Promesso!

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Sussultò vedendo come fosse buio. I suoi fratelli si erano già avviati, e così scese per non rimanere indietro. Ma più scendeva e più la forza cominciava a farsi meno, poteva sentire i battiti del suo cuore accelerare, le gambe tremare e il suo respiro farsi più pesante. Non riusciva a vedere i suoi fratelli, era tutto così buio, ma in quell'oscurità intravedeva delle sagome, quelle dei ragazzi che lo avevano picchiato. Continuava a ripetersi che era frutto della sua immaginazione, mentre iniziava a tormentarsi le mani un rumore improvviso lo fece sussultare. Preso dal panico aumentò il passo, sperando di trovare i suoi fratelli o anche solo intravedere un fascio di luce. Quasi inciampò, ma finalmente arrivò alla fine delle scale, ma era ancora troppo buio e non vedeva niente. 
-L.. Leo? ..Raph? Donnie?- chiamò guardandosi un po' in giro cercando di tranquillizzarsi. Non rispose nessuno e una forte preoccupazione si insediò in lui. Aveva paura, tanta paura. Continuò a guardarsi intorno nella speranza di riuscire a intravedere qualcosa, ma ad un tratto, di nuovo quelle sagome comparvero avvicinandosi lentamente. Mikey, spaventato, indietreggiò lentamente, poi, di scatto si voltò iniziando a correre. Sentiva le lacrime solcargli il volto, ma non gli importava, voleva solo fuggire da tutto quel buio. Andò a sbattere contro alcuni oggetti, ricavandone anche qualche graffio ma non si fermò, temeva che se lo avrebbe fatto loro lo avrebbero raggiunto, lo avrebbero punito. Ad un tratto, mentre ancora correva, finì addosso a qualcosa di consistente e caldo e capì che fosse una persona. Entrambi erano caduti a terra e Michelangelo tremava di paura; non osava alzare lo sguardo. Ma appena sentì delle braccia avvolgerlo iniziò a tranquillizzarsi. 
-Mikey, che succede?- la voce calda e dolce di Leo, lo rassicurò mentre gli accarezzava la schiena. Un senso di sollievo si fece strada in Mikey, mentre un fascio di luce lo accecò per un istante, giusto il tempo che i suoi occhi si riabituassero di nuovo alla luce. 
-Ti senti male?- chiese Donatello, mentre gli puntava contro una torcia che teneva in mano, per ispezionarlo, controllando non fosse ferito. Il più piccolo scuoté negativamente il capo, mentre Raph gli si inginocchiò accanto, anche lui con una torcia in mano, imitato da Donnie. Solo allora, Mikey si accorse di essere seduto sulle gambe di Leo, e che stava ancora piangendo. 
-I-il b-uio..- sussurrò, mordendosi il labbro inferiore e chinando di più il capo 
-Non dirmi che hai paura di un po' di oscurità?- chiese Raph, ridendo. Vide il più piccolo aprire la bocca, stava per dire qualcosa ma la richiuse un attimo dopo. Non sapeva se doveva parlarne con i suoi fratelli. Forse lo avrebbero ritenuto un codardo.. Mentre pensava ciò, copiose lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi. Cominciò a singhiozzare sempre più intensamente e si aggrappò forte alla maglia di Leonardo. 
-E-era buio.. quando l-loro mi h-anno picchia-to.. Ed og-ni volta.. Mi sembra se-mpre di vederli.. di vedere quei ragazzi catti-vi, quando è bu-io.. Mi di-spiace.. so di e-ssere un cod-ardo..- balbettò tra i singhiozzi, decidendo di sfogarsi con loro. Rimasero tutti sorpresi a quella rivelazione inaspettata, e Raph si sentì un verme per aver riso di quella paura che tormentava il più piccolo da una settimana. 
-No, no, Mikey, tu non sei un codardo. Anzi, sei il bambino più coraggioso che io conosca! E.. Scusami per prima.. Però ora ci siamo noi e ci saremo sempre.- disse il rosso, accarezzandoli i capelli per rassicurarlo 
-Davvero?- chiese, tirando su col naso 
-Certo! E nessuno ti farà più del male.- affermò il genio, deciso come non mai 
-Noi ti proteggeremo.- gli sussurrò, infine Leo cullandolo stringendolo forte al petto 
Michelangelo dopo aver sentito ciò, si calmò iniziando a ridacchiare felice, mentre i suoi fratelli lo abbracciarono forte. Ad un tratto il piccolo, notò di sottecchi che Donnie teneva nella mano destra delle bendane, e ne rimase sorpreso; gli cadde all'occhio quella arancione, e appena quest'ultimo capì cosa stesse fissando gli e la porse. 
-Le abbiamo trovate accanto alle torce. Sono delle bendane.- spiegò il genio, sorridendogli dolce. Gli occhi di Mikey si illuminarono quando Leonardo gli e la legò al polso sinistro. Anche i suoi fratelli fecero altrettanto, rispettivamente presero: Leonardo quella blu, Raphael la bandana rossa e Donatello la viola. 
-Promettiamo, su queste bendane che ci proteggeremo a vicenda e che, qualunque cosa accada resteremo sempre insieme, come una famiglia? Sarà il nostro simbolo.- propose ingenuamente Mikey, gioioso mettendosi a ridere. Dopo un momento di smarrimento per quell'inaspettata proposta, i suoi fratelli non poterono non sorridere e dopo essersi guardati, con un cenno di assenso esclamarono tutti e quattro: -Promesso!- per poi sorridere ampiamente e scoppiare in una grassa risata. 

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