Louis si trovava all' incontro per tossici dipendenti. Era seduto da dieci minuti su quella sedia rossa, aspettando che iniziasse, mentre giocava con la collanina che portava al collo. Ci teneva tanto a quell' oggetto e non se ne separava mai. Un sorriso nacque spontaneo sul suo volto, al ricordo di quella sera. Era stata una notte magica, era da tanto che qualcuno non lo trattava in quel modo.
"Che palle!"
Ad un tratto, una voce interruppe i suoi pensieri. Si voltò verso il ragazzo seduto al suo fianco e lo guardò stranito: nessuno gli rivolgeva mai la parola.
"Come? Parlavi con me?"
"Vedi altra gente qui?" gli chiese, sorridendo.
Louis si soffermò a guardarlo: era un bel ragazzo, dai capelli castani corti brizzolati e dagli occhi marroni.
"Piacere Liam!" esclamò il ragazzo, non perdendo il sorriso. Doveva ammettere che era anche un bel sorriso.
"Louis." disse intimorito.
"Comunque penso che questi incontri non servano ad un cazzo! Non saranno certo queste stupide sedute che mi aiuteranno a smettere di drogarmi. Tu perchè sei qui?"
Louis lo guardò stranito, non capendo la domanda. Insomma, chi si riuniva lì, generalmente era per cercare di smettere.
"Sì dai, non dirmi che sei qua di spontanea volontà. A nessun drogato verrebbe in mente di curarsi. Quindi, qual è il tuo motivo?"
"È per Harry."
"E chi è Harry, il tuo ragazzo?"
Il liscio divenne immediatamente rosso dall' imbarazzo.
"No, è solo un amico. E tu perchè sei qui?"
"Guarda, stanno iniziando." disse Liam, vedendo il gruppo entrare, cercando di cambiare argomento, come se non volesse rivelargli il suo motivo.
L' ora passò abbastanza lentamente, tra confessioni e promesse.
"Senti, ti va di venire con me?" chiese Liam all' altro, fuori dall' uscio, quando l' incontro terminò.
"Veramente io avrei un impegno."
"Con chi? Il tuo ragazzo? Dai, ho roba buona, solo qualche tiro. Non vorrai farmi fumare da solo, no?"
Il liscio era combattuto, non sapeva cosa fare. Eppure, con fare agitato, seguì il ragazzo. Perchè lo stesse facendo, non lo sapeva neanche lui.
Percorsero il giardino, e si ritrovarono in un angolo nascosto della Comunità. Intorno a loro, l' erba era alta e piccoli sassolini ricoprivano il suolo.
Liam si sedette a terra ed iniziò a preparare la sua pipa, mentre Louis si guardava attorno, ansioso. Sapeva che non lo doveva fare, la parte razionale di lui, gli diceva di scappare dal ragazzo e di non vederlo mai più.
"Rilassati, nessuno potrà vederci qui. Vieni, siediti vicino a me."
Il liscio annuì, per poi obbedire al suo ordine.
"Allora, come mai non ti ho mai visto?" chiese, cercando di distrarsi un po'.
"Perchè sono nuovo. Sono arrivato ieri."
"E perchè sei qui se non hai intenzioni di disintossicarti?"
"Potrei fare la stessa domanda a te."
Seguirono attimi di silenzio imbarazzante, in cui nessuno dei due sapeva veramente cosa dire. Il liscio doveva ammettere che l' altro non aveva peli sulla lingua, non aveva paura di esprimere i suoi pensieri.
"Tieni" disse Liam, porgendo al ragazzo l' oggetto, quando ebbe finito di preparare il composto. Louis l' afferrò e, con mani tremanti, l' accese. Iniziò con un tiro, poi due, tre, finchè non si ritrovò a ridere e scherzare con l' altro, strafatto. Quella roba era troppo forte.
"Lo sai che sei veramente bello?" se ne uscì Liam all' improvviso, sorridendo come un ebete.
"Grazie" rispose imbarazzato. Ad un tratto, il castano, avvicinò il suo viso a quello del liscio.
"Cosa stai facendo?" chiese sconvolto Louis, cercando di scostarsi subito.
