Save Me-Larry Stylinson

Jealousy

Harry entrò nella stanza, dove, si sarebbe tenuto un incontro tra tutti i tossici dipendenti che abitavano nella Comunità. Tra quelli, c' era anche Louis: era riuscito a convincerlo e, quella, era la sua prima lezione; così, il riccio, decise di stargli accanto, come aveva promesso.
Nella camera, c' erano una ventina di ragazzi, tutti tra i sedici e venticinque anni; erano seduti in cerchio, mentre aspettavano lo psicologo. Harry si sedette in un angolo, e con lo sguardo cercò quello di Louis, che, però, non trovò; il liscio, era intento a ridere con la ragazza seduta accanto a lui. Era veramente bella, con i capelli castani scuri, leggermente mossi, e due occhi grandi color nocciola.
Al riccio, venne una fitta di gelosia nel vedere i due scherzare allegramente; così, decise di avvicinarsi, con l' intento di conoscerla, ma, nel momento in cui stava per alzarsi dalla sedia, irruppe nella stanza lo psicologo e, così Harry, dovette rinviare le presentazioni alla fine della seduta. Il tutto durò un' ora, fatta da sguardi complici e toccate fugaci tra i due. Il riccio, non staccò mai lo sguardo da loro; doveva ammettere, che la gelosia lo stava invadendo, ma non sapeva se fosse più per il fatto che lei stesse parlando con lui o, perchè, in poco tempo, lei fosse riuscita ad avvinarsi a lui. Quando lo psicologo si congedò, nella stanza piombò il caos: gente che entrava per la seduta successiva, gente che usciva e gruppi di ragazzi intenti a parlare. Harry si guardò intorno e finalmente, quando vide ancora i due intenti a scherzare, si avvicinò.
"Ciao" disse Harry. Il liscio si voltò e, con un sorriso stampato sul viso, ricambiò il saluto.
"Ciao"
Poi, si girò verso la ragazza e, con tono sarcastico disse "Louis, non mi presenti alla tua nuova amica?". Louis si affrettò a rispondere al riccio, quasi come se si sentisse in colpa.
"Oh sì, certo, scusa! Harry, lei è Eleanor, un' amica che ho conosciuto quando abitavo a Crackolandia. Ci eravamo persi di vista, ma per fortuna ci siamo rincontrati."
"Piacere" disse Harry, porgendo una mano a Eleanor; le guance della ragazza presero colore, mentre ricambiava il saluto con un sorriso.
"Com' è andata?" chiese poi il riccio, rivolgendo il suo sguardo al ragazzo più grande.
"Bene! Avevi ragione: penso che mi aiuterà ad uscire dal mio problema" rispose il liscio sorridendogli.
"Sono contento" disse l' altro, contraccambiando il sorriso.
I tre, rimasero per una manciata di minuti a parlare, fin quando non entrò, nuovamente, lo psicologo per la seduta successiva.
"Louis, ricordati che, oggi, dobbiamo incontrare Walter" disse Harry, mentre solcava la soglia della stanza.
"Cazzo! Me ne ero dimenticato! Scusa, ma oggi non posso!" rispose l' altro.
Harry ci rimase male, così Louis lo portò in disparte, in modo che la ragazza non potesse sentirli.
"Scusa riccio, ma ho promesso a Eleanor che avrei trascorso il pomeriggio con lei!"
"Ma io te l' ho chiesto prima di lei! Lo sai che ci tenevo che tu lo incontrassi" provò a replicare l' altro.
"Lo so, ma era da tanto tempo che non la vedevo. Mi mancava. Ti prego, prova a capirmi! È stata molto importante per me e, ora che ci siamo ritrovati, non voglio perderla di nuovo..." la voce di Louis si spezzò, come se gli facesse male ricordare quei momenti della sua vita.
"E Walter?" chiese Harry, cedendo davanti al discorso del liscio.
"Lo incontrerò domani" rispose l' altro con un sorriso.
Il riccio ricambiò il sorriso e i due si avvicinarono alla ragazza.
"Allora, andiamo?" chiese Louis, rivolgendo il suo sguardo a Eleanor, che annuì.
"È stato un piacere conoscerti! Spero che ci rivedremo presto!" disse il riccio, mentre porgeva una mano alla ragazza.
"Senz' altro" rispose lei con un sorriso. I due si congedarono e Harry li guardò allontanarsi, mano nella mano, mentre la gelosia si impossessava di lui.