Era da una settimana che non parlava con il liscio, da quando quest' ultimo aveva conosciuto un nuovo ragazzo che, se non ricordava male, si chiamava Liam. Ed era decisamente cambiato, soprattutto nei suoi confronti. Perchè, va bene che non era un ragazzo sveglio, ma del fatto che l' altro lo stesse evitando, l' aveva capito subito. C' era qualcosa in Liam che non lo convinceva, ma non era la gelosia che lo portava a pensare a quelle cose, la stessa che aveva nei confronti di Eleanor. No, era qualcosa di diverso, sentiva che quel tipo stava progettando qualcosa, che non prometteva nulla di buono. Insomma, era arrivato lì di sua spontanea volontà, ed era veramente raro che la gente arrivasse nella Comunità di sua iniziativa. E poi quella chiamata, quella che aveva sentito il giorno prima, non gli era piaciuta per niente. Con chi avrebbe dovuto incontrarsi? E poi, perchè era così teso?
L' ansia e l' agitazione presero il sopravvento sul suo corpo, facendolo camminare nervosamente nella sua stanza.
Basta, doveva arrivare in fondo a quella questione, fosse anche l' ultima cosa che avrebbe fatto.*
Stava frugando tra la roba di Louis da ormai mezz' ora, senza risultati. Sapeva che non lo avrebbe trovato nella sua stanza, l' aveva visto andare via con quel tipo. In realtà lo stava spiando, ma questa è un' altra storia.
Riniziò a rovistare tra i cassetti, quando ritrovò il suo ritratto, ma questa volta c' era qualcosa che non quadrata. Sotto la scritta "Il mio angelo", c' era un' altra frase che prima non c' era: "Perdonami". Perdonarlo? Per cosa poi? Harry veramente non capiva. Cosa aveva fatto Louis, di così grave, da scusarsi?
Mise il foglio nella tasca dei jeans, e continuò a cercare. Niente. Aprì anche il secondo cassetto: niente. Impossibile, era sicuro che lì ci fosse qualcosa, un indizio, anche il più banale, ma aveva bisogno di trovarlo, perchè aveva una brutta sensazione, come se fosse un sesto senso.
Andò dai cassetti del comodino, e frugò tra i suoi boxer, finchè non li trovò, uno dopo l' altro: erano delle minacce da parte di un certo Zayn e Adam. Harry si sedette sul letto ed iniziò a tremare. Cosa aveva combinato? In che casini si era cacciato? E perchè non gli aveva detto niente? Non si fidava di lui? E dove era in quel momento?
L' ansia incominciò ad aumentare, mentre i tasselli si ricomponevano.
'Verrò domani'
'Non ti preoccupare, lo porterò'
'Tomlinson, noi ti avevamo avvertito'
'I due che vanno via insieme'
Cazzo, Louis era nei guai! Doveva andare a cercarlo, riuscire a fermarlo in tempo, e non gli importava di quello che gli aveva fatto o di come si era comportato. Dove potevano essere andati quei due? Quelle minacce erano da parte di spacciatori, quindi di conseguenza, potevano trovarsi a Crackolandia. Aveva un' unica possibilità, e sperava di riuscire a beccare quella giusta, di non arrivare troppo tardi.
Con il cuore in gola, iniziò a correre per i corridoi della Comunità, senza badare a Padre Walter che, dietro alle sue spalle, gli diceva che non sarebbe potuto uscire a quell' ora, con un solo pensiero nella mente: salvare il suo Louis, costi quel che costi.
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Save Me-Larry Stylinson
Fiksi PenggemarHarry è un missionario che parte per il Brasile con l'intento di aiutare i ragazzi ad uscire dalla strada. Ma un giorno, durante una sua missione, incontrerà un ragazzo dagli occhi azzurri, che gli cambierà la vita. Larry fanfiction