"Eddai, è solo un bacio!" rispose, per poi posare immediatamente le sue labbra su quelle del liscio, mentre con una mano, toccava la patta dei suoi pantaloni.
Non seppe spiegare cosa fosse, forse la droga, forse l' adrenalina, o forse l' eccitazione, che lo spinsero a rispondere a quel gesto. Ma dopo pochi minuti, quando si accorse cosa stava facendo, si spostò bruscamente dall' altro, allontanandolo.
"No, non posso farlo, mi dispiace"
"Senti, se vuoi ancora della droga, devi fare come dico io"
E con queste ultime parole, Liam gli sbottonò i jeans e prese tra le labbra la sua erezione, mentre Louis, si ritrovò con la schiena appoggiata al muro, in lacrime.*
Non sapeva perché lo stava facendo, perchè stava attraversando il giardino, sperando di incontrare Liam. E invece era lì, a guardarsi intorno assicurandosi che nessuno lo stesse seguendo. Svoltò l' angolo, ma qualcuno lo sbattè al muro, intrappolandolo.
"Louis, ho voglia di scopare"
Poi posò le sue labbra su quelle del liscio, in un bacio pieno di saliva.
Louis scoppiò a ridere sonoramente, quando i due si staccarono, per poi rispondere.
"Hai fumato senza di me?"
Liam sfregò la sua erezione con quella dell' altro, mentre gli leccava il lobo dell' orecchio.
"Dai, facciamo sesso"
"Dopo, prima voglio fumare"
E detto questo, Liam gli passò la pipa già pronta, per poi abbassarsi e sbottonargli i pantaloni, inglobando il suo pene, mentre Louis, con una mano tra i capelli dell' altro, aspirava il suo nettare.
Il liscio non credeva di essere arrivato a tanto, solo per un po' di droga. Sapeva che tutto quello che stava facendo era sbagliato, che stava tradendo la fiducia di Harry, sia fisicamente, che moralmente, ma non ce la faceva. Non riusciva a dire di no alla droga. Eppure, le altre volte, c' era un motivo per il quale fumava, ma questa volta, non riusciva a trovarlo. Si sentiva sporco, come quelle prostitute che aveva conosciuto a Crackolandia, ma non riusciva a smettere. Solo in quel momento, si accorse di quanto fosse grave il suo problema, ma non stava facendo niente per migliorare, neanche un minimo sforzo. O forse, ormai, ci aveva anche un po' rinunciato, perchè, in un modo o nell' altro, riusciva sempre a ricascarci. Lui era un caso perso, come disse ad Harry tanto tempo fa.
Era talmente assorto nei suoi pensieri, che non si accorse che Liam si era alzato e si era sbottonato i jeans, facendoli scivolare fino alle caviglie, insieme ai boxer. Posizionò le sue mani sotto le cosce dell' altro, sollevandolo, mentre Louis avvolse le sue gambe intorno ai suoi fianchi.
"Liam" gemette, quando iniziò a torturare il suo collo.
Entrò con un' unica spinta dentro di lui, mentre la pipa cadeva dalle mani del liscio, finendo al suolo. Restò fermo per un paio di minuti, giusto il tempo per farlo abituare.
Louis stava soffrendo. Non era stato nè preparato e neanche lubrificato, e per lui, quella era la prima volta.
Iniziò a spingersi dentro di lui, prima lentamente, poi sempre più velocemente, mentre nell' aria riecheggiavano i loro gemiti.
Era diverso rispetto a quando lo faceva con Harry, lì c' era amore, rispetto l' uno per l' altro, passione. Invece, adesso, era solo un modo per trovare piacere, era più sporco, più brutale.
Louis urlò quando Liam toccò il suo punto, e, dopo un paio di spinte, i due vennero. Il liscio si accasciò sul petto dell' altro, stremato, forse a causa dell' effetto della droga, mentre il castano gli sussurrava all' orecchio "Pronto per il secondo round?"
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Save Me-Larry Stylinson
FanficHarry è un missionario che parte per il Brasile con l'intento di aiutare i ragazzi ad uscire dalla strada. Ma un giorno, durante una sua missione, incontrerà un ragazzo dagli occhi azzurri, che gli cambierà la vita. Larry fanfiction