosamente. Non poteva essere vero, ti prego fa che non sia vero, fa che sia solo un sogno. Ti prego. Poche volte mi ero ritrovata a pregare, questa era una delle rare volte.
-F-felpa blu.- alzai la testa di scatto, guardandolo. Sbatteva le palpebre continuamente, cercandomi.
-Sono qui Ash. Ehi, psicopatico ma che hai combinato.- tirai su con il naso, sorridendo.
-E-era Jason.- sussurrò con le labbra secche.
-Sshh, non sforzarti a parlare, devo chiamare qualcuno.- ma chi potevo chiamare? Mia madre era di turno, se l'avesse scoperto mi avrebbe provocato un infarto per poi rianimarmi e farmi morire di nuovo.
-N-no, Rose sto bene.- cercò di alzarsi, accasciandosi subito, imprecando.
-Che faccio Ash? Non posso lasciarti così!- la mia frustrazione gli fece aprire gli occhi di scatto.
-La benzina.- le sue pupille sfrecciavano a destra e a sinistra, facendomi spaventare.
-Ash, cosa stai dicendo?- cercai di calmarlo, accarezzandolo.
-Guarda la macchina, vedi se sta perdendo benzina.- guardai, ma era troppo lontano.
-Non vedo nulla da qui, Ash.- non riuscivo minimamente a sembrare calma, il tremolio della mia voce mandava tutto a puttane.
- Vai a vedere Rose.- rantolava, e non mi piaceva, il kit del pronto soccorso non avrebbe servito a un cazzo.
-Okay, okay vado.- respirai piano mentre poggiavo la nuca di Ash sull'asfalto.
Corsi verso le auto, usciva del fumo nero e qualche fiammella.
-Abbassati Rose! Vedi se perde benzina!- urlò lui rauco per farsi sentire, e feci come mi chiese buttandomi a terra. C'era un liquido scuro che scorreva da sotto l'auto.
-Ash, c'è un liquido scuro che scorre!- urlai di rimando, in panico.
-Esci di lì! Esci di lì Rose! Aiutami ad alzarmi!- mi alzai di scatto, inciampando con i lacci delle converse, strappando i jeans. Zoppicai verso Ash mentre cercava di alzarsi, portai il suo braccio intorno al collo trascinandolo nell'auto.
Lo sistemai sul sedile -Rose parti! Parti! Cazzo!- chiusi la portiera, correndo come potevo dal lato guida.
Aprii la portiera, con le mani tremanti, poteva scoppiare da un momento all'altro! Girai la chiave. Niente.
-Che cazzo succede?- la testa di Ash ciondolava da una parte all'altra, segno che aveva brutti capogiri, dovevo portarlo subito all'ospedale.
Girai ancora e ancora la chiave, quando sentii lo scoppiettio del rumore mi parve di sentire il suono della felicità.
Misi la retromarcia, spostandomi il più possibile da quella poltiglia di lamiere, girai il volante e accelerai, allontanandomi sempre più.
Un rombo e uno scoppio fecero traballare i vetri e l'auto, mi rannicchiai la testa tra le spalle per il forte rumore, guardando Ash per un'istante, tenendo saldo il volante. Accelerai il più possibile.
Dietro di noi, l'inferno.
😷😷
Buonasera ragazzuole e ragazzuoli👀 Eccovi un nuovo ( e corto, lo so, sorry) capitolo, gnnn💕 stellinatemi se vi è garbato ahah🌟
Ah! Come va la situazione a Palermo? Spero si sia calmato un pò tutto😓
Vi auguro una buona serata, vi adooorooooo
Oh, wow, fantastico ( si devo smetterla di vedere skins😎) Vi amo❤️
Esse🌸🌸🌸🌸🌸🌸

AshDove le storie prendono vita. Scoprilo ora